DON CARLO. Al via la Stagione Lirica leccese
Si alza il sipario sulla Stagione LIrica della Provincia di Lecce. Venerdì 28 Febbraio e domenica 2 Marzo 2014
DON CARLO
Sarà il Don Carlo, “il colosso della maturità di Verdi” ad aprire questa sera nel teatro di tradizione Politeama Greco la 45^ edizione della Stagione Lirica della Provincia di Lecce. In scena un cast stellare – ha anticipato il maestro Sergio Rendine, compositore di fama internazionale e direttore artistico – a partire da Carlo Colombara (Filippo II), uno dei più grandi bassi al mondo, a Cellia Costea che ha interpretato il ruolo di Elisabetta nei massimi teatri, al giovane Leonardo Caimi, che è lanciato in una bella carriera e vestirà i panni del protagonista Don Carlo (Francesco Zingariello, invece sarà il Don Carlo nella replica del 2 marzo). Completano il cast Anna Maria Chiuri nel ruolo di Eboli, Corrado Carmelo Caruso (Rodrigo), Michail Ryssov (l’Inquisitore), Devis Fugolo (il Frate), Adriana Iozzia (Tebaldo). La voce dal Cielo sarà di Annalisa Ragione e nella replica del 2 marzo di Lucia Conte, il Conte di Lerma sarà Simon Dongiovanni.
Ed ancora il direttore Filippo Maria Bressan che dirigerà l’Orchestra”Tito Schipa” di Lecce e il regista Ludek Golat che ha girato tutto il mondo” con l’aiuto di Francesca Rollo. In scena anche il Coro Lirico di Lecce, maestro Emanuela Di Pietro. “Moderna, ma nel rispetto dell’opera, astratta ma comprensibile” l’ideazione scenografica curata da Alessandra Polimeno le luci sono invece di Iuraj Saleri.
Musicato da Verdi, il “Don Carlo” di scena al Politeama è la versione italiana in quattro atti (Teatro alla Scala di Milano, 10 Gennaio 1884), su libretto di Joseph Méry e Camille du Locle, con la traduzione italiana di Achille de Lauzieres e Angelo Zanardini.
“L’opera comincia con la scena dei funerali di Euridice. L’uomo – dio, Orfeo, con la forza delle sue tecniche magiche (il canto e la poesia) e con l’aiuto dell’Anghelos Amore tenta di andare a commuovere negli Inferi gli déi (ancora un’alchemizzazione del V.I.T.R.I.O.L. di Basilio Valentino – Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem) affinchè gli restituiscano l’amata “anima”.” Spiega il direttore Rendine che continua: “Una serie di vicissitudini, tra cui la famosa trasgressione degli ordini degli Déi, “voltandosi”, spinto da pietas tutta umana, a guardare Euridice, e la novità del perdono ottenuto ben due volte per intercessione di Amore, portano alla ricongiunzione del Corpo – Orfeo con la sua amata Anima – Euridice. Quasi una sacra rappresentazione del sattva dell’Amor puro che ricongiunge e “salva” l’uomo. Ecco le rappresentazioni dell’Amore in una Stagione Lirica, la 45°, che è tormentata da tante preoccupazioni: le Province, che ne sarà? Cosa succederà alla nostra gloriosa Stagione Lirica, sopravvivente da nove lustri? Cosa ne sarà della cultura a Lecce? Le risposte e le nostre speranze sono nei politici. Noi, da artisti, possiamo solo contribuire alla difesa di centinaia di posti di lavoro che questa Stagione dà, compreso un lungo periodo di lavoro all’ICO Tito Schipa, battendoci con i nostri mezzi. E tra questi mezzi forse il più potente, ci si creda o no, è proprio l’Amore, a cui abbiamo voluto, in qualche modo, consacrare la Stagione. Non si sottovaluti mai l’energia di questo Amore collettivo e sacro, non si sottovaluti mai la sua capacità di far miracoli e di abbattere i nemici. Perché Esso non è altro che quell’ Amor che move il sole e l’altre stelle.
red. Arte e Luoghi
Regista Ludek Golat
Direttore artistico dell’opera del Teatro Nazionale di Moravia-Slesia Dvorak (1992 – 2006), Sovrintendente dello stesso Teatro dal 1998. Dopo aver studiato il canto in Italia con il maestro Ettore Campogalliani, si è laureato in canto all’Accademia di Belle Arti a Praga (AMU), dove si è anche specializzato in regia di opera. Dal 2009-2010 è regista, consulente artistico del sovrintendente dell’Opera dello Stato di Praga. Dal 2012 è direttore artistico del festival internazionale OPERA PRAGA. Nelle critiche musicali pubblicate nel Giornale di Teatro le rappresentazioni di Ludek Golat hanno ottenuto alcune volte la denominazione la Rappresentazione dell’anno (per es. Lancelot, Pélleas e Mélisande, Eufrides davanti alla porta di Tymen, Bastien e Bastienne, La Guerra, Macbeth e altre). Il soprano Eva Drizgova-Jirusova ha ottenuto nel 1998 Thalie per il suo ruolo Melisande nell’opera di Debussy Pelleas e Melisande, messa in scena da Ludek Golat. Per lo stesso ruolo la cantante è stata proposta per il premio di Alfred Radok per la migliore prestazione di scena. Ludek Golat collabora non solo con lo staff di opera a Ostrava ma si dedica anche alla collaborazione con lo Studio di Opera per Bambini del Teatro Nazionale di Moravia-Slesia e con lo Studio romeno musicale-drammatico (Orecchi di asino di Midas, Giovanetti, Bestioline, Bofonchio).
