Fotografare i Luoghi
Bruno Barillari. Lo sguardo e la poesia sulle cose, sui luoghi
di Antonietta Fulvio
La prima pagina di Arte e Luoghi questo mese è dedicata ad un artista pugliese: Bruno Barillari. Nato a Galatina il 3 aprile 1973 eredita la passione per la fotografia insieme ad una Rolleiflex biottica GX 2,8 nel 1987.
A pochi esami dalla laurea in Economia e Commercio a Parma, si diploma all’Istituto Italiano di Fotografia di Milano “preferendo lavorare con la luce che vivere di riflesso”.
Dedica il tempo alla ricerca nell’accezione pura del termine. Le sue foto sono pubblicate dalle più prestigiose testate e riviste quali Vogue Italia, GQ, Harper’s Bazaar – Uomo, XL (La Repubblica), Il Corriere della Sera, La Gazzetta del Mezzogiorno, Il Sole 24 Ore, 4A Magazine, Slow, Sci, Living Roome, Obiettivo Casa, Luce & Design, “Sì”, Traveler, Sposabella, Dove, Times, AD.
Ha esposto i suoi lavori in numerose città e capitali europee, tra le quali Parigi, Barcellona, Roma, Lecce e ha firmato video e campagne di comunicazioni di rilievo internazionale.
Detesta le etichette Bruno Barillari che preferisce definirsi semplicemente un uomo che scatta fotografie. Fotografie che sono autentiche opere d’arte. Basta sfogliare e guardare gli scatti che ha realizzato, in esclusiva, per “Dio, come ti Olio!” secondo volume della collana “Dove c’è Gusto” che la giornalista Leda Cesari dirige per Il Raggio Verde edizioni.
Un libro che non è solo una interessante raccolta di proposte gastronomiche, tutte accomunate dall’utilizzo dell’olio extra-vergine d’oliva, ma il racconto di un territorio, della sua storia, della sua cultura strettamente intrecciata ad una tradizione millenaria proprio come gli ulivi, disseminati nei campi affondano le radici in una terra bella e, talvolta, amara, mentre contorcono i loro rami in cerca del cielo. Con le sue inquadrature sempre perfette, originali e – non è esagerato dire – geniali, unite ad una innata creatività compositiva, che solo gli artisti possiedono, Bruno Barillari è riuscito a regalarci immagini straordinarie che riescono a tradurre con immediatezza, la sintesi del messaggio che questo libro vuole lasciare ad ogni lettore: la visione di un paesaggio nelle sue diverse declinazioni, di luoghi del gusto che coincidono con quelli della memoria, come del presente, così come le combinazioni degli ingredienti compongono i piatti raffinati che gli Chef ospiti hanno realizzato perché “Dio, come ti Olio!” fosse non solo un libro ma un lungo racconto. Sulla Puglia. Appunto.