La bottega orafa di Lorenzo Ghiberti

Una delle massime esperte internazionali di storia dell’oreficeria svela importanti novità sull’artista fiorentino

«La bottega orafa di Lorenzo Ghiberti» di Dora Liscia Bemporad

La bottega orafa di Lorenzo Ghiberti è il titolo del libro di Dora Liscia Bemporad, una delle massime esperte internazionali in storia dell’oreficeria, che svela alcuni aspetti nuovi in merito all’attività artistica del noto artista fiorentino.

Indubbiamente riconosciuto come uno dei più grandi maestri orafi di tutti i tempi la storia di Lorenzo Ghiberti, e soprattutto la sua grande e straordinaria produzione, fino a oggi non sono state inquadrate in modo completo. Si tratta di Lorenzo Ghiberti, autore fiorentino noto in tutto il mondo per aver realizzato la Porta del Paradiso del Battistero di Firenze. Sulla sua vicenda artistica ha provato a far luce, anche con interessanti e importanti nuove attribuzioni alla sua bottega, Dora Liscia Bemporad, una delle massime esperte internazionali in storia dell’oreficeria.

 

In particolare, nel volume viene descritto un importante manufatto appartenente alla diocesi di Prato, il reliquiario di San Biagio, che insieme ad altre opere andrà a costituire il futuro Museo di arte sacra in San Domenico.

Attraverso l’analisi stilistica di alcune opere, che qui vengono attribuite alla bottega ghibertiana, è stato possibile ricostruire una prima, anche se incompleta, fisionomia dello stile “pittorico” del Ghiberti, ricostruzione che potrà portare in una seconda fase alla individuazione di tavole e affreschi di sua mano. Infatti l’attività orafa del Maestro è stata oggetto di molte ricerche, ma la sua formazione e quella di altri artisti come Filippo Brunelleschi e Donatello sono ancora avvolte in una fitta ombra, così come la figura del padre di Lorenzo (o patrigno) Bartolo di Michele. Quest’ultimo ha avuto sicuramente un ruolo importante nella formazione della generazione di artisti-orafi operanti nella prima metà del Quattrocento. Per circoscrivere ulteriormente le modalità di esecuzione delle opere di oreficeria sono state inquadrate le personalità di alcuni collaboratori, probabili esecutori materiali delle opere di oreficeria, sulla base documenti d’archivio e confronti stilistici.

red. Arte e Luoghi

 

 

Svolge ricerche presso il Dipartimento di Storia delle Arti e dello Spettacolo, privilegiando alcuni filoni di studi.

Dal 1991 ha tenuto annualmente presso la Facoltà di Magistero di Firenze corsi di Storia delle arti minori, poi presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Firenze corsi di Storia delle arti decorative e industriali e dal 2000 ad oggi di Storia del costume.

– Ricerche sui rapporti committenza-interventi architettonici, pittorici e di arredo in palazzi fiorentini. Le ricerche si compiono presso archivi fiorentini (di Stato, Storico-comunale e del Risorgimento), biblioteche (Nazionale, Marucelliana, Riccardana, degli Uffizi, del Kunsthistorisches Institut), per reperire la bibliografia e la documentazione archivistica. Si procede alla raccolta e all’analisi della documentazione iconografica e alla realizzazione di fotografie. Si verifica con sopralluoghi e relative schedature. Si procede al confronto incrociato di tutti i dati raccolti.

– Ricerche sul costume, la moda, i tessili, i ricami. La metodologia di ricerca è più varia rispetto al primo punto. I documenti d’archivio sono privilegiati come base conoscitiva, anche a livello di terminologia tecnica, perché offrono possibilità di informazioni preziose per periodi assai scarsi di documentazione diretta degli oggetti. Insieme ad essi sono adottate analisi tecniche sui manufatti, iconografiche, rilevazioni tramite disegni, indagini fotografiche mirate. Temi della ricerca: abiti di famiglie fiorentine, della stessa casa Medici, paramenti ecclesiastici, manufatti presenti in collezioni museali, indagini su testimonianze pittoriche. Attualmente svolge anche ricerche con rilievi grafici sui motivi tessili nella pittura italiana del XIV secolo.

– Ricerche sulla storia e la storiografia del costume. Ricerche sulle fonti della storia del costume. Ricerche sulle riviste, i figurini, la stampa periodica e la grafica di moda del XIX-XX secolo. Le ricerche si svolgono per la massima parte alla Biblioteca Marucelliana di Firenze e alla Biblioteca Braidense di Milano. L’analisi delle riviste offre notevoli e molteplici possibilità di indagine sul periodo considerato e inoltre amplia le conoscenze sulle tecniche sartoriali, ricamatorie e di ornamentazione e sulla terminologia relativa alla moda, al ricamo, alla gioielleria e all’arredo.