Arneo. Memorie e transizioni
Martedì 30 maggio alle 18.30, all’ex Convitto Palmieri, l’ultimo incontro della rassegna di appuntamenti pubblici per il progetto promosso da ArgentoVivo e OMNE.
Si chiudono gli incontri pubblici del progetto di ricerca sociologica e visuale sull’Arneo, promosso da ArgentoVivo e Osservatorio OMNE. Martedì 30 maggio alle 18.30 all’ex Convitto Palmieri di Lecce si parla di “Lotte d’Arneo: l’eredità di una memoria collettiva”, con Donato Pasculli, direttore dell’Archivio di Stato di Lecce e il sociologo Giuseppe Calò, che ha seguito la ricerca per il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università del Salento. Modera Jessica Niglio, giornalista di ArgentoVivo.
Nell’occasione si farà il punto sulla tutela della memoria come patrimonio immateriale collettivo, si proverà a individuare gli strumenti possibili per costruire un archivio partecipato e, alla fine dei lavori, si ragionerà sulle lotte, con considerazioni e prospettive.
Il progetto.
“Arneo. Memorie e transizioni” si muove sulla strada delle lotte d’Arneo, attraverso le sue pieghe storiche e sociologiche. È promosso in partnership con il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università del Salento, Comune di Nardò, Gal Terra d’Arneo, COMMED I A, vincitore del bando promosso da Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese “Promozione e sostegno alle attività di valorizzazione dei luoghi della memoria del Novecento e degli archivi storici della Puglia”.
L’obiettivo della ricerca sociologica e visuale è recuperare la memoria delle vicende che hanno interessato la Terra d’Arneo tra il 1950 e il 1951, anni cruciali per la storia del Salento che, in occasione della riforma agraria, videro la mobilitazione di migliaia di braccianti decisi a superare l’oppressione del latifondo, con la conseguente occupazione delle terre. Ritrovare i luoghi della memoria e la memoria dei luoghi, cercare i processi di trasformazione socio-economica, studiare l’assetto del territorio e le persone che lo abitano, rintracciare le innovazioni in atto, farsi testimoni della trasformazione del paesaggio sono gli obiettivi e le fasi del progetto che ha in programma incontri pubblici in via di definizione e una restituzione finale attraverso un documento dal valore d’archivio.
La ricerca storica e sociale è condotta con la collaborazione del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università del Salento, e procede per documentare i fatti accaduti attraverso le testimonianze dirette e indirette dei protagonisti di quei fatti storici o di figli e nipoti depositari di ricordi e racconti. L’associazione ArgentoVivo e l’osservatorio OMNE conducono, in parallelo, una indagine fotografica, con la partecipazione di fotografi del posto e fotografi ospiti affermati, che intende portare in rilievo le tracce della capacità trasformativa che il territorio ha ereditato dalle rivolte, come i luoghi si sono evoluti, l’assetto territoriale, le esperienze di innovazione in atto.
Il centro nevralgico delle lotte è in un villaggio sospeso nel tempo che si chiama Boncore, nel cuore dell’Arneo, a pochi metri dalla costa ionica, vicino Torre Lapillo (frazione di Porto Cesareo), da cui è separato da una strada provinciale. In questa zona si consumò il celebre rogo delle biciclette, il mezzo su cui nottetempo si spostavano i contadini in rivolta per sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine. Furono date al fuoco centinaia e centinaia di biciclette, un atto esemplare di repressione che intendeva invece spegnere ogni fiamma di ribellione popolare. Da Boncore la ricerca si spinge nei paesi dell’Arneo e lungo le campagne: Carmiano, Leverano, Copertino, Veglie, Porto Cesareo, Nardò.
Il lavoro programmatico ha tra gli obiettivi primari il coinvolgimento delle giovani generazioni. A tal fine è stato realizzato un laboratorio con gli studenti del I.I.S.S. “E. Vanoni” di Nardò, un tirocinio di foto e video giornalismo e ricerca sociologica e geografica visuale dedicato agli studenti del DAMS di Lecce (e aperto al pubblico), coinvolti nella realizzazione di racconti visivi e audiovisivi del territorio, a cura di Giorgio Coen Cagli, dottorando in Human and social science dell’Università del Salento, e di Samuele Vincenti, fotografo di ArgentoVivo.
(fonte: comunicato stampa)