Il gioco serio dell’Arte
RITORNA
 IL GIOCO SERIO DELL’ARTE
 V  edizione dal 15 novembre 2010 al 30 maggio 2011
 Roma, novembre 2010 – Il gioco serio dell’Arte, rassegna promossa da Il  Gioco del Lotto – Lottomatica, ideata e condotta da Massimiliano  Finazzer Flory,
 giunta alla sua quinta edizione, riprende il prossimo lunedì 15 novembre  2010.
 Otto incontri, con ben tre spettacoli teatrali, dal 15 novembre 2010 al  30 maggio 2011, animeranno il Salone Pietro da Cortona di Palazzo  Barberini, che
 risplende dopo i recenti lavori di restauro realizzati anche grazie ai  Fondi del Il Gioco del Lotto.
 L’evento più atteso il 17 gennaio 2011 presso l’Auditorium Parco della  Musica dedicato al teatro con la messa in scena dello spettacolo “Il  tempo di
 Gustav Mahler”.
 Il gioco serio dell’Arte, prosegue e si arricchisce nella contaminazione  dei generi: arte, letteratura, teatro, filosofia si incontrano  creativamente. Infatti al
 centro della rassegna di quest’anno vi è l’incontro stesso. Ma che cos’è  un incontro? “L’incontro nasce nella convergenza dei saperi e delle  emozioni,
 nell’introspezione e nelle forme della conversazione” spiega il curatore  Massimiliano Finazzer Flory. “La musica, il cinema, la danza, la  scultura, la
 storia, la filosofia incarnano perciò una nuova forma di  interdisciplinarietà, un vincente “art-mix” che si costruisce intorno a 8  parole-chiave: Ballare,
 Convertire, Girare, Pensare, Perdere, Provocare, Ricordare, Scoprire.  Parole che vogliamo pronunciare enfatizzando la loro ambiguità. Per  scoprire che
 ogni accezione negativa può rovesciarsi in positivo e viceversa”.
     
 Il ricco palinsesto vede protagonisti nomi di altissimo rilievo sul  piano artistico quali Eleonora Abbagnato, Elena Ghiaurov e Jeffrey Swann  – questi ultimi
 due interpreti dell’omaggio teatrale a Frederic Chopin con il quale si  inaugura la rassegna, e grandi volti della scena culturale italiana:  Ermanno
 Bencivenga, Armando Massarenti, Mimmo Paladino, Michele Placido,  Giovanni Reale, Sergio Romano e la Soprintendente per il Polo Museale  della Città
 di Roma Rossella Vodret.
 A tutti gli incontri, come consuetudine, interverranno le storiche  dell’arte Anna Lo Bianco e Angela Negro, alle quali è affidata la  ricognizione
 storico-artistica dei temi affrontati, con una panoramica su tutta  l’arte europea e, in particolare, sulla collezione della Galleria  Nazionale di Arte Antica in
 Palazzo Barberini.
 Si comincia LUNEDI’ 15 NOVEMBRE con un evento che celebra i 200 anni di  CHOPIN, con gli interventi musicali dal vivo con il grande pianista  Jeffrey
 Swann e le letture teatrali di Elena Ghiaurov e Massimiliano Finazzer  Flory sul rapporto tra Chopin e Sand. Le immagini dei ritratti di  Delacroix dedicati a
 Chopin e Sand verranno commentati dalla storica dell’arte Anna Lo  Bianco.
 Per l’occasione, lunedì 15 novembre dalle ore 16.30 fino alle 18.30 Il  Gioco del Lotto offre la possibilità a tutti i partecipanti alla  rassegna “Gioco serio
 dell’arte” di visitare gratuitamente la Galleria Nazionale di Arte  Antica in Palazzo Barberini, con le sale recentemente restaurate.
