Le sette Chiese. Novoli racconta

Un tour di visite guidate visite all’interno delle sette chiese più importanti del territorio di Novoli per riscoprire e valorizzare il patrimonio artistico della cartapesta leccese anche attraverso il lavoro del maestro Giuseppe Manzo scomparso a Lecce il 7 gennaio 1942

Il 7 gennaio 1942 si spegneva a Lecce Giuseppe Manzo tra i maestri cartapestai che hanno sublimato l’arte della cartapesta e firmato una produzione statuaria che ha varcato i confini regionali e che ancor oggi impreziosisce le Chiese più belle del Salento a cominciare dal Duomo di Lecce al Convento dei Padri Passionisti di Novoli. Qui, in occasione degli eventi che fanno da preludio alla festa di San’Antonio Abate, nei giorni 9-10 e 11 gennaio si terranno delle speciali visite guidate all’interno delle sette chiese più importanti del territorio di Novoli per per riscoprire e valorizzare il  patrimonio artistico della cartapesta leccese attraverso anche  il lavoro del maestro Giuseppe Manzo.  Per chi fosse interessato a partecipare gratuitamente basterà prenotarsi al 3282332644 e presentarsi al  punto di ritrovo in piazza Regina Margherita alle ore 18.

A far da ciceroni, lo storico novolese Elvino Politi e Antonio Manzo che ricorderà, attraverso opere e aneddoti raccontati nel corso delle visite guidate, il suo importante bisnonno:  Giuseppe Manzo. Una figura di spicco riconosciuta all’estero per talento e tecnica e per una vastissima produzione di Santi, Cristi e Madonne entrate a far parte di collezioni pubbliche e private in tante parti del mondo.

Santa MARGHERITA Alacoque. 1909 commissionata dai Fedeli. Cartapesta policroma. Presente su uno degli altari del convento

Il suo laboratorio ricevette dal Re Umberto I il fregio dell’insegna regia come ricorda la targa apposta qualche anno fa in via Paladini, e durante la sua vita furono davvero tanti i riconoscimenti ricevuti per le sue meravigliose creazioni in cartapesta. Ad esempio, Papa Pio X gli conferì la Croce di Cavaliere dell’Ordine Piano e l’Accademia di Parigi lo nominò socio benemerito e gli attribuì la Medaglia d’Oro. Nel 1899 fu premiato con la medaglia d’oro all’Esposizione Campionaria di Roma e all’Esposizione Industriale e Commerciale di Poitiers e l’anno seguente alle esposizioni internazionali di Londra, Parigi e Bruxelles: questo a testimonianza, se mai ce ne fosse stato bisogno, della sua Arte universalmente riconosciuta dalle più prestigiose istituzioni dell’epoca. Lo attestano d’altronde anche  i numerosi diplomi e croci di merito attribuiti all’artista che mai adoperò per la sua opere in cartapesta i giornali perché come asseriva “ i santi non si vestono di notizie”. Le sue statue si distinguono per la purezza del modellato, l’armonie delle linee di figure dai lineamenti mai esagerati ma che esprimono con semplicità l’essenza della religiosità. Si racconta che quando doveva delineare i volti dei suoi “santi” Giuseppe Manzo si appartasse entrando quasi in estasi e questo non perché fosse geloso della sua arte ma semplicemente perché sentiva l’esigenza di entrare in contatto con lo spirito del simulacro da rappresentare. Nella sua bottega, che contò fino a quindici unità nel periodo più fiorente, non si lavorò mai in serie ma con le più pure tecniche come aveva appreso dai suoi maestri dapprima Luigi Guerra, Achille Castellucci  e Anselmo de Simone poi Achille De Lucrezi, dove presso la sua bottega iniziò a lavorare insieme a Andrea De Pascalis con il quale nel 1888 aprì un laboratorio sotto il Palazzo Romano, in via Paladini. Cinque anni più tardi il De Pascalis si mise in proprio e Manzo continuò da solo la sua attività.  Il resto è storia, trasmessa  al figlio Antonio che però, pur non raggiungendo la qualità tecnica del padre, fu costretto per l’imperante crisi del settore a chiudere il laboratorio nel 1959. I tempi erano cambiati, la carenza di committenti da un lato e dall’altro la mancanza di una trasmissione generazionale di un’arte destinata ad impoverirsi anche per la contaminazione e l’impoverimento dettato dalla produzione  seriale di manufatti un tempo autentiche e concrete prove d’autore.  (an.fu.)

Appuntamenti in calendario :

9- 10 – 11 Gennaio 2025

Ore :18. 00

Ritrovo : piazza Regina Margherita 

Le visite saranno a cura delle guide Elvino Politi e Antonio Manzo. 

La partecipazione è GRATUITA , per informazioni : 3282332644

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