ArtLab14. Territori, Pubblici, Sostenibilità
Dal 24 al 27 settembre nel cuore di Lecce
L’APPUNTAMENTO ANNUALE SUL MANAGEMENT CULTURALE
Territori, Pubblici, Sostenibilità: sono i percorsi tematici lungo i quali si snoderanno, dal 24 al 27 settembre 2014, quattro giorni di incontri, workshop, presentazioni, seminari e tavole rotonde sullo stato dell’arte e le prospettive evolutive del “pianeta cultura” nel nostro Paese. A questi si aggiunge ArtLab+, un contenitore di eventi speciali che promette molte sorprese. “Si tratta di un’occasione unica per affrontare da vicino il processo di candidatura della nostra città a Capitale Europea della Cultura. Un’avventura avvincente, una sfida ambiziosa che, a prescindere dal risultato finale, ha apportato una serie di contributi in termini di fattività popolare e di attività da parte di associazioni e istituzioni nei più diversi ambiti della vita economica e culturale del Salento” cn queste parole il sindaco Paolo Perrone spiega l’assunto di partenza della nona edizione di Art Lab.
Anche quest’anno, dunque, Fondazione Fitzcarraldo riunisce a Lecce esponenti delle istituzioni locali, nazionali ed europee, professionisti, imprese, artisti, manager, operatori culturali e del Terzo Settore. Fil rouge della programmazione 2014 sarà la relazione tra cultura, crescita economica e sociale e sviluppo del territorio.
Cinque le location d’eccezione: il Teatro Politeama Greco, Casa Eutopia, Officine Cantelmo, Palazzo Turrisi-Palumbo e il MUST. Garantire la più ampia fruizione possibile di tutti i luoghi e le iniziative della manifestazione è d’obbligo per Fitzcarraldo: per questo la partecipazione è gratuita e incontri, materiali e spazi sono pensati all’insegna dell’accessibilità, tema da sempre centrale per ArtLab.
Imprese, Terzo settore, società civile e policy makers si confronteranno su come arte e cultura possono contribuire alla crescita economica e sociale dei territori.
Un ricco programma di eventi, sin dalla prima giornata caratterizzata dalla 5° tappa del Roadshow del Manifesto “Fiducia e nuove risorse per la crescita del Terzo Settore” e la presentazione della “Guida alla conservazione programmata ad uso dei volontari”. Per il Percorso Territori si terrà la presentazione della ricerca “Le fabbriche della creatività. Un’analisi organizzativa dei distretti evoluti” di Pamela Palmi. Il contenitore speciale ArtLab+ infine ospiterà la presentazione di TedxLecce, Fiera dell’Innovazione, Bibliopride, Settimana della Cultura e Encact 2015 e in chiusura di giornata l’incontro con il filosofoDiego Fusaro dal titolo La via della cultura e del pensiero critico: il futuro è nostro!
La seconda giornata di ArtLab14 si apre all’insegna di un tema particolarmente caro e importante per l’economia del nostro territorio, il turismo culturale con il seminario Politiche, strategie e strumenti per lo sviluppo del turismo culturale in Puglia, per il percorso Territori, che include anche altri due momenti, Oltre il giardino: i Festival e la dimensione internazionale e Nuove tecnologie per conoscere e vivere la cultura
Ancora, uno dei temi della giornata sarà, per il percorso Sostenibilità, la possibilità e nuove forme di finanziamento e contributo per la cultura, sviluppato in tre incontri : Oltre il contributo. Nuove forme di sussidiarietà orizzontale in ambito culturale, Pillola formativa: 10 cose che non puoi non sapere sui programmi europei per la cultura, Più credito per la cultura.
Il percorso Pubblici presenta Nuove competenze per l’imprenditoria culturale e l’innovazione e a concludere anche la seconda giornata ancora una riflessione sulla filosofia con La filosofia salverà il mondo? Armando Massarenti autore di “Istruzioni per rendersi felici” in dialogo con Michelina Borsari e Ada Fiore.
