Otto Hofmann, l’immaginario e il reale
Ultimi giorni per visitare la mostra Otto Hofmann – l’immaginario e il reale. Dal Bauhaus un artista libero. Opere 1930-1954,a cura di Paolo Bolpagni, nella Fondazione Biscozzi | Rimbaud ETS di Lecce
venerdì 12, sabato 13 e domenica 14 settembre 2025 sono gli ultimi giorni per visitare alla Fondazione Biscozzi | Rimbaud ETS di Lecce la mostra Otto Hofmann – l’immaginario e il reale. Dal Bauhaus un artista libero. Opere 1930-1954,a cura di Paolo Bolpagni, ex direttore e attuale componente del Comitato scientifico della Fondazione, e di Giovanni Battista Martini, curatore dell’archivio dell’artista.
Nato nella Ruhr e cresciuto in Turingia, Otto Hofmann (Essen, Germania, 1907 – Pompeiana, Italia, 1996) perfezionò la sua formazione pittorica al Bauhaus di Dessau, dove fu allievo di Vasilij Kandinskij e di Paul Klee. È lì che pose le basi del proprio linguaggio formale, che si dispiegò con risultati di piena maturità dal 1930 sino alla morte, avvenuta in Italia, dove si stabilì definitivamente nel 1976 a Pompeiana in provincia di Imperia, dopo una vita errabonda attraverso l’Europa, vittima prima della persecuzione nazista, poi della lunga prigionia in Unione Sovietica, infine della dittatura comunista nella Germania Est, da cui riesce a fuggire precipitosamente nel 1950, costretto ad abbandonarvi ogni avere e la quasi totalità delle sue opere.
Le opere di Hofmann presentate nella mostra sono circa cinquanta e, come indicato nel sottotitolo, coprono un arco cronologico che va dal 1930 al 1954. Ognuna delle tre sale in cui si articola il percorso ospita lavori appartenenti a fasi distinte della produzione di Hofmann.
Dapprima ci sono gli oli su tela e le carte degli anni Trenta, tra i quali va segnalata una straordinaria composizione astrattista (Senza titolo, 1930– olio su tela, 60×60 cm) che fu esposta nella personale che il pittore allestì al Bauhaus nella tarda primavera del 1930.
Trovano posto nella seconda sala le testimonianze della prigionia nella Russia sovietica, dove Hofmann, arruolato forzatamente nella Wehrmacht, restò prigioniero dal 1940 al 1946. Le opere realizzate in questo angoscioso periodo sono acquarelli eseguiti sui sottili fogli delle lettere inviate alla moglie e agli amici, e inoltre ci sono drammatiche fotografie d’epoca che documentano le terribili conseguenze della guerra; per la mostra alla Fondazione Biscozzi | Rimbaud sono state selezionate soltanto stampe originali di piccolo formato, toccanti nella loro “povertà”, che va di pari passo con la potenza espressiva.
L’ultima sala, infine, ospita una serie di dipinti di datazione compresa fra il 1947 al 1954: un periodo movimentato, dal ritorno in Germania, dove Hofmann si reinserì come uno dei protagonisti della rinascita post-bellica tra le figure di punta della mitica Galerie Gerd Rosen, alla fuga a Berlino Ovest, fino al successivo trasferimento a Parigi nel 1950 e ai soggiorni a Cagnes-sur-Mer in Costa Azzurra.
SCHEDA INFORMATIVA
Mostra: Otto Hofmann – l’immaginario e il reale. Dal Bauhaus un artista libero. Opere 1930-1954
Curatori: Paolo Bolpagni e Giovanni Battista Martini
Catalogo: Dario Cimorelli Editore, Milano
Trasporti e accrochage: Ars Movendi, Firenze
Comunicazione digitale: COMMED IA, Lecce
Sede: Fondazione Biscozzi | Rimbaud, piazzetta Baglivi 4, Lecce – gli spazi sono completamente accessibili ai diversamente abili
Apertura al pubblico: 22 giugno – 14 settembre 2025
Orari: dal martedì alla domenica, dalle ore 17.00 alle 21.00. Chiuso il lunedì e il 15 agosto.
Ingresso mostra: € 5,00.
Ingresso collezione permanente + mostra: € 8,00. Ridotto: € 5,00 per gruppi superiori alle 15 unità residenti a Lecce e provincia, minori di 18 anni, scolaresche della primaria e delle secondarie, studenti di università, accademie d’arte e conservatori provvisti di libretto, insegnanti, membri ICOM.
Gratuito per bambini fino ai 6 anni, diversamente abili (e accompagnatore), un accompagnatore per ogni gruppo, militari e forze dell’ordine con tesserino, guide turistiche, giornalisti con tesserino.
Informazioni: www.fondazionebiscozzirimbaud.it | info@fondazionebiscozzirimbaud.it | segreteria@fondazionebiscozzirimbaud.it |tel. 0832 1994743
Instagram: fondazionebiscozzirimbaud; Facebook: Fondazione Biscozzi Rimbaud
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(fonte: comunicato stampa)