Rischio e previsione. Incontro con Francesco Sylos Labini
Domenica 20 marzo 2016 alla Libreria Adriatica, Lecce piazzetta Aymone
Incontri d’autore alla libreria Adriatica
Si intitola “Rischio e Previsione. Cosa può dirci la scienza sulla crisi” il libro di Francesco Sylos Labini, in uscita il 17 marzo per gli Editori Laterza, ospite a Lecce della Libreria Adriatica domenica 20 marzo, ore 18.
La crisi economica sta cambiando la struttura della nostra società, introducendo disuguaglianze insormontabili, marginalizzando le energie più giovani, soffocando la ricerca scientifica e così inibendo anche la possibilità di sviluppare quelle idee e tecnologie innovative che potrebbero contribuire a guidarci fuori dalla crisi stessa. La scienza può però fornire gli strumenti chiave non solo per la comprensione dei problemi alla radice della crisi attuale, ma può anche suggerire soluzioni possibili e originali.
Questi e altri i temi contenuti nel volume di Francesco Sylos Labini che nell’incontro di presentazione, organizzato dall’ ADI – Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca Italiani, si confronterà con Guglielmo Forges Davanzati presso la Sala letteraria “Mino Carbone” della Libreria Adriatica (piazza Vittorio Aymone 7-7/a, Porta Napoli – Lecce).
Il libro
“Economisti e politici hanno bisogno di adottare una mentalità scientifica. Ecco come la scienza può aiutarci a capire la crisi economica e può fornirci soluzioni originali. Ogni giorno ci viene ripetuto che esistono delle leggi di mercato, la domanda e l’offerta, che non possono che condizionare le nostre vite. Queste norme appaiono come ‘naturali’ quanto la legge di gravità, e gli economisti, utilizzando equazioni e modelli matematici, sono percepiti come gli scienziati destinati a comprenderle e a interpretarle. Ma veramente possiamo fidarci delle previsioni dell’economia come di quelle della fisica? Ancora di più: l’economia è davvero una scienza? Il sistema economico è ancora descritto come costantemente caratterizzato dalla ricerca di una condizione di equilibrio stabile. A questa prospettiva, che rispecchia i limiti e le idee della fisica dell’Ottocento, l’autore contrappone le intuizioni offerte dalla fisica moderna prendendo in considerazione i recenti sviluppi sullo studio dei sistemi caotici e complessi.”
red. Arte e Luoghi