Teatro a novantanove centesimi. Stasera il recital di Capitan Black
COMUNE DI LECCE ASSESSORATO ALLA CULTURA, TURISMO E SPETTACOLO
Al Teatro Paisiello di Lecce Teatro a 99 centesimi
Il terzo appuntamento
con l’opera di De Dominicis
per voce recitante e piccola banda
Domenica 4 marzo ore 21.00
Prosegue con successo la rassegna TEATRO A 99 CENTESIMI del Comune di Lecce ideata da Carla Guido per l’Assessorato alla Cultura e Spettacolo.
Domenica 4 marzo alle ore 21.00 la compagnia Aleteia Teatro presenta lo spettacolo “QUALCHE GUERRA TE LU 48” recital di teatro e musica per voce recitante – la splendida Carla Guido – e piccola banda tratto dall’opera “Canti de l’autra vita” di Giuseppe De Dominicis.
Lo spettacolo è un recital in vernacolo e compie un percorso “di rivolta e di liberazione”, ispirato alle vicende politiche che portarono all’Unità d’Italia. L’autore De Dominicis, infatti, partecipò se pur indirettamente a queste vicende, attraverso i racconti e la frequentazione del duca Sigismondo Castromediano, valoroso patriota di Cavallino, come il poeta.
Intorno al Castromediano infatti crebbero un vero e proprio cenacolo e tante attività culturali, che costituiscono uno spaccato sociale e politico degli anni pre e post unitari. Soprattutto il tema del riscatto popolare, nel clima insurrezionale che si va diffondendo, viene elaborato da diverse voci di intellettuali e di poeti, in particolare da Giuseppe de Dominicis (in arte Capitan Black) nei suoi Canti de l’autra vita.
Si raccontano, infatti, le imprese di Pietru Lau, brigante ed effervescente faccendiere che muore e va all’Inferno. Qui si ribella nel vedere le sofferenze dei dannati e organizza una sommossa, che man mano diventa una vera e propria rivoluzione, per la liberazione delle anime prima dell’Inferno, poi anche del Purgatorio e del Paradiso. Pietru Lau è un capopopolo, coraggioso e bizzarro nell’ambigua veste di liberatore e brigante, che riesce a raccogliere eserciti di combattenti e a guidarli verso l’autonomia. Sconfigge il potere dei demoni e dei santi e porta la guerra addirittura in Paradiso, dove si scatenano le bombe e si armano le sante. Finalmente ottiene la totale liberazione dell’aldilà e la parità tra diavoli e santi, tra condannati e beati.
Fuori dalla rappresentazione allegorica, nell’opera di De Dominicis si possono rintracciare i fermenti e i vissuti che vi erano stati in campo politico e sociale per la liberazione d’Italia, visti nei loro aspetti più schiettamente popolari ed espressi da particolari forme linguistiche, che rimandano ad un immaginario collettivo di guerre, di partenze, di spie e di soldati.
L’uso del dialetto in versi porta ad una comunicazione forte e sintetica dell’identità culturale del territorio in un particolare momento storico. E la esprime attraverso quadri e modi di dire tipici, che, poeticamente rielaborati dal Capitano Black e a volte anche estrosamente legati alle terzine e alle similitudini dantesche, vanno a costituire delle vere e proprie icone del vissuto popolare.
L’ironia e la brillantezza della scrittura viene sottolineata dal dialogo tra la voce recitante e la piccola banda: due tradizioni che ricordano gli anni pre e post unitari. Due tradizioni (lu cuntu e la banda) che “unite” fanno sì che lo spettacolo sia coinvolgente, divertente e drammatico al contempo.
Qualche guerra de lu quarantotto – per voce recitante e piccola banda, tratto dai Canti de l’autra vita di Giuseppe De Dominicis.
Voce recitante: Carla Guido (nella foto)
Musiche: Piccola orchestra di fiati del Conservatorio di musica “T. Schipa” di Lecce: Valerio Barone, Giuseppe Candido, Cristian Carrozzo, Fulvio Panico, Francesco Protopapa, Alessandro Quarta, Donateo Sabatino.
(fonte: comunicato stampa)
INFO
Ingresso: € 0,99
Prevendita ed informazioni: Castello Carlo V, via XXV Luglio, 0832 246517- URP 800215259