A che punto è la notte Roberto Ottaviano & Pinturas

Dal 30 giugno il nuovo progetto discografico edito dall’etichetta Dodicilune in distribuzione digitale nei migliori store

”A che punto è la notte” è il nuovo progetto discografico del sassofonista Roberto Ottaviano dal 30 giugno in distribuzione digitale per l’etichetta discografica salentina Dodicilune. Prodotto nella programmazione Puglia Sounds Records 2023 della Regione Puglia, il musicista e compositore torna con un progetto tutto pugliese: Roberto Ottaviano & Pinturas. Il quartetto guidato dal sassofono di Ottaviano è completato dalla chitarra di Nando di Modugno, dal contrabbasso di Giorgio Vendola e dalla batteria e dalle percussioni di Pippo D’Ambrosio.

«Dopo anni di progetti realizzati insieme ad artisti provenienti da varie parti del nostro pianeta, non è un caso se una quindicina di anni fa questo nuovo quartetto è nato nella mia terra. Il jazz diventa qui il “pennello” veloce con cui rappresentare paesaggi e storie immaginarie, i colori sono una infinita tavolozza costituita da tutte le musiche che amiamo profondamente e che rappresentano ancora oggi, e nonostante tutto, l’idea di un messaggio nella bottiglia».
Dedicato alla memoria del chitarrista e compositore pugliese Rino Arbore, “la cui trasparenza ha rischiarato molte notti altrui ma che per una beffa del destino non è riuscito da illuminare la sua”, il disco racchiude otto composizioni originali firmate dai tre musicisti – “The Moon is Hiding Beyond Your Mouth”, “Boo”, “You and the Night and the Words (Like Clouds)”, “Like Tears From The Sky (to Rino Arbore)” di Ottaviano, “Hermes” di D’Ambrosio, “Pinturas” di Vendola e “Notturno Indiano” firmata da Di Modugno – e le riletture, che aprono e chiudono il disco, di “O Silencio das Estrellas” della cantante e compositrice brasiliana Fatima Guedes e “Avalanche”, brano del cantautore canadese Leonard Cohen, inserito nell’album “Songs of love and hate” del 1971. Il titolo, che rimanda ad atmosfere poetiche e letterarie, spiega lo stesso musicista nelle note in copertina intende «La notte come momento topico in cui riescono a disporsi in uno spazio indefinito ed in un momento sospeso, una serie di teorie, interrogativi, memorie, come costellazioni lontane e che pure ci attraversano come nodi gordiani dell’esistenza. “A che punto è la notte”, come il titolo del romanzo noir di Fruttero & Lucentini, come singoli haiku musicali sembra porre domande sull’esistenza e i tanti temi che sono di interesse individuale e collettivo con un richiamo alle atmosfere del noir divenuto un celebre film con Mastroianni. E non solo.
Otto tracce da ascoltare, magari alla luce della luna, o mentre in auto si torna verso casa… un disco che è un concentrato di emozioni ed è piacevole lasciarsi avvolgere dalle note suadenti del sax e della chitarra dal suono profondo del contrabbasso su cui si inseriscono le percussioni che si fondono insieme come d’incanto.