GLBT FILM FESTIVAL, dal 19 al 25 aprile 2012
“DA SODOMA A HOLLYWOOD” 27° TORINO GLBT FILM FESTIVAL
19 – 25 aprile 2012
Torino, UCI Cinemas Lingotto e Multisala Cinema Massimo
Con la proiezione della cooproduzione belga e olandese Alle tijd (Time to Spare) di Job Gosschalk (2011) si è aperta lo scorso 19 aprile la 27a edizione del Torino GLBT Film Festival – “Da Sodoma a Hollywood” – diretto da Giovanni Minerba. Nato nel 1986, da un’idea dello stesso Minerba e Ottavio Mai, il Festival si è sempre configurato non solo come una rassegna vetrina con le proiezioni di film in anteprima nazionale ma, soprattutto, una felice occasione per proporre un cinema che altrimenti non avrebbe avuto alcuna possibilità di circuitazione, commerciale o amatoriale, in Italia. Personaggi del calibro di Gus Van Sant, Gregg Araki, Ken Russell, Robert Epstein Jeffrey Friedman e James Ivory hanno calcato il red carpet del Festival che quest’anno presenta, tra l’altro, l’anteprima mondiale del cubano Verde Verde di Enrique Pineda Barnet, e l’anteprima europea di The Perfect Family di Anne Renton con Kathleen Turner (Usa). E in anteprima internazionale nel Concorso documentari , sarà proiettato Trans, opera di Chris Arnold (Usa) sull’identità di genere. Nella stessa sezione è presente il vincitore del Teddy Award Doc a Berlino, Call Me Kuchu, diretto da Malika Zouhali-Worrall e Katherine Fairfax Wright, sulla discriminazione dei gay in Uganda. E in virtù dello stretto legame tra cinema e danza, in anteprima europea arriva l’evento speciale in collaborazione con TorinoDanza: il film di Ross MacGibbon, versione 3D del balletto Il lago dei cigni del grande danzatore e coreografo inglese Matthew Bourne, tra gli ospiti del festival.
Articolato e interessante il programma del Torino GLBT Film Festival 2012: con le sezioni competitive e tematiche in proiezione sul grande schermo del Multisala Cinema Massimo, dal 19 al 25 aprile, ben 140 film provenienti da 35 nazioni: dagli Stati Uniti e America Latina, all’Europa, all’Estremo Oriente. Per l’Italia ben 9 i titoli in programma tra cui Le coccinelle di Emanuela Pirelli nel Concorso documentari e Il mondo sopra la testa di Peter Marcias nel Concorso cortometraggi. La serata inaugurale, alla sala 6 dell’UCI Cinemas Lingotto, ha visto la partecipazione della cantante Arisa e di Chiara Francini, attrice rivelazione dell’anno alla 68a edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con il Premio Biraghi nel doppio ruolo di madrina e di membro della Giuria del Concorso lungometraggi.
Un’agrodolce commedia degli errori, Alle tijd (Time to Spare), di Job Gosschalk (2011), cooproduzione belga e olandese ha aperto la 27a edizione che per la sezione Concorso lungometraggi assegnerà il Premio Ottavio Mai. In giuria Antonella Gaeta, giornalista, sceneggiatrice e presidente dell’Apulia Film Commission; Chiara Francini; Eric de Kuyper, scrittore, semiotico, critico e regista belga; Fabio Canino, conduttore televisivo; Philippe Vallois, uno dei pionieri del cinema GLBT francese.
Alessandro Rais, critico, storico del cinema, direttore della Filmoteca Regionale Siciliana e del Sicilia Queer Festival, Vittoria Castagneto, scrittrice e regista e Panayotis Evangelidis, scrittore, traduttore e filmmaker sono i componenti della giuria che sceglierà il miglior documentario per la relativa sezione competitiva; mentre per il Concorso cortometraggi saranno chiamati a giudicare le opere in gara Luca Bianchini, scrittore e sceneggiatore; Vittoria Schisano, attrice; Chiara Pacilli, giornalista e regista. Non mancheranno poi i premi attribuiti al pubblico e tra gli eventi in programma l’omaggio a Giò Stajano, scrittrice scomparsa l’anno scorso, con Il “Fico” del regime (1991), racconto per immagini diretto da Giovanni Minerba e Ottavio Mai e la serata Bullismo, al centro del bersaglio con la quale quest’anno il Torino GLBT Film Festival partecipa simbolicamente alla “Giornata del silenzio”, in programma il 20 aprile. Una serie di proiezioni per affrontare la difficile problematica del crescente numero di adolescenti discriminati per aver dichiarato la propria omosessualità.
Il cortometraggio Man in the Mirror (2011) diretto da Joel Schumacher, regista di Batman Forever e Un giorno di ordinaria follia, aprirà l’evento. L’opera tratta il tema del bullismo in una scuola di New York. A seguire, Private Romeo (2011) dell’americano Alan Brown, lungometraggio sul tema dell’omofobia in un’accademia militare che, prendendo spunto dal Romeo e Giulietta di Shakespeare, racconta l’amore tra due cadetti, osteggiato e diffamato da compagni e superiori. La serata è organizzata in collaborazione con Egma (European Gay and Lesbian Managers Association) e Network, con la presenza di un rappresentante di GLSEN (Gay, Lesbian and Straight Education Network), organizzazione americana che dal ’90 si batte per il rispetto dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere nelle scuole. Grazie a questo evento, il Festival ha ottenuto il riconoscimento dell’Unar, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, perché “iniziativa di rilievo nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto delle discriminazioni.
(red. Arte e Luoghi)