Corato Cultivar Bellezza. Il futuro ha un cuore antico

Presentato ufficialmente il progetto promosso dall’amministrazione comunale di Corato: la scelta di raccontare la città a partire dalla sua radice più profonda: la Cultivar Coratina, non solo un frutto della terra, ma un carattere, un’identità, una storia che attraversa i secoli.

Antonietta Fulvio

La bellezza di una Cultivar antica e pregiatissima che non solo prende il nome dalla città ma ne è anima e identità. Corato Cultivar Bellezza, un progetto per fare rete e da oggi un marchio per solcare un percorso che parla di Corato, partendo dalla regina delle cultivar, la Coratina, per abbracciare la comunità di Corato Città d’Arte per decreto regionale e Comune a economia prevalentemente turistica.

Situata in Terra di Bari, sulle pendici orientali delle Murge, la città di Corato fa parte del Parco dell’Alta Murgia e fu abitata fin dall’età del bronzo come testimonia la presenza del  Dolmen dei Paladini. Il centro storico conserva, nella sua pianta circolare, un’area medioevale e un notevole patrimonio artistico  con il cinquecentesco Palazzo De Mattis con il suo bugnato a forma di diamante rosso, il Teatro comunale in stile neoclassico, definito il piccolo Petruzzelli, dove si è tenuto il concerto del jazzista Enrico Rava, la Biblioteca comunale Renato Imbriani con il suo patrimonio librario che custodisce incunabili ed edizioni che vanno dal ‘500 all’800, il Museo della Città e del Territorio con i reperti archeologici che raccontano la storia della città, una sezione demoetnoantropologica che raccoglie antichi oggetti e utensili della civiltà contadina, resti archeologici rinvenuti sul territorio come le pietre miliari della romana via Traiana, la scultura della Madonna del latte e  l’affresco della Pietà strappato dalle mura del Convento di San Cataldo, patrono della città. Infine, Palazzo Gioia dove a termine di un intenso fine settimana nel segno dell’arte, della cultura e dell’enogastronomia, sono stati presentati il logo e lo spot ideati e realizzati da Puglia Armonica.

In un marchio il futuro di una visione

Un grande cuore rosso – come la passione che unisce da sempre la comunità coratina – circondato da una lunga e stilizzata fronda verde quella della cultivar che è cuore e anima di questa terra con una innata vocazione agricola  ma che guarda al futuro di un’imprenditoria che lega il comparto agroalimentare con quello turistico e culturale. Corato Cultivar Bellezza è il brand che unisce il patrimonio materiale e immateriale della città che si identifica nella sua Cultivar.

Fu lo studioso Girolamo Caruso a scoprire nel 1883 la varietà Coratina nel Frantoio Perfetti di Barletta e a recensirla nella sua monografia Dell’olivo, con il nome di “Olivo a Racemi (o Raciuppe)” perché a differenza di altre varietà il frutto si presenta a grappoli come ha spiegato il generale Pasquale La Notte studioso e produttore con la “Passione e amore per la ‘regina’ delle cultivar” che ha raccontato come oggi la Cultivar Coratina sia coltivata in oltre 25 nazioni nel mondo e il suo olio, dall’intenso profumo, abbia un sapore amaro e piccante per il ricco contenuto di polifenoli, tocoferoli e acido oleico, caratteristiche organolettiche che lo rendono tra gli extravergini più pregiati al mondo.

Il brand Corato Cultivar bellezza – ha commentato Beniamino Marcone, Vicesindaco e Assessore alle Politiche Educative e Culturali – è un atto d’amore verso una città e verso la sua anima agricola, artistica, ancestrale.  Riteniamo che questa iniziativa sia la rappresentazione ideale di come l’identità di un territorio si costruisca sulla sua storia, sulle sue tradizioni e sui suoi prodotti d’eccellenza. L’ulivo Coratina, in questo contesto, trascende la dimensione agricola per diventare un simbolo del nostro patrimonio paesaggistico e della nostra resilienza comunitaria. L’obiettivo è elevare questo legame a brand distintivo. La cultura, in tutte le sue forme – dall’arte all’enogastronomia – è il motore primario per la promozione e la crescita di Corato. “Cultivar Bellezza” è il nostro impegno a rendere visibile il valore intrinseco della nostra terra, creando un ponte solido tra la nostra ricchezza storica e il potenziale futuro. Un invito a scoprire questa bellezza coltivata.

