Una breve storia d’amore apre il Festival del Cinema Europeo
Tutto pronto per la prima anteprima fuori concorso che dà il via al ricco programma della XXVI edizione del Festival diretto da Alberto La Monica. Consegna dell’Ulivo d’oro alla carriera a Nicola Giuliano produttore e fondatore della Indigo Film.
Si aprirà con un’anteprima, “Breve storia d’amore” di Ludovica Rampoldi (Italia, 2025), prodotto da Indigo Film e Rai Cinema e in uscita nelle sale con 01 Distribution da giovedì 27 novembre, la XXVI del Festival del Cinema Euriopeo. Stamattina nell’Open Space il direttore artistico del Festival Alberto La Monica ha presentato alla stampa la regista Ludovica Rampoldi che ha spiegato la nascita del film che vedremo questa sera alle ore 20:30 al Multisala Massimo: Avevo questo copione di cui avevo scritto il soggetto molti anni fa e a un certo punto ho sentito il desiderio di andarlo a rileggere nella speranza che le domande che il copione poneva fossero ancora attuali. Le risposte che avevo dato all’epoca, però, mi sembravano un po’ inautentiche, così l’ho riscritto e ho cercato qualcuno che potesse dirigerlo. Tutti, però, sostenevano che questo film dovessi dirigerlo io e ho iniziato a crederci. Così nasce la mia prima esperienza alla regia. Si tratta di un film non biografico ma personale, la naturale conclusione di un gesto che faccio ogni volta che scrivo una sceneggiatura, immaginarne l’atmosfera, le facce, il ritmo. È stato molto bello farlo nella realtà e non solo nella mia testa. Volevo interrogarmi sul significato della coppia, su cosa tiene insieme due individui e su cosa li allontana, i segreti che si tengono nascosti agli altri ma soprattutto quelli che teniamo a noi stessi».

Presente anche il produttore Nicola Giuliano «che ha dedicato oltre trent’anni alla ricerca di storie capaci di parlare al cuore e all’intelligenza del pubblico, sostenendo autori che hanno segnato una nuova stagione creativa del nostro cinema» ha sottolineato Alberto La Monica leggendo la motivazione con cui il Festival conferisce l’Ulivo d’Oro come «Premio alla Carriera a Nicola Giuliano per aver saputo incarnare, con visione e costanza, l’eccellenza del cinema italiano nel panorama internazionale. Produttore sensibile, innovatore silenzioso e artigiano dell’immagine. Fondatore della Indigo Film, insieme a Francesca Cima, ha costruito un percorso in cui qualità artistica, rigore produttivo e capacità di scommettere sul talento emergente si intrecciano in modo esemplare. Il suo lavoro ha contribuito a rinnovare il linguaggio cinematografico italiano e a riportarlo al centro dell’attenzione mondiale, culminando nel successo de La grande bellezza di Paolo Sorrentino, premio Oscar come Miglior Film Straniero, testimonianza del suo straordinario fiuto e della sua dedizione. Oltre ai riconoscimenti internazionali, Nicola Giuliano ha sempre concepito il cinema come un luogo di comunità, passione e responsabilità culturale: un’idea che vive tanto nelle sue produzioni quanto nell’impegno formativo e nel sostegno ai giovani autori. Per aver reso il cinema europeo più ricco, più audace e più profondamente umano, il Festival del Cinema Europeo è lieto di celebrare Nicola Giuliano, maestro dietro le quinte, con il Premio alla Carriera».

Ricordiamo che con questa sera si apre ufficialmente il Concorso Ulivo d’Oro – Premio Cristina Soldano con dieci i film in anteprima nazionale selezionati da Alberto La Monica e Luigi La Monica, presentati dai registi o dagli attori protagonisti, che incontrano il pubblico al termine della proiezione. Le pellicole indagano, ciascuna con una voce distinta, le crepe dell’amore, della famiglia e dell’identità personale. Da Francia, Inghilterra fino all’Islanda, passando per Spagna, Portogallo, Belgio e Balcani, emerge un mosaico di racconti in cui l’intimità diventa terreno di conflitto, ma anche di rinascita.
Ma il programma davvero ricchissimo e variegato, nel solco del format vedrà quest’anno arrivare a Lecce Lars von Trier, tra i cineasti danesi più amati e influenti della scena internazionale. L’omaggio previsto come protagonista del cinema europeo, a cura di Massimo Causo, comprende una retrospettiva dei suoi film più rappresentativi, un incontro sul cinema di Trier con l’intervento della produttrice Louise Vesth, e la consegna dell’Ulivo d’Oro alla Carriera, riconoscimento riservato ai maestri che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del cinema. Per la sezione dedicata ai protagonisti del Cinema Italiano il Festival renderà omaggio al regista Saverio Costanzo, uno dei più significativi autori del nostro cinema degli ultimi vent’anni, offrendo l’occasione per ripercorrere un percorso autoriale originale e coerente, capace di unire introspezione psicologica, tensione narrativa e sguardo umanista. L’appuntamento prevede un incontro con il pubblico, moderato da Enrico Magrelli, cui seguirà la consegna dell’Ulivo d’Oro alla Carriera. In programma sei lungometraggi che raccontano l’evoluzione artistica del regista: Private (2004), Auschwitz 2006 (2007), In memoria di me (2007), La solitudine dei numeri primi (2009), Hungry Hearts (2015) e Finalmente l’alba (2023).
Questa sera però l’attesa è per la proiezione del film “Breve storia d’amore” con con Pilar Fogliati, Adriano Giannini, Valeria Golino e Andrea Carpenzano. Il film diretto da Ludovica Rampoldi indaga sul rapporto di coppia, l’autenticità dei sentimenti e le implicazioni che ne scaturiscono tra amore e tradimento. I trentenni Lea e Andrea, e i cinquantenni Rocco e Cecilia sono i personaggi i cui destini collidono la sera in cui Lea conosce Rocco in un bar e inizia con lui una relazione clandestina.

