Torna a Serrano L’olio della Poesia
Il premio, giunto alla sua XXVI edizione, sarà consegnato alla poetessa e giornalista Maria Grazia Calandrone, domenica 31 luglio 2022, alle 21.00, in Piazza Lubelli, a Serrano di Castrignano Salentino.
Divulgare poesia, difendere le lingue, la particolarità territoriale e l’intimosuo sentire. Queste le prerogative dell’edizione 2022 dell’Olio della Poesia.
Il Polo Biblio Museale e la Rete delle Biblioteche della Grecìa Salentina
per L’Olio della Poesia 2022
L’edizione 2022 del Premio – diretto dal 1996 fino al 2021 dal poeta Peppino Conte– giunge alla sua ventiseiesima edizione e si apre ad un nuovo cammino, ad un pensiero corale che coinvolge, a cura del Polo Biblio Museale di Lecce, la rete delle Biblioteche della Grecia Salentina che si sono trasformate in queste settimane – ma in prospettiva in maniera permanente – in “Laboratori e Osservatori di Poesia”. L’intento, è quello di dare occasioni a uno sguardo attento, rivolto alle tante possibili declinazioni del “far versi” nei territori di riferimento. La Grecìa Salentina è agorà ricca di esperienze, di una sapienza che, con la particolarità della lingua e delle tradizioni, ha conservato anche una sua tipicità poetica nell’essere comunità.
Gli Osservatori hanno riletto la poesia scritta, indagato nel patrimonio della lingua grika, nei tanti suoni del dialetto salentino. Hanno promosso la poesia recitandola a voce alta in incontri, cortei e passeggiate dedicate all’esplorazione dei luoghi e all’ascolto delle parole. A Cutrofiano quelle della poesia-canzone di Roberto Vantaggiato, a cui sarà reso omaggio nel corso della serata del 31 luglio sul palco dell’Olio della Poesia. Per le strade di Corigliano le parole sono state quelle “grike” e “salentine” della poetessa Genoveffa Avantaggiato; a Castrignano dei Greci quelle dei poeti scelti dagli artisti, dai volontari e dai ricercatori ospiti della Biblioteca di Kora – Centro del Contemporaneo, le loro voci in italiano, spagnolo, catalano, francese, ucraino e somalo hanno generato un racconto collettivo e insieme personale, perché chi “abita la bellezza” trova poesia e ne porta di nuova.
La poesia dei segni tracciati su un foglio, su una tela, sullo schermo di un pc, quella che prende forma nella pietra o ancora più semplicemente quella che tutela il bene comune, il decoro urbano, la promozione delle qualità culturali e identificative di un luogo, di un borgo, di un paese; quella di chi compie la sua vita accogliendo la sua singolarità espressività rivolgendola alla comunità con atti di poesia volti al buon vivere e alla speranza.
Il Borgo della Poesia
Serrano è “borgo della poesia” così recita il cartello all’entrata della frazione di Carpignano Salentino. Gli “osservatori di poesia” della rete delle Biblioteche della Grecia Salentina, si sono dati il compito di dare sostanza poetica al Borgo, portando nelle sue piazzette e nei suoi vicoli, parole, versi e immagini. I “fogli di poesia” saranno strumento e veicolo di piccoli allestimenti, di affissioni, di un corteo che aprirà la serata del 31 luglio. Le affiches, prodotte nel corso degli incontri laboratoriali tenuti a Cutrofiano, Corigliano d’Otranto e Castrignano dei Greci, saranno allestite lungo il cammino e volantinate in Piazza Lubelli. L’allestimento sarà completato dai repertori dell’Archivio delle Parole curato Mauro Marino e Santa Scioscio, nell’ambito dei Laboratori Espressivi del Centro per la Cura e la Ricerca sui Disturbi del Comportamento Alimentare della Asl di Lecce diretto dalla dottoressa Caterina Renna.
Il Premio L’Olio della Poesia
Per questa XXVI edizione de L’Olio della Poesia si è guardato al “fare” dell’autore, alla sua qualità letteraria ma, anche, alla sua militanza, al suo impegno per e con la poesia.
L’Olio, divenuto bene raro e pregiato in questi anni di profonda crisi olearia, andrà quest’anno a Maria Grazia Calandrone, poetessa, scrittrice, giornalista, drammaturga, insegnante, autrice, regista e conduttrice Rai. Scrive di lei – nel quaderno che come consueto sarà offerto al pubblico la sera del 31 luglio in Piazza Lubelli, a Serrano – Elisabetta Liguori: «Ho sempre sospettato che la poesia di Maria Grazia Calandrone fosse misericordiosa, ora, dopo anni che la leggo e l’ascolto e la amo, ne ho piena certezza: a leggerla ci si sente perdonati e nutriti. Diversa da molte altre, la sua poesia è capace di creare un Noi dove prima non c’era, per questa ragione l’ho sempre letta con una sete, una fame e un desiderio, che percepivo unici e miei, pur essendo di tutti. Le parole poetiche della Calandrone non sono solo parole, sono azioni: modificano ciò che pronunciano. Abbracciano. Sono una carezza sulla testa».
Il Premio Salento d’Amare
La riflessione sulla “crisi olearia” e sulla ferita che la nostra terra subisce ha ispirato l’assegnazione del Premio Salento d’Amare che andrà alla Fondazione SYLVA gruppo di riflessione e di lavoro che si è fatto attivo testimone del drammatico degrado ambientale subito dal Salento negli ultimi 10 anni, a cui ha contribuito l’epidemia causata del batterio Xylella fastidiosa, che ha devastato migliaia di ettari di oliveto. «Abbiamo osservato l’effetto multidimensionale della crisi che da ambientale è divenuta crisi socio-economica colpendo anche il mercato del lavoro. Amiamo il Salento e abbiamo deciso di contribuire attivamente alla rinascita ambientale di questo territorio» si legge in una nota che racconta le intenzioni e l’agire della Fondazione presieduta da Luigi de Vecchi
Il Premio Millennium
Farsi promotori attivi di conoscenza e di cultura nella particolarità territoriale è la prerogativa del Premio Millennium, promosso dal Comune di Cursi, che in questa edizione andrà agli allievi dal Liceo coreutico, musicale, artistico audiovisivo e multimediale “Enrico Giannelli” di Parabita interpreti e “artefici” del film documentario “Terra di Mezzo” condotto nella sua realizzazione da Edoardo Winspeare e prodotto dall’Istituto con a capo il Dirigente Scolastico Cosimo Preite. La parola dei poeti racconta e svela l’essenza del Salento, un vero e proprio esempio di consegna, alle nuove generazioni, della complessità storico-poetica del Salento, “Terra di Mezzo”, incrocio e luogodi incontro, nella sua storia millenaria, di diverse culture e diversi popoli. Il film si rivela un’esperienza capace di far rivivere allo spettatore attraverso i racconti e le testimonianze della sua gente le emozioni e gli incanti che caratterizzano l’unicità del Salento.
(fonte: comunicato stampa)