In nome del re Olio

Olio Officina Food Festival a Palazzo Giureconsulti di Milano, il 28 e 29 gennaio 2012

In nome del re Olio

di Antonietta Fulvio

Non poteva che essere partorita da un esperto doc, il giornalista e scrittore Luigi Caricato membro dell’Accademia dell’olivo e dell’olio di Spoleto, la manifestazione che fa diventare l’olio d’oliva l’indiscusso protagonista di un particolarissimo Food festival promosso in collaborazione con la Casa dell’Olivo di Leverano (Prima Oleoteca d’Italia), Aerostato, D-ire, Audiovisual Facilities.

Olio Officina condimenti per il palato e per la mente è il titolo della kermesse che porta a Milano, a Palazzo Giureconsulti il 28 e 29 gennaio prossimi, il pubblico professionale e il pubblico generalista.  Tra gli obiettivi? Svelare i misteri dell’olio  – si potrebbe azzardare –  perché spiegano gli esperti l’olio, il re dei condimenti, che finisce sulle nostre tavole – e prima ancora nelle nostre pentole oltre che nel nostro stomaco – è spesso sottovalutato e misconosciuto. Eppure ha proprietà nutritive eccezionali, antinfiammatorio naturale, capace di trasformarsi a crudo come in cottura, non è mai lo stesso grasso.

“Quando incontra altre materie prime, l’olio extra vergine di oliva si trasforma e cambia identità. Occorre di conseguenza ripensare i consumi e i criteri di selezione e acquisto dei condimenti. Non si può più pensare di consumare l’olio come è accaduto finora. Tutto deve essere riletto alla luce delle nuove interpretazioni e dei nuovi studi” con uno sguardo alla naturale evoluzione che riguarda anche ai metodi di produzione. Vale a dire l’olio prodotto oggi non è certo lo stesso di quello di trent’anni fa. Elemento indispensabile che può fare la differenza in cucina,  il suo utilizzo deve essere pensato anche nell’ottica di nuove creazioni e costruire nuovi modelli alimentari validi sia per il comune consumatore che per il cuoco professionista.

Un Festival gastronomico, dunque? “No, un progetto culturale con cui si intende riformulare l’abituale approccio con i grassi, e più in generale con i condimenti, in cucina” si apprende leggendo la home page del sito (olioofficina.com) aggiornato e dettagliato di notizie e informazioni relativi alla prima edizione dell’ Olio Officina Food Festival che intende “soddisfare l’urgente necessità di volgere lo sguardo a nuovi percorsi esplorativi, attraverso l’adozione di linguaggi e stili interpretativi inediti e inusuali.”

Ricchissimo e promettente il programma di eventi ideato e diretto dallo stesso Caricato per mettere insieme, nel segno della più autentica convivialità ma anche dell’approfondimento e del confronto, cultori dell’oro giallo e gourmet: si parte il 27 gennaio con una inaugurazione (solo per invito) alla presenza del maestro Gualtiero Marchesi e Nicola Dal Falco protagonisti di  una conversazione filosofica sul cibo; l’apertura dei lavori congressuali è fissata invece alle dieci di sabato 28 gennaio con l’apertura della mostra Impronte secolari – L’urlo dell’ulivo (scatto accolto nella biblioteca scientifica del Munch Museum di Oslo), dei fotografi brasiliani José Carlos e Giancarlo Bellantuono.

 

Chef e maestri di cucina, buyer, operatori del canale Horeca , produttori e consumatori. Tutti insieme, studiosi, ricercatori, nutrizionisti, oleologi – termine tra l’altro coniato dallo stesso Caricato –  per dar vita ad una vera e propria full immersion, in nome dell’olio, con show cooking, tavole rotonde, dialoghi, interviste, scuole di cucina, buffet a tema, degustazioni guidate e brevi corsi di degustazione per neofiti. Nessuno è escluso, neanche i bambini che attraverso il gioco dell’olio, nel solco della collaudata formula del gioco dell’oca impareranno a conoscere e amare l’olio e la buona cucina. Attesi tra gli ospiti Bruno Gambacorta, autore della seguitissima rubrica del Tg2 Eat Parade, il giornalista e scrittore Beppe Lo Russo e Gualtiero Marchesi lo chef italiano più famoso nel mondo.

Con le mostre e le proiezioni video, allestite ad hoc, l’Olio Officina Food Festival diventa anche un salotto culturale, letterario, musicale e artistico, con performance teatrali, concerti, presentazioni di libri e incontri d’autore… per conciliare corpo e mente con estrema leggerezza. E la leggerezza dell’olio è titolo del logo della manifestazione, la bella illustrazione realizzata da Angelo Ruta che ha trovato una soluzione poetica per legare l’uomo-chef al territorio immaginando bucolici paesaggi riflessi nell’oliera, da cui esce la goccia d’olio che irrora  i rami d’ulivo alludendo con la presenza del violino alla musicalità intrinseca nella buona cucina, fatta di saperi e sapori, storia e tradizione così come suggerito dalla presenza del ricettario con le pagine aperte quasi fossero ali di farfalla.

 

 

Approfondimenti

Sito di riferimento della manifestazione

http://olioofficina.com