Le iscrizioni – come partecipanti, volontari dell’organizzazione o giornalisti – sono aperte e tutte le informazioni su ArtLab 14 sono disponibili all’indirizzo http://artlab.fitzcarraldo.it/
(fonte: comunicato stampa)
Programma giovedì 25 settembre
Percorso territori
Camera 14 (con vista)
Politiche, strategie e strumenti per lo sviluppo del turismo culturale in Puglia
MUST
Ore 10.30 -13.30
Introducono: Luca dal Pozzolo, Direttore Osservatorio Culturale del Piemonte , Andrea Pollarini, Presidente della Scuola Superiore del Loisir, Rimini
Modera: Adelmo Gaetani, giornalista
Una sovrabbondante retorica ha incrostato e appesantito in questi anni il binomio cultura-turismo di certezze non verificate, attese economiche sopra e sottostimate, avversioni elitarie ed entusiasmi velleitari, che hanno contribuito non poco ad annebbiare i dibattiti pubblici, relegando in secondo piano una valutazione razionale e approfondita delle traiettorie di programmazione congiunta tra beni culturali-ambiente e turismo. Nonostante ciò, molte esperienze concrete, sia positive che negative, hanno evidenziato alcuni elementi che dovrebbero essere ormai acquisiti come termini per la perimetrazione del campo entro cui operare. Ne proponiamo solo i più evidenti.
1) Il turismo non è una conseguenza automatica di investimenti sui beni culturali, o un effetto collaterale di un policy culturale.
2) Il turismo è un fenomeno complesso, sfaccettato e ricco di ricadute; anche negative. Non esiste il turismo, esistono tanti turismi.
3) Per i territori il turismo rappresenta sempre e comunque un’opportunità e un rischio.
E’ su questo sfondo di considerazioni generali che si chiederà agli operatori diversamente coinvolti nell’organizzazione del turismo e nella gestione e programmazione delle attività culturali di arricchire il tema generale .
A rispondere, commentare, interagire con quest’ordine di questioni sono chiamate le istituzioni in un secondo giro di opinioni per focalizzare i termini operativi.
Percorso sostenibilità
Oltre il contributo. Nuove forme di sussidiarietà orizzontale in ambito culturale
In collaborazione con Associazione RENA
PALAZZO TURRISI – PALUMBO
Ore 11 – 13.30
Incontro con iscrizione obbligatoria a: artlab@fitzcarraldo.it
Da un lato, una crisi economica e sociale con cui fare i conti; dall’altro, una sempre maggiore diffusione delle nuove tecnologie, che ha dato il via a un nuovo tipo di intelligenza e collaborazione diffusa, basata su relazioni strette, dinamiche, fiduciarie. A modalità di scambio orizzontali, a micro-molteplicità, macroscopicamente più pregnanti e partecipate. Queste realtà culturali “minori” sono cresciute in un contesto sociale in trasformazione, sono parte integrante e attiva di questo nuovo modus vivendi, hanno dovuto e devono starci in mezzo per sostanziare sé stesse ed è il contesto stesso ad avere bisogno delle loro capacità. Queste realtà, costituite da operatori che sono al contempo cittadini e fruitori, danno vita inevitabilmente a fenomeni e spazi fisici e mentali ibridi, chiamano l’azione culturale ad attivare la propria comunità di riferimento nella co-produzione del progetto stesso, utilizzano l’azione culturale come un mezzo per affrontare criticità territoriali, temi controversi, riconnettere tessuti e relazioni: non progetti “a sé stanti”, ma inseriti in un hic et nunc preciso.
Che sia l’impiego di denaro pubblico o privato, che vi sia una partecipazione economica diretta dei fruitori, è necessario accettare l’idea che quello culturale sia oggi un settore economico in piena regola, con una elevatissima valenza sociale, e che in quanto tale debba essere fondato sulla base dei più onesti valori di trasparenza, equilibrio e responsabilità di tutti gli attori in gioco, che devono studiare congiuntamente nuove forme di relazione e sussidiarietà, definendole in un quadro disciplinare chiaro e quanto più possibile semplice. Convenzioni pluriennali, concessioni ed usufrutti, agevolazioni fiscali e amministrative, partnership tecniche, finanziamenti parziali, tassi agevolati, crowdfunding, riconoscimento di reti di relazione, cooperative-paese: questi sono solo alcuni degli strumenti possibili, in diversi casi già sperimentati con successo, attuabili insieme o al di là del contributo in denaro, che possono concorrere a stabilizzare le strutture culturali e chi vi opera (legittimandole nella loro autonomia e professionalità), a rendere sempre più capillare e immediato l’accesso alle attività culturali e al patrimonio, a concorrere, attraverso l’azione culturale, alle pratiche di buon governo, avendo come fine ultimo e condiviso il benessere della propria comunità.
Percorso sostenibilità
Pillola formativa: 10 cose che non puoi non sapere sui programmi europei per la cultura
CASA EUTOPIA
Ore 12 – 13.30
A cura di: Ludovica De Angelis, Project manager e researcher, Melting Pro, Roma
Percorso territori
Oltre il giardino: i Festival e la dimensione internazionale
Incontro legato alla presentazione del progetto EFFE
PALAZZO TURRISI – PALUMBO
Ore 15 – 17
Ma è davvero necessario (o imprescindibile) per un festival, oggi, guardare all’Europa?
