Il folk di Sylvie Lewis

La rassegna “Il Club dell’ascolto Live” ospita la folksinger londinese

Martedì 20 gennaio (ore 21 – ingresso gratuito con tessera) l’Ammirato Culture House di Lecce ospita il concerto della folksinger londinese Sylvie Lewis. Si tratta del terzo appuntamento de “Il club dell’ascolto live”, rassegna nata dalla collaborazione tra il centro culturale leccese, Coolclub e Uasc! e con il sostegno della Fondazione Musagetes.

Un breve viaggio intimo e acustico alla scoperta dei nuovi suoni provenienti da tutta Europa, con particolare attenzione al folk, alla parola cantata, alle storie, alla musica delle radici. Il Club dell’Ascolto, progetto ideato da Gigi Colaci e Luigi Negro, diventa una guida alle nuove tendenze della musica indipendente internazionale. In apertura una breve intervista con la cantautrice a cura di Osvaldo Piliego e Giovanni Ottini.


Sylvie Lewis nasce a Londra. Nel 1995 si trasferisce negli Stati Uniti prima a Boston (dove studia al Berklee College of Music) e poi a Los Angeles. Il suo ep d’esordio autoprodotto non sfugge all’attenzione della Cheaps Lullaby Records (Joan As Police Woman, Teitur, Tobias Froberg e altri) con la quale pubblica nel 2004 il suo album di debutto “Tangos e Tantrums” prodotto da Richard Swift che porta in tour negli Stati Uniti, in Canada e in Europa. A seguito dell’ottimo riscontro di critica e pubblico, Alexandra Patsavas (uno dei più influenti music supervisor negli USA) sceglie un suo brano, “By Heart”, come colonna sonora della fortunata serie televisiva “Grey’s Anatomy“. Nel 2005 rientra in Europa, precisamente a Barcellona, città scelta per la scrittura del secondo album. Sylvie ingaggia gli stessi musicisti del lavoro precedente e decide di affidarsi ancora una volta alla produzione artistica di Richard Swift: il risultato è “Translations”, album accolto molto positivamente dalla critica statunitense e britannica. Il cd richiama anche l’attenzione del cantautore norvegese Sondre Lerche, che contatta Sylvie invitandola a collaborare alla scrittura e alla registrazione del suo nuovo album, “Heartbeat Radio”, uscito nel settembre del 2009. Poi arriva in Italia dove Sylvie comincia a collaborare con Musica Nuda (Petra Magoni e Ferruccio Spinetti) e a lavorare per alcune colonne sonore – “Il Passato è una Terra Straniera” (Daniele Vicari, 2008), “Baciami Ancora” (Gabriele Muccino, 2010) – fino all’incontro con Pasquale Catalano per la colonna sonora originale de “La Versione di Barney” (Richard J. Lewis, 2010). Nel frattempo Sylvie avvia una collaborazione con l’Orchestra di Piazza Vittorio per il  riadattamento del Flauto Magico di Mozart nel ruolo di Pamina. Nel 2012 Sylvie pubblica il suo terzo album in studio “It’s All True”, premiato come miglior album dell’anno dalla rivista Performing Songwriter. L’album, considerato dalla critica statunitense la decisiva prova di maturità compositiva, vede ancora una volta la produzione artistica di Richard Swift ma si arricchisce della partecipazione in fase di scrittura di artisti quali Sondre Lerche e Gary Go. La scelta di autoprodursi, anche grazie ad una fortunata campagna di crowdfunding condotta attraverso Kickstarter, l’ha indubbiamente indirizzata verso un songwriting più intimo, maturo e personale, dove la parola assume una centralità assoluta. Nel 2013 va in tour con Eleni Mandell, Alba Landes, Josephine Foster e Scott Matthew. Collabora ancora una volta con Sondre Lerche sulla colonna sonora di “The Sleepwalker” (regia di Mona Fastvold, interpretato da Brady Corbet, Christopher Abbott e Gitte Witt), presentato in anteprima al Sundance Film Festival. Sylvie ha condiviso il palco con Ed Harcourt, Eleni Mandell, Jesse Winchester, Jimmy Webb, Anais Mitchell, The Weepies, Teitur, Tobias Froberg, Sondre Lerche, Jennifer Kimball e Heather Combs, tra gli altri. Attualmente sta lavorando al suo quarto album in studio.

Dopo i concerti di Filip Sundberg aka Tiger Forest Cat, Bija e Sylvie Lewis, la rassegna proseguirà martedì 10 febbraio con gli Opera Chaotique che propongono arias e vibrazioni africane, riff jazz punk, ninne nanne e incubi gotici. Martedì 17 marzo all’Ammirato arriva la trentaduenne tedesca Alin Coen. Martedì 21 aprile ultimo appuntamento con Amarins Moon, la nuova band della cantautrice olandese Amarins Romkema.

(fonte: comunicato stampa)

Ammirato Culture House
Via di Pettorano 3, Lecce
www.ammiratoculturehouse.org
Info 3277357690