SCHEDA INFORMATIVA:
RASSEGNA: GIOCO SERIO DELL’ARTE
 LUOGO:          GALLERIA NAZIONALE D’ARTE ANTICA DI PALAZZO BARBERINI
 via Quattro Fontane 13, Roma
 CALENDARIO:
 Lunedì 15 novembre 2010 ore 18.30       Perdere
 Lunedì 13 dicembre 2010 ore 18.30       Provocare
 Lunedì 28 febbraio 2011 ore 18.30               Girare
 Lunedì 14 marzo 2011 ore 18.30          Ballare
 Lunedì 18 aprile 2011 ore 18.30         Ricordare
 Lunedì 9 maggio 2011 ore 18.30          Pensare
 Lunedì 30 maggio 2011 ore 18.30         Scoprire
 LUOGO:          Auditorium Parco della Musica   (Sala Petrassi)
 Lunedì 17 gennaio 2011 ore  21.00   Convertire
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria al n. tel. 392 8159509
 INFORMAZIONI:   www.gruppolottomatica.it
 www.finazzerflory.it
UFFICIO STAMPA:
 Novella Mirri e Maria Bonmassar
 tel. 06/32652596
 ufficiostampa@novellamirri.it
 UFFICIO STAMPA LOTTOMATICA:
 Sabina De Mauro
 06/ 51899450
 ufficiostampa@lottomatica.it
PROGRAMMA
1. Lunedì 15 novembre 2010 ore 18.30
Perdere
 Fryderyk Chopin (1810-1849)
 Il termine perdere ha un’accezione negativa. Ma cosa succederebbe se  perdessimo pregiudizi e ideologie? Se potessimo liberarci, per esempio,  del
 peso dell’ispirazione per partire invece dalle cose così come sono? Non  avremmo forse in questo modo una nuova forma di arte?
 A 200 anni dalla nascita un omaggio a Fryderyk Chopin con la  trasposizione teatrale del tormentoso rapporto con la scrittrice George  Sand ricostruito
 attraverso le lettere e gli scritti biografici.
 Con il pianista Jeffrey Swann
 Letture teatrali: Elena Ghiaurov  e Massimiliano Finazzer Flory
 Con proiezione delle immagini dei ritratti di Eugène Delacroix dedicati a  Chopin e George Sand
2. Lunedì 13 dicembre 2010 ore 18.30
Provocare
 Dalla provocazione alla vocazione. In un percorso che mette in rilievo  non soltanto il lato notturno ma anche quello solare: il gesto  artistico. Forse
 perché, nel vero provocare, all’azione corrisponde una responsabilità  del pensiero, tanto più quando si tratta della vita pubblica.
 “La geometria non deve essere progettata come schema, è una geometria  che deve nascere di volta in volta tra i rapporti che si creano  spontaneamente
 incontrollati tra una forma e l’altra”. È questa la provocazione dello  scultore nel dare forma alla materia?
 Con lo scultore Mimmo Paladino
 Con esecuzioni musicali dal vivo
 3.  Lunedì 17 gennaio 2011 ore 21.00
 Auditorium Parco della Musica
 (Sala Petrassi)
Convertire
 Gustav Mahler (1860- 1911)
 La conversione avviene sempre con un duplice passo: quello interiore e  quello esteriore. Convertire è al medesimo tempo un atto d’amore e il  fine di
 un’esperienza di vita. E tutto questo (manca verbo) ogni volta che ci  allontaniamo dal frastuono del mondo e riposiamo in un posto quieto e  viviamo del
 cielo, del canto, del silenzio…
 Il tempo di Gustav Mahler
 Spettacolo teatrale di e con Massimiliano Finazzer Flory
 A cento anni dalla scomparsa del grande compositore uno spettacolo per  ripercorrere la biografia di Gustav Mahler, segnata dall’irrequietudine e
 attraversata dal fuoco del genio creativo, nel clima culturale della  Vienna di fine secolo e dei primi ‘900.
 Musica, atmosfere e suggestioni musicali dalle sinfonie e dai lieder di  Mahler.
 Con il musicologo Quirino Principe
 Con coreografie di danza classica nell’interpretazione di Gilda Gelati
4. Lunedì 28 febbraio 2011 ore 18.30
Girare
 Quali significati si nascondono nell’atto del “girare”? Già, si pensi  all’etimologico far ruotare o al metaforico “voltare pagina”. Dietro  l’angolo può esservi
 una verità celata da catturare… Che dire poi del mutare o del  riorientare? O ancora dell’aggirare un ostacolo? Certo, si può anche  girare con una macchina
 da presa…
 Quale rapporto intercorre fra interprete, autore e regista quando si  gira un film? “L’ideale sarebbe – ci risponde Michele Placido –  mettere  in scena se
 stessi, nel senso di trovare un personaggio che medi alla tua natura e  alla scrittura drammaturgica. Naturalmente non è facile perché non tutti  i registi (o
 non tutti gli autori) scrivono proprio sulla tua persona”.