E, soprattutto, cosa vuol dire sviluppare una dimensione internazionale per un festival? Trovare dei partner europei con i quali condividere una progettualità, la realizzazione di uno spettacolo, l’organizzazione di una tournée? O sviluppare una dimensione internazionale significa cooperare per progettare congiuntamente qualsivoglia attività culturale che possa nascere dall’analisi di urgenze artistiche che vogliono leggere il presente?
E, inoltre, lo sguardo all’Europa nasce solo sotto l’egida della convergenza artistica? O può nascere anche per rispondere al desiderio di avviare nuovi modelli organizzativi e gestionali, in cui le economie di scala sono maggiormente efficaci se sviluppate secondo una logica di inclusività fra settori non solo artistici, ma culturali ed economici, oltre che sociali e antropologici attigui?
Guardare all’Europa significa anche guardare ai pubblici di domani, ai nativi digitali, per i quali i confini spazio temporali assumono dimensioni sempre più blande, flessibili e labili e che hanno mutato la natura stessa dei consumi culturali, alimentando modelli sempre più partecipativi, relazionali, esperienziali, in cui diventa difficile districare la componente digitale da quella reale e in cui sfumano le categorie stesse del produttore e del consumatore.
Esiste davvero una strada corretta da perseguire? Parzialmente, una risposta la si può trovare nel nuovo programma quadro europeo di sostegno alla cultura e alla creatività, “Europa Creativa”, che copre un orizzonte temporale fino al 2020, nel cui indirizzo generale si evidenzia la frammentarietà dei mercati culturali europei e la necessità di ampliare i pubblici di tali prodotti – superando in tal modo barriere linguistiche e nazionali -.
Anche nel mondo culturale viene a manifestarsi la necessità di lavorare con i legami sociali, di ‘fare società’ instaurando nuove relazioni produttive che riescano sia a contribuire al bene comune, sia a generare quella legittimità e quell’entusiasmo necessari per il funzionamento e la competitività di un festival.
Una logica di partecipazione estesa a 360 su diverse direttrici forse si rivela la strada maggiormente percorribile da parte di quei festival (soprattutto meno istituzionali e più giovani) per meglio adattarsi e muoversi in Europa.
A seguire:
Artlab+
Presentazione Progetto EFFE -Europe for Festivals, Festivals for Europe
In collaborazione con EFA – European Festival Association
PALAZZO TURRISI – PALUMBO
Ore 17 – 17.30
Interventi:
Ugo Bacchella, Presidente Fondazione Fitzcarraldo, Kathrin Deventer, Segretario Generale EFA – European Festival Association, Francesco Maria Perrotta, Presidente Italiafestival, Roma*
EFFE – Europe for Festivals, Festivals for Europe, è un progetto pilota della Commissione Europea mirato alla creazione di una Piattaforma Europea per i Festival attivi nel campo della cultura. Promosso dall’EFA – European Festivals Association – rappresenta un’opportunità per gli operatori che desiderano promuovere il loro festival a livello europeo e trovare nuove occasioni per fare network. Il programma, che desidera promuovere eccellenza e innovazione nel mondo dei festival, premia l’impegno artistico, la capacità di coinvolgimento delle comunità locali e la vocazione europea e globale di un festival attraverso una serie di riconoscimenti: la Label dei Festival, il Premio dei festival e la Guida cartacea e
multimediale che raccoglie dettagliate informazioni sulle migliori realtà presenti sul territorio europeo.
Percorso pubblici
Nuove competenze per l’imprenditoria culturale e l’innovazione
MUST
Ore 15 – 17
Introduce: Annibale D’Elia, Dirigente dell’Ufficio Politiche Giovanili della Regione Puglia
Modera: Ugo Bacchella, Presidente Fondazione Fitzcarraldo, Interventi: Alberto Carpaneto, Direttore Fondazione Human Plus, Torino, Luca Fois, Docente di Comunicazione, Scuola del Design, Politecnico di Milano, Carlo Forcolini, Vice Chairman IED, Istituto Europeo di Design, Bertram Niessen, Project Manager del bando cheFare, Associazione culturale Doppiozero, Milano, Giovanni Petrini, Principal Avanzi, Milano
Alessandra Valerio, Progetti internazionali Fondazione Cariplo, Milano*, Note a margine: Flaviano Zandonai, Euricse -Iris Network.
