SCASSA ARAZZIERE. L’ARAZZERIA DI ASTI
23 maggio – 22 agosto 2010
Umbertide (PG), Rocca – Centro per l’Arte Contemporanea
Sabato 22 maggio 2010 verrà inaugurata, presso la Rocca – Centro per l’Arte Contemporanea di Umbertide, la mostra Scassa arazziere. L’Arazzeria di Asti. L’evento, dedicato agli arazzi di grandi artisti del Novecento che hanno espresso la loro creatività attraverso questo oggi poco consueto mezzo espressivo, caratterizzerà il programma della stagione espositiva 2010 (Marzo/Novembre) della Rocca di Umbertide e si distingue per la sua originalità, oltre che per il suo indiscutibile valore culturale.
L’arazzo è un’antica forma di arte tessile http://it.wikipedia.org/wiki/Tessitura a metà strada tra l’artigianato e la rappresentazione artistica, fatta a mano su di un telaio http://it.wikipedia.org/wiki/Telaio_(tessitura) sulla base di un disegno preparatorio (o “cartone”) realizzato dal pittore e destinato a rivestire le pareti. Fino al XVIII secolo gli arazzi erano usati per decorare gli interni di chiese e palazzi, esibizione pubblica del fasto dell’aristocrazia e della gloria del cristianesimo. Dopo un periodo di crisi, fu soltanto nel XX secolo che questa arte si ripropose in un clima artistico nuovo. Anche in Italia nel Novecento l’interesse per 1’arazzo trovò nuove strade, basti pensare all’attività delle «Case d’Arte» futuriste.
La storia dell’Arazzeria Scassa ha inizio ad Asti nel 1957 come laboratorio di annodatura a mano di tappeti con il nome di “Italia disegno”. Esordisce nel 1960 come manifattura di arazzi, partecipando alla gara per la decorazione del Salone delle Feste di prima classe della turbonave “Leonardo da Vinci”. La commissione artistica, presieduta da Argan, scelse la proposta del laboratorio di Scassa che eseguì sedici arazzi su cartoni: 6 di Cagli, 1 della Bernini, 3 di Corpora, 1 di Capogrossi, 3 di Santomaso e 2 di Turcato.
Fu questa per lui l’occasione di iniziare un’importante attività come arazziere, proseguita in seguito con la decorazione degli ultimi due transatlantici della Società di Navigazione “ITALIA” le turbonavi “Michelangelo” e “Raffaello”.
Ugo Scassa ha avuto l’intuizione di abbinare l’arte d’avanguardia a una delle più antiche fra le arti applicate, la tessitura di arazzi. In quasi cinquant’anni di attività Scassa ha riscosso un riconoscimento unanime testimoniato dai rapporti intercorsi con artisti come Corrado Cagli e Felice Casorati, Giorgio de Chirico e Renato Guttuso, Umberto Mastroianni e Mirko Basaldella, Luigi Spazzapan ed Emilio Vedova ed altri ancora, ma anche con un architetto come Renzo Piano, che ha fatto tradurre in arazzo alcuni suoi disegni. Senza contare le opere che Scassa ha realizzato in omaggio agli artisti più amati come Paul Klee, Vasilij Kandinskij, Joan Mirò, Henri Matisse e Max Ernst. Tra gli artisti autori dei bozzetti dei 226 arazzi tessuti finora ad Asti, possiamo ricordare tra gli altri Accardi, Clerici, Conte, de Chirico, Dorazio, Ercolini, Giansone, Giordano, Gribaudo, Guenzi, Lazzari, Montanarini, Novelli, Omiccioli, Pace, Parisi, Perilli, Piciotti, Picone, Rotella, Sadun, Sanfilippo, Scordia, Spoltore, Tadini, Trotti, Vedova, Virduzzo, Zancanaro, oltre ai già ricordati artisti stranieri: Dalì, Ernst, Kandinskij, Klee, Matisse e Mirò ed all’architetto Renzo Piano.
I nomi degli artisti autori dei bozzetti per gli arazzi tessuti finora ad Asti indicano chiaramente quali esigenze estetiche abbiano impegnato le risorse tecniche dell’Arazzeria Scassa in questi primi cinquant’anni di attività.
Una trentina di queste opere fanno parte della dotazione della “Galleria degli Arazzi” ospitata in sale adiacenti al laboratorio di tessitura nella Certosa di Valmanera ad Asti, trasformata all’inizio del 2002 dall’Amministrazione Provinciale di Asti nel “Museo degli Arazzi Scassa”. Qui è possibile ammirare una raccolta unica a livello internazionale per numero di arazzi ed importanza degli artisti “cartonniers”. Altre opere prodotte dal laboratorio Scassa sono ospitate in sedi prestigiose: due opere da cartoni di Corrado Cagli (il “Cristo Risorto” ed il “San Giorgio”) fanno parte della dotazione delle Gallerie Pontificie in Vaticano; il “Narciso” decora la Sala di Presidenza del Senato della Repubblica Italiana; “L’Enigma di Febo” è posto come ornamento nell’atrio della Sede RAI di Torino e “Apollo e Dafne” nel salone della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti; di Francesco Muzzi l’arazzo “I Gemelli” entra a far parte delle collezioni del Mobilier National di Parigi con l’acquisto suggerito dell’allora Ministro degli Affari Culturali André Malraux per le Collezioni dello Stato Francese; di Umberto Mastroianni: l’arazzo “Eurinome” è tessuto per l’aula della Corte di Appello di Roma; di Mirko Basaldella: “Gli Emigranti” è tessuto per la Fondazione per le Ricerche Antropologiche Wenner-Gren di New York; una serie di arazzi su cartoni di Marcello Avenali è tessuta per il Banco di Santo Spirito poi Banca di Roma ed ora UniCredit Group; arazzi, due su bozzetti di Luigi Spazzapan ed uno di Felice Casorati, sono posti a decorazione del “Salone dei Trecento” dell’Istituto Bancario San Paolo di Torino; quattro arazzi su cartoni di Corrado Cagli, Renato Guttuso, Mirko Basaldella e Mario Sironi e due su cartoni di Francesco Muzzi sono tessuti per i saloni delle case dell’O.N.P.I., ora passate in proprietà dei Comuni di Meldola (FC) e di Torino; un arazzo su cartone di Luigi Spazzapan è tessuto per la Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura di Asti; uno su cartone di Felice Casorati per la Banca Cassa di Risparmio di Asti ed, infine, cinque arazzi provenienti dalle Collezioni delle turbonavi “Leonardo da Vinci” e “Raffaello” sono utilizzati per la decorazione della Sala Conferenze della Biblioteca del Senato della Repubblica.
La mostra è curata da Ugo Scassa, Francesco Muzzi e Francesco Briguglio che hanno selezionato ventiquattro importanti pezzi provenienti, parte dal Museo degli Arazzi Scassa e gli altri da collezioni pubbliche e private.
Per l’occasione sarà realizzato un catalogo a cura di Angelo Calabrese edito da Petruzzi Editore.
NOTIZIE UTILI
Orario tutti i giorni 10,30 – 12,30 e 16 – 19. Lunedì chiuso. Ferragosto aperto.
Biglietto d’ingresso € 5. Ridotto € 3
Informazioni Rocca di Umbertide ……. tel. 075 9413691
Comune di Umbertide …. tel. 075 9419269
Ufficio Turistico …………tel. 075 9417099
www.comune.umbertide.pg.it
www.arazzeriascassa.com