 Con il regista Michele Placido
 Con la partecipazione della Soprintendente PSAE e per il Polo Museale  della Città di Roma Rossella Vodret.
 Con proiezione di sequenze cinematografiche
5. Lunedì 14 marzo 2011 ore 18.30
Ballare
 Che cos’è la danza? È forse volare? Ballare vuol dire divertire e  divertirsi. E se torniamo all’etimologia latina di questo verbo, de  vertere ovvero “volgere
 altrove” , percepiamo che nel caso del ballo tutto ciò riguarda il corpo  in movimento. Un movimento che raggiunge le stelle. Sarà forse per  questo che si
 parla di étoile della danza?
 Scriveva Friedrich Nietsche ne Il crepuscolo degli idoli: “La danza in  tutte le sue forme non può essere esclusa da una nobile educazione:  danzare con i
 piedi, con le idee, con le parole e, devo aggiungere, che bisogna essere  capaci di danzare con la penna?”.
 Con la prima ballerina dell’Opéra di Parigi Eleonora Abbagnato
 Con proiezione di sequenze coreografiche
6. Lunedì 18 aprile 2011 ore 18.30
Ricordare
 I Promessi sposi di Alessandro Manzoni (1785-1873)
 Qual è il significato più autentico del ricordare? Forse ha ragione  Proust quando scrive che: “La parte migliore della nostra memoria è  fuori di noi, nel
 soffiare di un vento di pioggia, nell’odor di rinchiuso d’una camera o  nell’odore d’una prima fiammata… Fuori di noi? In noi, per meglio dire,  ma sottratta ai
 nostri stessi sguardi, in un oblio più o meno prolungato”.
 Nei 150 anni dell’Unità d’Italia la messa in scena di uno dei capolavori  della letteratura italiana  per disegnare un grande affresco storico in  cui
 generazioni di italiani hanno ritrovato il riflesso dei loro sentimenti,  delle loro tradizioni, delle loro virtù e dei loro difetti.
 Nella complessa polifonia del romanzo, con l’alternarsi sapiente dei  tempi, dai rossiniani crescendo ai memorabili adagi, l’incontro della  Storia con le
 piccole storie.
 Con lo storico Sergio Romano
 Letture teatrali Massimiliano Finazzer Flory
7. Lunedì 9 maggio 2011 ore 18.30
Pensare
 Pensare per immagini o per concetti? Falsa alternativa? Il pensare mette  in gioco la questione dell’io, del soggetto che pensa. Vero è, come  affermava
 Pascal, che nel pensiero sta la grandezza dell’uomo.
 Per Ermanno Bencivenga esiste “un’anima filosofica italiana”, un modo di  pensare che vive dell’intreccio di logico e immaginazione. Perché nella  nostra
 tradizione il pensiero si sostanzia essenzialmente nello stile. Armando  Massarenti ci invita a riflettere in ogni nuovo libro su quanto pensiero  autonomo
 ci sia, oggi, in questo modo di scrivere. Che dire, perciò, di quanti  “girano intorno al pensiero e lo nascondono?”.
 Con i filosofi Ermanno Bencivenga e Armando Massarenti
8. Lunedì 30 maggio 2011 ore 18.30
Scoprire
 La Primavera di Sandro Botticelli (1445- 1510)
 Che cosa vuol dire scoprire? Se seguendo Heidegger traduciamo aletheia,  invece che con verità, con svelatezza, allora tale traduzione non è più  soltanto
 qualcosa di letterale, ma comprende un enigmatico processo di svelamento  dell’ente. Da qui nasce il piacere della scoperta indissociabile dal  rovescio
 della medaglia, il suo nascondimento.
 Ne La Primavera di Botticelli è possibile dare voce e corpo a  un’interpretazione misteriosa e affascinante che si cela in quest’opera,  che da sempre si
 presta a più letture, anche divergenti. Nel clima della cultura  neoplatonica dell’epoca e nella nostra rilettura un garbato invito  all’amore per lo studio, per
 la bellezza e per le passioni dell’intelletto.
 Con il filosofo Giovanni Reale
 Con proiezione di sequenze del film Le Nozze nascoste o la Primavera di  Sandro Botticelli di Elisabetta Sgarbi.