“Gli analfabeti del futuro non saranno quelli che non sanno leggere e scrivere ma quelli che non saranno capaci di imparare, disimparare e imparare di nuovo”.
Si chiudeva così, al TedX di Lecce di due anni fa, l’intervento di Marco Zamperini, meglio noto come Funky Professor, uno che di imprenditorialità e innovazione se ne intendeva.
Parto da qui, per introdurre il tema dell’incontro. E aggiungo alcuni punti che ho buttato giù basandomi sull’esperienza che stiamo facendo con Bollenti Spiriti nel campo delle politiche per i giovani e dell’educazione all’imprenditorialità.
Il primo punto – ovvio – è che la faccenda ci riguarda tutti.
Secondo punto, altrettanto ovvio: chi sta imparando deve poter mettere le mani sulle cose.
Terzo punto. Imparare è un atto volontario, consapevole. Non è una questione di funzioni ma di intenzioni.
Quarto e ultimo punto. Imparare non vuol dire (solo) seguire un corso. Un docente, certo, deve conoscere a fondo ciò che insegna. E, possibilmente, dovrebbe averlo messo in pratica in prima persona. Ma si impara soprattutto dal contesto in cui si è immersi. Dall’ambiente, o come si dice oggi, dall’“ecosistema”.
Più che un erogatore efficiente di servizi, chi si occupa di apprendimento dovrebbe diventare un costruttore di contesti.
Percorso sostenibilità
Più credito per la cultura
In collaborazione con Istituto di Credito Sportivo e COFIDI
MUST
Ore 15 – 17
Introduce: Eduardo Gugliotta, Responsabile del Supporto Commerciale e Marketing, Istituto per il Credito Sportivo
Interventi: Luca Celi, Presidente COFIDI Puglia, Antonio De Rosa, Sovrintendente Ravenna Festival
Chiara Galloni, Principal Articolture, Bologna, Carmelo Grassi, Presidente Consorzio Teatro Pubblico Pugliese e Presidente AGIS Puglia e Basilicata, Pietro Marcolini Assessore Cultura e Bilancio, Regione Marche , Lorenzo Pestellini, Segretario Nazionale AGIS*
La tavola rotonda “più credito alla cultura” vuole essere un’occasione di confronto tra gli attori istituzionali e settoriali dell’impresa culturale e creativa e l’istituzione bancaria rispetto alle esigenze di credito espresse dal settore. Un tavolo dove banca e operatori culturali possano dialogare su come soggetti di norma considerati dal sistema creditizio “bancabilmente deboli” possano e debbano oggi essere messi nelle condizioni di poter accedere al credito.
Nel quadro attuale diventa una priorità assoluta cercare nuove forme di sostenibilità economica e finanziaria che aiutino gli operatori culturali in una gestione più equilibrata ed efficiente delle strutture e delle attività.
In un sistema di risorse e flussi finanziari incerti, dovuti ai ritardi strutturali e agli impedimenti degli enti pubblici (patto di stabilità) e a fronte di una struttura dei costi poco elastica, le attività culturali sono programmate (e spesso realizzate) a patto di riuscire ad avere anticipatamente le risorse per coprire le spese di produzione e realizzazione. La sfida diventa trovare la copertura anno dopo anno.
Ne consegue che se fundraising e nuove competenza nello stakeholder management diventano fondamentali, indispensabile è anche la capacità lato banca e lato operatori di interrogarsi e rispondere al mercato della cultura con l’identificazione e l’attivazione di prodotti e servizi finanziari (prodotti specifici, anticipazioni di credito, fondo di garanzia, gestione dei fondi strutturali ed europei) rispondenti efficacemente alle esigenze delle organizzazioni, delle istituzioni e delle imprese attive sui mercati culturali.
La precarietà di questi equilibri chiaramente non agevola il rapporto con il sistema del credito che dovrebbe intervenire quale strumento a supporto delle organizzazioni culturali, per far fronte alle dinamiche degli incassi/pagamenti del settore o per finanziare piani di investimento.
