Land Art alla gola del Furlo
Due artiste docenti dell’Accademia di Belle Arti di Lecce, Carla Sello e Lucia Ghionna, tra gli artisti selezionati per la realizzazione delle pedane del Cammino di Sant’Anna. La manifestazione è organizzata dall’Associazione Casa degli Artisti
Al via la quindicesima edizione della manifestazione “Land Art al Furlo” organizzata dall’associazione Casa degli Artisti. La giuria, composta da Andrea Baffoni, Andreina De Tomassi, Elvio Moretti con la consulenza tecnica di Antonio Sorace, ha selezionato le ultime 20 pedane d’artista che andranno a completare le 100 piazzole del Cammino di Sant’Anna, un percorso iniziato ben 5 anni fa e che si snoda dentro il bosco della Casa degli Artisti di Sant’Anna del Furlo, un’opera collettiva che è inserita negli Eventi di “Pesaro 24” Capitale della Cultura e che verrà inaugurata, insieme alle opere di Land Art scelte dalla stessa giuria, da sabato 7 a domenica 15 settembre 2024.
Gli Artisti della XV edizione della Land Art Al Furlo 2024, scelti tra oltre 60 candidature pervenute sono: Pedane del “Cammino di Sant’Anna”: Associazione culturale Scultura di Riccione; Margherita Burcini; Bernardo Bandinelli; Angelamaria Calderoni – Scuola Mosaico San Lorenzo Roma; Alessandra Chicarella; Alberta Hilde Corsucci; Ornella Cosenza; Gabriele Diversi; Chiara Di Salvo-Antonella Gerbi; Leonarda Faggi; Grazia Focanti-Carlo Iacomucci; Lucia Ghionna; Luiz Macedo; Roberto Malini-Dario Picciau; Doriana Napoli-Maria Valerio; Donatella Nicolardi; Mauro Paolini; Sisto Righi; Carla Sello-Francesco Pasca; Antonio Sorace; Andrea Starinieri; Walter Zuccarini. Opere di Land Art: Adele Cerisoli; Pippo Cosenza; Maria Stefania Fuso; Veronica Zonzini.
La XV edizione della Land Art prevede anche l’inaugurazione del murale mosaicato di Michele Picone e Katia Grasso, a ricordo dei 15 anni di attività della Casa degli Artisti, e un’anticipazione del Grande Catalogo dei 15 anni della Land Art, a cura di Elvio Moretti e Andreina De Tomassi.
Tra i partecipanti, in esclusiva per Arte e Luoghi abbiamo incontrato Carla Sello (che ha già partecipato a tre precedenti edizioni ) e Lucia Ghionna artiste nonché docenti rispettivamente della cattedra di Pittura e di Decorazione dell’Accademia di Belle Arti di Lecce, che ci hanno anticipato i temi e le immagini delle pedane realizzate.
«L’idea – spiega l’artista Carla Sello – nasce dalla pavimentazione otrantina (1163-65) e ne viene rilevata la celtica del monaco Pantaleone da Casole. La suddetta celtica o nodo salomonico, realizzata in mosaico con i colori dei quattro elementi, vuole mettere in evidenza il percorso lunare e la spiritualità del contesto.
Trattandosi di un percorso naturale è sembrato opportuno, coinvolgente ed etico ricostruire la calendarizzazione lunare nei suoi aspetti simbolici. Su un disegno di Francesco Pasca.»
Carla Sello, nata a Udine. Si è formata presso l’Istituto Statale d’Arte di Udine in Grafica e Fotografia. Successivamente all’Accademia di Belle Arti di Firenze in Pittura. Nel 1990 vince il concorso a cattedre per la docenza presso le Accademie di Belle Arti d’Italia.
Nel 2003 ha insegnato presso la Private University of Science and Art di Aleppo in Siria alla Cattedra di Pittura, Architettura e Grafica.
E’di ruolo presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce alla Cattedra di Pittura.
Nell’ambito artistico prende parte a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero, l’insieme delle competenze e delle esperienze assimilate nel corso degli anni la portano a sperimentare tecniche innovative per il trattamento di molteplici materiali.
Le sue opere sono state esposte presso Gallerie, Musei e Fondazioni nel mondo: Italia, Austria, Belgio, Scozia, Romania, Messico, Cina, Giappone, India, nel corso delle quali ha ricevuto anche premi e riconoscimenti.
Sei de coccio” è il titolo dell’opera realizzata dall’artista Lucia Ghionna che ha utilizzato piatti spaiati e rotti, mattonelle di riciclo, colla per piastrelle, malta cementizia e stucco. «L’idea – ci spiega – è nata facendo delle passeggiate in campagna, in piena natura e trovando sparse delle discariche piccole o grandi con principalmente resti di piastrelle, piatti e suppellettili vari che i proprietari hanno abbandonato. Quando mi è stata proposta questa possibilità di partecipare alla selezione per realizzare un’opera di land art, ho pensato alle mie passeggiate, a ciò che i miei occhi avevano visto. La VISTA è uno dei sensi indispensabile per l’uomo e viene così infastidita dal vedere lo scempio in cui l’ essere umano sta agendo nei riguardi della natura non rispettandola come dovrebbe. La mia opera è una protesta in chiave gentile, non irruenta, perciò quei piatti da buttare perché spaiati dal servizio buono e la piastrelle ormai inutilizzate, riassemblati producono un equilibrio artistico gradevole alla vista. Il titolo “sei de coccio” serve come monito a chi butta in natura il suo pattume non pensando alle conseguenze. Il mio lavoro si propone di far riflettere sul riutilizzo dei materiali ridandogli nuova vita ed un piatto spaiato diventa parte importante e decisiva di un intervento artistico(opera).Ogni piatto racconta un suo vissuto, la famiglia di provenienza ,le sue abitudini, i suoi gusti è parte del servizio buono ricevuto per un evento o solo per un caffè preso con un amico. Guardando il mio lavoro si potrà fantasticare ricostruendo storie vere o immaginarie, riflettendo su come l’arte può aiutare la natura ed amarla e proteggerla. Se amiamo qualcuno o qualcosa lo proteggiamo. Immergerci nella natura ,guardarci intorno assaporando la meraviglia ci deve far innamorare della Terra.»
red. Arte e Luoghi