red. Arte e Luoghi
Regista Ludek Golat
Direttore artistico dell’opera del Teatro Nazionale di Moravia-Slesia Dvorak (1992 – 2006), Sovrintendente dello stesso Teatro dal 1998. Dopo aver studiato il canto in Italia con il maestro Ettore Campogalliani, si è laureato in canto all’Accademia di Belle Arti a Praga (AMU), dove si è anche specializzato in regia di opera. Dal 2009-2010 è regista, consulente artistico del sovrintendente dell’Opera dello Stato di Praga. Dal 2012 è direttore artistico del festival internazionale OPERA PRAGA. Nelle critiche musicali pubblicate nel Giornale di Teatro le rappresentazioni di Ludek Golat hanno ottenuto alcune volte la denominazione la Rappresentazione dell’anno (per es. Lancelot, Pélleas e Mélisande, Eufrides davanti alla porta di Tymen, Bastien e Bastienne, La Guerra, Macbeth e altre). Il soprano Eva Drizgova-Jirusova ha ottenuto nel 1998 Thalie per il suo ruolo Melisande nell’opera di Debussy Pelleas e Melisande, messa in scena da Ludek Golat. Per lo stesso ruolo la cantante è stata proposta per il premio di Alfred Radok per la migliore prestazione di scena. Ludek Golat collabora non solo con lo staff di opera a Ostrava ma si dedica anche alla collaborazione con lo Studio di Opera per Bambini del Teatro Nazionale di Moravia-Slesia e con lo Studio romeno musicale-drammatico (Orecchi di asino di Midas, Giovanetti, Bestioline, Bofonchio).
Maestro concertatore e Direttore d’Orchestra Filippo Maria Bressan
Considerato “uno dei più innovativi e interessanti direttori della nuova scuola italiana”, sia nel repertorio operistico che in quello sinfonico-corale e barocco, Filippo Maria Bressan è uno dei direttori italiani ad essere invitato regolarmente a dirigere e collaborare con orchestre e compagini di massimo prestigio, quali l’Orchestra e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice di Venezia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino. Eclettico, riservato, anticonvenzionale, sportivo, ha scelto di seguire le proprie passioni e di lavorare principalmente in Italia. Ha tuttavia diretto anche in molti teatri e sale da concerto d’Europa e del Sud America ed è ospite regolare delle principali società concertistiche e dei maggiori festival italiani di musica sinfonica, antica e contemporanea (Accademia Chigiana di Siena, Biennale di Venezia, Festival Monteverdi di Cremona, MiTo Settembre Musica, Sagra Musicale Umbra e molti altri). Tra le molte e diverse esperienze, ha lavorato a fianco di C. Abbado, F. Brüggen, M.W. Chung, C.M. Giulini, E. Inbal, N. Järvi, P. Maag, L. Maazel, G. Prêtre, M. Rostropovich, G. Sinopoli, J. Tate, e con L. Berio, A. Pärt, R. Vlad. Direttore stabile dell’ Orchestra Sinfonica di Savona, è stato direttore ospite per cinque anni al Teatr Wielki di Poznan e per due anni al Teatro Lirico di Cagliari. Direttore ospite dell’Orchestra Filarmonica di Torino, è stato direttore principale dell’Academia de li Musici e attualmente di Voxonus. Ha fondato, e vi si è dedicato per vent’anni, Athestis Chorus&Orchestra – complesso barocco con strumenti d’epoca – con il quale è divenuto uno dei protagonisti della rivalutazione della musica barocca in Italia e del rinnovo del repertorio corale e sinfonico. Inoltre, dal 2000 al 2002 è stato il maestro del Coro dell’Accademia Nazionale di S.Cecilia a Roma – il più giovane direttore nei 500 anni e più di storia del coro. Ha diretto quasi tutte le principali orchestre italiane, con un ampio ma selezionato repertorio che spazia dalle Ouverture di J.S. Bach a Rendering di L. Berio, collaborando con solisti quali G. Andaloro, R. Baborák, A. Ballista, P. Berman, R. Buchbinder, M. Campanella, B. Canino, G. Carmignola, G. Cassone, R.Cominati, B. De Simone, M. Fröst, B. Lupo, S. Mingardo, M. Pletnev, R. Prosseda, C. Sampson, E. Szmytka, etc
Scheda degli spettacoli
Filippo II: Carlo Colombara (28.02, 02.03) – Francesco Palmieri (08.03*) Elisabetta: Cellia Costea (28.02, 02.03) – Monia Massetti (08.03*)
Don Carlo: Leonardo Caimi (28.02, 08.03*) – Francesco Zingariello (02.03) Eboli: Anna Maria Chiuri (28.02, 02.03) – Patrizia Patelmo (08.03*)
Rodrigo: Corrado Carmelo Caruso (28.02, 02.03) – Demetrio Colaci(08.03*) Inquisitore: Michail Ryssov | Frate: Devis Fugolo | Tebaldo: Adriana Iozzia Voce dal Cielo: Annalisa Ragione (28.02, 08.03*) – Lucia Conte (02.03) Conte di Lerma: Simon Dongiovanni
* replica di Brindisi – Teatro Verdi
Regia
Ludek Golat
Aiuto Regia: Francesca Rollo | Scenografia: Alessandra Polimeno
Luci: Iuraj Saleri
Orchestra “Tito Schipa” di Lecce Coro Lirico di Lecce
Maestro del Coro: Emanuela Di Pietro
Maestro concertatore e Direttore d’Orchestra
Filippo Maria Bressan