Corato Cultivar Bellezza. Verso il futuro

Corato Cultivar Bellezza è un brand che non vende un prodotto, ma un’esperienza di autenticità unendo cultura, natura, gastronomia, accoglienza e innovazione in un unico grande racconto. E per celebrare questo racconto corale, dall’11 al 13 dicembre la città ha aperto le sue porte al pubblico, agli operatori del settore enogastronomico e agli amanti della cultura autentica, per un’esperienza immersiva senza precedenti. A cominciare dal concerto di Enrico Rava Fearless Five: il jazzista italiano più conosciuto e apprezzato a livello internazionale che ha portato a Corato il suo nuovo progetto, un quintetto “senza paura” che unisce le energie creative di una nuova generazione di musicisti all’enorme esperienza del maestro. Organizzato dall’Associazione Culturale Art Promotion, guidata da Alberto La Monica, in collaborazione con il Comune di Corato e Puglia Culture, il live è stato uno degli appuntamenti più attesi nel cartellone della stagione teatrale 2025-2026 “La grammatica delle abitudini”.

Tappa al Museo della Città e del territorio, luogo di storia e memoria

La visita al Museo della Città e del Territorio è stata piacevolmente arricchita dallo spettacolo Così parla un albero a cura dell’associazione Terre di Coratina , guidata da Marianna Acquaviva, che attraverso le voci di Grazia Lastella, Eleonora Loiodice e Mariolina Randolfi ha dato voce agli alberi che hanno sostenuto generazioni di coratini. Le sale dell’ex carcere si sono svelate come uno scrigno di tesori muti testimoni di un antico e recente passato della città.

Tra sacro e profano Jò a Jò e il grande Falò per Santa Lucia

Sacro e profano si sono poi meravigliosamente intrecciati alla vigilia di Santa Lucia con la processione dedicata alla Santa partita dal Duomo e l’accensione del tradizionale Falò “Jò a Jò” in Piazza Cesare Battisti: un rito ancestrale di luce e calore, eredità dei culti contadini che celebrano la vita, la rinascita e la continuità del popolo coratino preceduto dallo spettacolo pirotecnico a ritmo di musica reso ancora più suggestivo dalle proiezioni sulle facciate dei palazzi intorno alla piazza, cuore della festa organizzata dalla Pro Loco con la presenza dei tanti stand enogastronomici che hanno celebrato in un tripudio di profumi, gusti e sapori la migliore tradizione enogastronomica di Corato. Una piacevole scoperta, questa città così accogliente e raffinata raccontata con affabulazione da La Scena del Gusto ovvero Gianluigi Belsito e Rita Marinelli in un percorso fatto di sorprese all’interno di una civiltà alimentare che cambia, tra nuovi modi di stare a tavola e riscoperte dell’enogastronomia tipica locale, del suo pane, del suo olio, del suo vino, ma sempre con uno sguardo al passato che ci rappresenta.

Al cospetto della Pianta Madre della Cultivar Coratina

C’è un momento in cui le parole sono inutili e bisogna solo mettersi in ascolto. Riempiersi gli occhi della visione magica del paesaggio e respirare a pieni polmoni l’aria della campagna con i suoi profumi inebrianti come accade quando è tempo di raccolta. Particolarmente interessante e suggestiva è stata l’immersione nella vita agricola con la visita alla raccolta delle olive e alla Pianta Madre della Coratina. Definito il Gigante di Corato, l’albero è custodito e curato dalla famiglia D’Imperio  che consente però il libero acceso a chiunque voglia per un momento trovarsi al cospetto di questo albero maestoso, simbolo vivente del patrimonio genetico e dell’identità territoriale che, in linea con il riconoscimento della cucina italiana, dovrebbe diventare esso stesso patrimonio Unesco.

E dopo la presentazione del marchio e del video, che si può visionare sui canali istituzionali e sul sito ufficiale www.coratocultivarbellezza.com, si è tenuto in piazza Abbazia Coratina in Festal’iniziativa enogastronomica dedicato all’olio extravergine di qualità della cultivar Coratina, dove le tradizioni del territorio si incontrano con le nuove visioni dell’olivicoltura contemporanea e dell’olio del futuro. Una festa che ha concluso l’inizio di un viaggio che porta alla valorizzazione del territorio, della sua cultivar e i suoi frantoi e l’intera filiera agroalimentare che vanta realtà d’eccellenza nel settore vinicolo, un’azienda leader nella lavorazione del grano come Molino Casillo e due storici pastifici: Granoro e Riscossa.

Con la presentazione del brand Corato Cultivar Bellezza – ha concluso Concetta Bucci, Assessore allo Sviluppo Economico e alle Attività Produttive. vogliamo ampliare ulteriormente gli orizzonti: far conoscere la città, la sua cultivar, le nostre bellezze, le nostre tradizioni e il nostro olio, il nostro autentico oro verde.

L’oro verde protagonista della cucina mediterranea e italiana e patrimonio identitario di cui essere fieri.

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