Il Salento: tra borghi, mare e tante belle commedie

Per i luoghi del cinema scopriamo i più bei set naturali
della provincia di Lecce

Stefano Cambò

Negli ultimissimi anni è sbocciato l’amore tra il cinema italiano e il Salento.
Tanti bravi registi nostrani hanno scelto il tacco d’Italia per ambientare alcune scene dei loro film migliori, facendo conoscere i suoi bellissimi paesaggi anche fuori dai confini nazionali.


Lo stravagante connubio, però, sembra riguardare particolarmente un genere ben distinto, che ha una forte tradizione e che spesso la fa da padrone ai botteghini, trascinando e non poco il pubblico nelle sale, soprattutto durante il periodo natalizio.
Infatti, il vero corteggiamento tra il Salento e le nuove produzioni cinematografiche sembra essere legato principalmente alla commedia, intesa nella sua forma più classica, che porta spensieratezza e perché no… Anche tante risate!
Mettendo da parte Sergio Rubini e Ferzan Ozpetek, due grandi registi del nostro cinema contemporaneo molto legati a questa terra, ci soffermeremo sui film usciti negli anni più recenti.
E soprattutto…
Su quelli che hanno scelto i borghi per ambientare le loro storie.
Il nostro viaggio nel Salento cinematografico inizia con Sei mai stata sulla Luna? del 2015, brillante commedia di Paolo Genevose con Raul Bova, Neri Marcorè e, senza farlo apposta, Sergio Rubini nei panni, questa volta, dell’attore.


Per alcune settimane il fulcro delle riprese del film è stata la bellissima Piazza Salandra di Nardò, da sempre considerata il cuore pulsante della città nonché centro della vita amministrativa, sociale e religiosa sin dalle sue antiche origini.
Qui, infatti, erano ubicati i due bar del film e sempre qui è stata girata la suggestiva scena corale della festa patronale con il lancio delle lanterne volanti nel cielo da parte dei protagonisti.
La nascita di questa piazza risale al XIV secolo ed è resa ancora più importante dalla presenza di numerosi monumenti di una certa rilevanza storica e architettonica.
Infatti, al centro, si innalza La Guglia dell’Immacolata, realizzata per forte volontà della popolazione locale a seguito del terribile terremoto che sconvolse il Salento nel 1743.
In perfetto stile barocco, è alta ben 19 metri e la sua base è di forma piramidale a pianta ottagonale.


La costruzione in carparo (tipica pietra del territorio dall’inconfondibile colore), è costituita da cinque differenti blocchi di grandezza crescente dal basso verso l’alto ed impreziositi dalle statue di San Giuseppe, Sant’Anna, San Gioacchino e San Domenico.
Da Nardò ci spostiamo a Galatina, il cui centro storico è diventato il set principale per molte scene del film.
Conosciuta in tutta Italia per la Festa dei Santi Pietro e Paolo e per aver dato origine al mito della Taranta, negli ultimi anni è stata riscoperta a livello turistico anche per un gioiello architettonico messo in risalto dalle trasmissioni televisive di Alberto Angela e dall’influencer Chiara Ferragni.
Si tratta della bellissima Basilica di Santa Caterina D’Alessandria, che mostra tutto il suo splendore nelle navate interne con i suggestivi affreschi, i quali ricordano molto quelli della Basilica di San Francesco ad Assisi.
Sempre del 2015 è un’altra brillante commedia che porta la firma di Cristina Comencini.
Si tratta di Latin Lover, con la grande Virna Lisi (nella sua ultima apparizione al cinema) e Valeria Bruni Tedeschi.
Per le scene interne è stata utilizzata una villa privata a Monteroni di Lecce, mentre per gli esterni si è optato per il paese di San Vito dei Normanni, con molte scene girate presso la piazza Leo, il corso, lo storico cinema Malacca e soprattutto il Castello Dentice di Frasso.
Dopo una piccola pausa, nel 2019 è la volta di uno dei più grandi registi italiani di tutti i tempi.
Stiamo parlando naturalmente del mitico Carlo Verdone, che è sceso nel Salento per girare molte scene di Si vive una volta sola, l’ultima graffiante commedia del suo estro creativo.
Tra i tanti borghi scelti dal regista romano ci sono Otranto e Castro, due vere perle che si affacciano sul mare Adriatico, ormai mete indiscusse del turismo estivo.
Per la prima, tristemente conosciuta anche come la città dei martiri per il sanguinoso assedio del 1480, non si può non visitare il centro storico e la bellissima cattedrale con il suo prezioso pavimento-mosaico.
Per gli amanti delle attività all’aria aperta si consiglia una capatina al suggestivo Faro della Palascia (il punto più ad Est dove sorge la prima alba d’Italia) e alla famosa Cava di Bauxite con il suo incantevole Lago Rosso, che sembra essere il set di un film girato su Marte.
Per quanto riguarda Castro, immancabile la visita al castello e al centro storico medioevale, ma anche alla bellissima grotta della Zinzulusa (i cui scorci sono presenti in alcune scene del film).
Si tratta di un’insenatura scavata in una parete a picco sul mare il cui nome deriva dagli “zinguli”, ossia le stalattiti che si sono formate con il passare lento del tempo e che pendono dal soffitto come se fossero stracci.
Altre locations scelte sono state Santa Cesarea Terme con il famoso palazzo Sticchi e la baia di Porto Badisco, dove si narra approdò per la prima volta Enea e dove é collocata anche la suggestiva Grotta dei Cervi, una cavità naturale che ospita alcune delle più importanti pitture murarie eseguite dagli uomini primitivi.
Chiudiamo il cerchio delle commedie girate in Salento negli ultimi anni, con i mitici Aldo, Giovanni e Giacomo che, dopo il primo e fortunato film Tre uomini ed una gamba (ambientato nel finale sulla costa ionica intorno a Gallipoli), ritornano qui nel 2019 con Odio l’estate.
Tra i borghi scelti dalla troupe, oltre ad Otranto, il suo lungomare degli Eroi e le spiagge dei Laghi Alimini, è stato selezionato il paese di Ugento con il caratteristico centro storico e il Castello (completamente restaurato) che domina tutto il belvedere e la cui costituzione iniziale risulta essere ancora ignota.
E con le immagini di queste bellissime località ancora impresse negli occhi salutiamo il Salento, che si è riscoperto ancora una volta grazie al cinema e soprattutto grazie alla commedia italiana, che negli ultimi anni l’ha scelto, valorizzandone soprattutto i borghi, piccoli gioielli incastonati tra la terra e il mare e baciati quasi sempre dal sole!