TedxLecce 2013
Grande affluenza di pubblico al teatro Politeama Greco di Lecce per la seconda edizione TedxLecce 2013 organizzata dall’associazione “Diffondere idee di valore”
Coraggio, la chiave per il cambiamento
di Antonietta Fulvio
Ci sono storie che vale la pena di raccontare. Storie da ascoltare in assoluto silenzio, concentrando l’attenzione massima sul valore delle parole che come un fiume in piena travolgono. Ma non per distruggere. In questo caso le parole servono per scuotere le coscienze, per incitare al cambiamento. E non può esserci cambiamento senza coraggio. E’ stata questa la parola chiave del TedxLecce 2013, giunto alla sua seconda edizione, grazie alla determinazione dell’associazione “Diffondere idee di valore”, guidata da Gabriella Morelli e Vito Margiotta.
Un pubblico numerosissimo ha occupato platea e palchi del Teatro Politeama Greco di Lecce per ascoltare gli speaker ospiti e le loro storie di coraggio. Un termine sulla cui etimologia si è soffermato il linguista Massimo Arcangeli, che ha aperto la lunga kermesse con il suo intervento. “Coraggio e cuore condividono la stessa radice latina” ha spiegato.
E c’è un legame non solo linguistico tra le due parole.
In un sabato pomeriggio, più estivo che autunnale, sono state davvero tante e tutte coinvolgenti le storie narrate. Storie che hanno attraversato tutti campi dello scibile umano, arte, design, economia, scienze, informazione, impegno sociale abbracciando generazioni diverse, dal giovanissimo friulano Federico Morello attivista della banda larga nominato lo scorso anno Alfiere della Repubblica dal presidente Giorgio Napolitano. Con la sua caparbietà è riuscito a portare la banda larga nel Friuli Occidentale dove non funzionava nemmeno il 3G ingaggiando appena tredicenne una vera e propria battaglia partendo dal suo piccolo paese, Lestans, in provincia di Pordenone. All’imprenditore Claudio Quarta che ha raccontato le alterne vicende che lo hanno visto passare dalla biologia all’enologia. Da direttore del Centro di Ricerche di Gerenzano (Va), affronta la crisi fondando la prima società di biotecnologia quotata in borsa che lo porta oltreoceano ma oggi da “emigrante al contrario” ha preferito ritornare in Italia per dedicarsi ad un nuovo progetto che lo vede produttore di vini con le tenute Emera nel Salento e Sampaolo in Campania. Un esempio del coraggio di rimettersi in gioco, del saper ripartire da zero.
Altrettanto esemplari le storie dell’imprenditrice sociale Selene Biffi, con un’esperienza da consulente Onu e oggi fondatrice di una scuola di cantastorie a Kabul, della scrittrice e giornalista Azadeh Moaveni, statunitense di origine iraniana, in prima linea nella difesa dei diritti delle donne iraniane e del suo Iran “paese di poesia” che vuole ritornare ad avere la libertà, del design Massoud Hassani che ha messo la sua creatività al servizio della collettività, lui che sin dalla nascita ha vissuto sulla sua pelle gli orrori della guerra ha brevettato il Mine Kafon un sistema per bonificare i terreni dalle mine e mappare il territorio grazie a un chips Gps. Storie che arrivano dritte al cuore. Come quella del musicista Vincenzo Deluci. Diplomatosi in tromba, la sua carriera concertistica che lo vede suonare con jazzisti di fama internazionale, viene bruscamente interrotta da un incidente stradale nel 2004 che lo rende tetraplegico. Ma lui non è uno che si arrende “vedo la vita come una partita, la prima l’ho persa ma voglio la rivincita” ha raccontato ad una platea che lo applaudito alzandosi in piedi. Grazie al suo coraggio di vivere e dopo lunghi anni di riabilitazione oggi Vincenzo ha recuperato l’utilizzo dell’avambraccio sinistro e suona una tromba speciale, appositamente studiata per le sue esigenze e ha fondato l’associazione “AccordiAbili” che ha tra gli obiettivi la costruzione di strumenti musicali per ogni diversa abilità.
Impossibile condensare in poche righe le emozioni, le idee di valore diffuse dai protagonisti di questo tour del TedxLecce 2013, tra gli altri, anche Ippolito Chiariello ideatore del barbonaggio teatrale salito sul palco dedicando la sua performance alle donne del Sud e alle vittime del femminicidio, guardando la poltrona vuota su cui ha adagiato una rosa rossa. Altrettanto impossibile non soffermarsi, sul carisma di Kerry Kennedy. Fondatrice del R. F. Kennedy Center for Human Rights, con più di cinquanta delegazioni in tutto il mondo, nonché membro di Amnesty International, Kerry Kennedy è stata capace di coinvolgere il pubblico in una sorta di danza della pioggia contro lo stupro delle donne, in particolare quelle del Sudan dove la siccità aumenta il pericolo delle violenze. Nel suo toccante intervento ha insistito sul valore del coraggio che ti fa alzare e creare il cambiamento, nel solco di quei valori, la giustizia sociale e la protezione dei diritti umani, ereditati da suo padre ricordato nella citazione finale del suo discorso. E del presidente Robert F. Kennedy ci piace ricordare uno stralcio tratto dal suo “Profiles in Courages”, pubblicato nel 1955 da Harper & Brothers di New York e in Italia, per la prima volta nel 1966, dall’editore Il Borghese. “Ogni uomo deve decidere da sé stesso qual è la via giusta da seguire; le storie che si raccontano sul coraggio degli altri ci insegnano molte cose, possono offrirci una speranza, possono farci da modello, ma non possono sostituire il nostro coraggio… per quello ogni uomo deve guardare nella propria anima.”Parole che sembrano racchiudere il senso di questa edizione del TedxLecce, di questa giornata dedicata al coraggio che si esprime sempre e solo attraverso il “fare”.