Peter Ferguson. Viaggio Pittorico tra Storia, Fantasia e Surrealismo

Curiosar(t)e. Un viaggio tra i luoghi e nonluoghi fisici ed emozionali dell’arte contemporanea

Dario Ferreri

“L’americano che per primo scoprì Colombo fece una brutta scoperta”

Georg Christoph Lichtenberg

Nato a Montréal nel 1968, Peter Ferguson è un artista e illustratore canadese noto per le sue opere che fondono elementi storici, fantastici e surreali. Dopo aver conseguito il diploma presso l’Ontario College of Art and Design di Toronto nel 1992, Ferguson ha intrapreso una carriera come illustratore.
Si racconta che abbia deciso di intraprendere la carriera di illustratore dopo aver visto il film Star Wars, decidendo che gli sarebbe piaciuto disegnare astronavi. La brillante capacità di Peter Ferguson di concettualizzare le idee dei clienti, così come i suoi peculiari caratteri artistici distintivi, gli hanno dato una grossa spinta nei mercati editoriali. Da quando ha firmato con Three in a Box Inc, la carriera dell’artista è cresciuta costantemente, ha lavorato a innumerevoli serie, tra cui Le sorelle Grimm, Enola Holmes e The Anybodies/Nobodies. Nel 2010 è stato selezionato per disegnare il poster per il National Book Festival della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Tra i suoi clienti figurano Marvel Comics, The Royal Shakespeare Company, The Wall Street Journal, The Washington Times, Mojo, Chicago Tribune ed il Los Angeles Times.


Ferguson predilige l’uso dell’olio su pannello, una scelta che gli consente di ottenere una resa luminosa e dettagliata nelle sue composizioni. Le sue opere sono caratterizzate da una meticolosa attenzione alle ambientazioni ed ai dettagli e da una palette cromatica che attinge all’estetica della pittura rinascimentale olandese alla Pieter Bruegel il Vecchio (ma con rimandi anche alla pittura italiana del XV° secolo, in particolare, ad esempio, al pittore veneziano Vittore Carpaccio ed alla sua particolare propensione per il poetico e il fantastico, in grado di trasportare le storie sacre dei cicli narrativi realizzati per varie confraternite nella vita vera, all’interno di fantastici scenari arricchiti di infiniti dettagli e riferimenti contemporanei all’ambiente ed alla società della sua straordinaria città), la vecchia fotografia del National Geographic e la storia navale britannica del XVIII secolo mentre affronta il tema dell’esplorazione coloniale con un tocco paranormale. I suoi dipinti presentano una patina che conferisce loro l’aspetto di antiche opere ritrovate in vecchie biblioteche di esploratori.
Le opere di Ferguson esplorano un “realismo magico anacronistico”, combinando elementi di diverse epoche storiche in scenari immaginari. I suoi dipinti evocano città e paesaggi composti da elementi del XVI secolo europeo e dell’America del primo Novecento, creando ambientazioni che sembrano sospese nel tempo. Attraverso queste composizioni, l’artista affronta temi come la nostalgia, l’esplorazione e l’interazione tra l’umano e il soprannaturale.
I suoi lavori sono giocosi, espressivi e dettagliati con precisione e raffigurano mostri che rimproverano le società coloniali; questo approccio ironico alle narrazioni avventurose funge da metafora delle mostruosità della colonizzazione, ma, al contempo, la complessità della composizione e la luminosità che rimanda ad opere di altri tempi che Ferguson incorpora nelle opere conferisce loro un aspetto dark quasi pittoresco ed al contempo un’aria di malinconia e meraviglia per i tempi passati, evocando un magico realismo senza tempo.
Il lavoro dell’artista, combinando narrazioni grandiose delle grandi epoche dell’esplorazione con una spiccata inclinazione al paranormale, si libra sottilmente a cavallo tra fantasia, surrealismo e realismo senza mai cadere completamente in nessuno di essi, dando l’idea di un sogno lucido di una storia alternativa in grado di trasformare la propaganda del colonialismo in sfrontatezze sfacciate e surreali.
Le opere di Ferguson infatti satireggiano il concetto di eroico esploratore, mostrando questi giovani invasori che affrontano difficoltà e incontrano creature mitiche all’interno di paesaggi che evocano i villaggi europei del XVI secolo o le piccole città canadesi o americane dell’inizio del XX secolo.
L’artista è rappresentato dalla galleria americana Roq la Rue Gallery, realizza poche opere all’anno e va, da sempre, sold out in ogni esibizione in cui è ospitato.
Peter Ferguson si distingue nel panorama artistico contemporaneo per la sua abilità nel fondere tecniche pittoriche tradizionali con una visione immaginifica e surreale. Le sue opere invitano infatti gli spettatori a esplorare mondi alternativi, dove la storia e la fantasia si intrecciano in narrazioni affascinanti e profonde.
Per immergersi nel suo creativo universo, i riferimenti sono i seguenti: https://peterfergusonart.com/, https://www.facebook.com/peterfergusonart/, https://www.instagram.com/ethicsgradient2000/?hl=it

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