Archivissima 2025 – Dalla parte del futuro

Archivi in scena alla Biblioteca Bernardini di Lecce, venerdì 6 giugno, dalle ore 18:00 alle 22:00

Il Polo Biblio-museale di Lecce aderisce alla “Notte degli Archivi” di “Archivissima”, festival nato a Torino nel 2018, giunto all’ottava edizione, dedicato alla promozione dei patrimoni conservati negli archivi storici di enti, istituzioni e imprese, grande e attesa festa, cammino di valorizzazione e promozione degli Archivi, unico in Italia e in Europa.

Tema dell’edizione 2025 è “Dalla parte del futuro”, la suggestione – che la Rete degli Archivi di Puglia rilancia – muove dall’idea dei mondi possibili e (im)possibili e vuol riflettere sull’idea di futuro da costruire. Gli archivi tengono al futuro, se ne prendono cura, custodendo il passato e immaginando nuovi modi e nuovi mondi. Se è vero che l’evoluzione della specie avanza un individuo alla volta, il futuro dell’umanità è un concetto inclusivo, cucito da relazioni e diversità da valorizzare e tutelare. Nasce plurale, esattamente come gli archivi nascono collettivi, interrelati e interconnessi.”

Venerdì 6 giugno, la Biblioteca Bernardini si apre al pubblico con un ciclo di visite guidate, dalle 18 alle 22, negli spazi dell’ex Convitto Palmieri, dedicati alla “Cultura Teatrale e alle Arti dello Spettacolo” che custodiscono, insieme ad importanti fondi bibliografici come il fondo D’Amico e il fondo Pastore, l’Archivio Carmelo Bene e l’Archivio LAFLIS di Eugenio Barba e Julia Varley.

Carmelo Bene ed Eugenio Barba sono due protagonisti del Novecento, entrambi salentini, hanno rivoluzionato il teatro muovendosi su traiettorie di ricerca completamente diverse ma allo stesso tempo destabilizzanti e innovative per le aperture e connessioni che hanno esercitato nell’ambito della ricerca teatrale e artistica contemporanea.

L’Archivio Carmelo Bene, aperto nel 2021, unisce in un solo luogo gran parte del patrimonio intellettuale e artistico del grande attore, regista e scrittore, scomparso nel 2002. Raccoglie una vasta gamma di materiali: copioni, manoscritti, testi da leggio, disegni di scena, sceneggiature, spartiti, fotografie, registrazioni audio e video, lettere, saggi, articoli e testi critici. Un archivio che preserva l’eredità artistica di Bene, diventando risorsa per studiosi, ricercatori e appassionati che desiderano approfondire la sua opera e il suo impatto sulla cultura contemporanea.

Il LAFLIS – l’Archivio delle Isole Galleggianti di Eugenio Barba costituisce un eccezionale esempio di archivio vivente con l’esposizione di materiali biografici, bibliografici e teatrali relativi all’attività di Barba e Julia Varley, dell’Odin Teatret e del Terzo Teatro creatura barbiana diffusasi in ogni parte del Mondo, anche nei luoghi più remoti, i luoghi “senza teatro”, fondando una “nuova tradizione”, più coinvolgente e impegnativa di quella che normalmente pensa il teatro come semplice produzione e consumo di spettacolo.

LA MOSTRA DEDICATA A “HOMMELETTE FOR HAMLET”

Nel corso dell’apertura del 6 giugno per “Archivissima” sarà così possibile addentrarsi nei percorsi di questi importanti repertori ed esplorare la loro straordinaria particolarità inoltre, nello spazio che ospita l’Archivio Carmelo Bene, sarà possibile visitare la mostra dedicata a “Hommelette for Hamlet”, spettacolo teatrale andato in scena – la prima si tenne al Piccinni di Bari – a partire dal 1987, con una successiva declinazione televisiva. Oltre ad alcuni costumi saranno esposti, con i due angeli che dominavano la scena realizzati da Gino Marotta, altri materiali come fotografie, scritti, disegni preparatori, immagini relative all’“operetta inqualificabile”, così recitava il sottotitolo dello spettacolo, versione beniana dell’Amleto nata dalla rivisitazione e da un particolarissimo mélange delle opere di William Shakespeare e Jules Laforgue.

(fonte: comunicato stampa)

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