Percorso territori
Nuove tecnologie per conoscere e vivere la cultura
MUST
Ore 15.30 – 17.30
Introduce: Silvia Boi, Responsabile progetti sui beni culturali e turismo, Dipartimento di Ricerca e Sviluppo Engineering Ingegneria Informatica
Interventi: Luca Bevilacqua, Head Tourism and Culture R&D lab, Engineering Ingegneria Informatica, Napoli, Rita Cucchiara, Direttore del Centro Softech-ICT, Università di Modena e Reggio Emilia, Francesco Gabellone, Responsabile scientifico CNR-IBAM, Lecce, Luca Mainetti, Professore Associato, Facoltà di Ingegneria, Università del Salento , Antonio Petruzzella, Project Manager del Progetto Liguria Heritage
Alessandra Spada, Socio TSC Consulting, Cagliari
Quanto possono incidere le nuove tecnologie sull’effettiva valorizzazione dei beni culturali e sullo sviluppo del territorio? A questa domanda daranno una risposta concreta alcuni partner del Progetto di ricerca DiCet- InMoto e Gianluca Petruzzella, Project Manager del Progetto Liguria Heritage che, presentando i risultati delle loro attività, ci mostreranno come l’uso delle più recenti tecnologie renda possibile visitare la città di Lecce e i principali siti culturali liguri in modi nuovi e innovativi.
Artlab+
Sessione Plenaria
Io sono cultura: l’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi
Dialogo intorno al Rapporto 2014 a cura di Fondazione Symbola e Unioncamere
OFFICINE CANTELMO
Ore 18 – 20
Prologo: Michiel Schwarz, Innovatore culturale e consulente strategico, Amsterdam
Introduzione: Claudio Gagliardi, Segretario Generale Unioncamere
Modera: Ugo Bacchella, Presidente Fondazione Fitzcarraldo
Interventi: Cristina Alga, Manager culturale, CLAC Centro Laboratorio Arti Contemporanee, Palermo
Carlo Forcolini, Vice Chairman IED, Istituto Europeo di Design, Pietro Marcolini Assessore Cultura e Bilancio, Regione Marche, Francesco Palumbo, Direttore Area Politiche per la Promozione del Territorio, dei Saperi e dei Talenti, Regione Puglia, Fabio Renzi, Segretario Generale Fondazione Symbola
Erminia Sciacchitano, Policy Officer – Culture – Heritage, Economy of Culture, European Commision, Directorate-General for Education and Culture (DG EAC) Unit E1 – Culture policy and intercultural dialogue
Il rapporto 2014, realizzato da Fondazione Symbola e Unioncamere in partnership con Fondazione Fitzcarraldo e Si.Camera e con il contributo di quaranta esperti e operatori, è l’unico studio che annualmente quantifica il peso della cultura nell’economia nazionale non limitando il campo d’osservazione ai settori tradizionalmente intesi della cultura dei beni storico-artistici, ma allargando il perimetro per comprendere la dimensione culturale e creativa nel complesso delle attività economiche italiane.
Il sistema culturale è classificato in quattro macro settori: le industrie culturali propriamente dette, le industrie creative, il patrimonio culturale e architettonico, le performing arts e le arti visive.
Accanto all’analisi quantitativa, rafforzata dalla presentazione di alcune esperienze e storie aziendali, il rapporto contiene un’indagine sulla filiera allargata attivata dalla cultura, turismo innanzitutto, nonché un’analisi della distribuzione geografica del sistema culturale su base regionale.
Artlab+
La filosofia salverà il mondo?
Armando Massarenti autore di “Istruzioni per rendersi felici” in dialogo con Michelina Borsari e Ada Fiore
OFFICINE CANTELMO
Ore 21.30
Interventi: Michelina Borsari, Direttore Scientifico Festival Filosofia di Modena, Carpi e Sassuolo; Ada Fiore, Filosofa e Sindaco di Corigliano d’Otranto (Le); Armando Massarenti, Direttore supplemento culturale Domenica de Il Sole 24 Ore, Milano
La conquista della felicità è il nostro chiodo fisso, inutile negarlo. Solo che, come per un sortilegio, pare che siamo irresistibilmente orientati a cercarla dove non c’è. Armando Massarenti suggerisce una via per trovare, ognuno con i propri mezzi, l’equilibrio necessario. La scommessa di questo libro è mostrare che una formula, neppure tanto complicata, ce l’avevano proposta i filosofi antichi, elaborando massime ed esercizi pratici che disegnavano stili di vita improntati alla saggezza e al buon vivere. E l’efficacia di tale formula è oggi confermata dagli esperimenti e dalle nuove scoperte di neuroscienziati e psicologi morali: da qui la proposta di tornare ad attingere a una fonte che i secoli non hanno affatto inaridito. Così, dall’eros all’amicizia, dalla politica alla conoscenza, dalla bellezza alla morale, Platone e Aristotele, Eraclito e Democrito, Epitteto e Marco Aurelio, Epicuro e Lucrezio, Seneca e Cicerone ci insegnano ad abbandonare le vie sbagliate e gli errori più comuni per trasformarci in fortunati cercatori di felicità.
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