Nel segno di Beethoven

Venerdì 12 settembre nell’Atrio dei Teatini (in caso di maltempo nella Basilica di Santa Croce) il concerto nel segno di Beethoven, Liadov e Prokoviev

IL PIANISTA BENEDETTO LUPO per il Festival Salento Classica

Continuano gli appuntamenti con il Festival Salento Classica organizzato dalla Fondazione ICO Tito Schipa per la direzione artistica di Ivan Fedele. Il protagonista del secondo concerto per pianoforte e orchestra – in programma Venerdì 12 settembre nell’Atrio dei Teatini (in caso di maltempo nella Basilica di Santa Croce), alle ore 21.00 – è il pianista Benedetto Lupo, docente all’Accademia di Santa Cecilia a Roma. Sul podio torna come da programma il Stanislav Kochanovsky, il giovane direttore russo, infatti, dirigerà l’Orchestra ICO Tito Schipa anche negli altri appuntamenti dedicati a Beethoven.

Considerato dalla critica internazionale come uno dei talenti più interessanti e completi della sua generazione, Benedetto Lupo interpreterà il Concerto n. 5, in mi bem magg. op. 73 di Ludvig van Beethoven. Conosciuto con la denominazione “Imperatore” per la concezione monumentale, a partire dalla tonalità eroica e solenne del mi bemolle maggiore, e per il contesto bellico in atto tra Francia ed Austria nel periodo della sua composizione tra il 1808 e il 1809, il Concerto n. 5 non rinnega l’ormai acquisito rapporto concertante tra il solista e l’orchestra.

In programma anche lo Scherzo op. 16 di Liadov e la Suite n. 2 da Romeo e Giulietta di Prokof’ev.

Un viaggio musicale che percorre tre personalità, quello proposto al pubblico del secondo appuntamento con il Festival Salento Classica. Accanto al genio beethoveniano, infatti, imperdibili le atmosfere ottocentesche di Liadov, straordinario collezionista di miniature orchestrali, sognanti e cesellate al punto che gli valsero il soprannome di “fabbro ferraio”.

La ricchezza musicale di questo secondo concerto, inoltre, è ulteriormente impreziosita dai due brani postromantici tratti dalle suite di “Romeo e Giulietta”, il balletto in 4 atti e 10 quadri che fu scritto da Prokofiev tra il 1935 e 1936 e che segna l’apice dell’ardore creativo del compositore.

Continua la campagna #savetheorchestra: partecipare ai concerti significa salvaguardare la cultura musicale del nostro Paese.

 

I biglietti, così come gli abbonamenti, sono disponibili presso il Castello Carlo V – via XXV Luglio, Lecce tel. 0832 246517. La biglietteria è aperta tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 20.30, nei giorni di programmazione i biglietti sono disponibili presso i luoghi dei concerti dalle ore 20.00 in poi. 

 

Stanislav Kochanovsky nasce e studia a San Pietroburgo dove si è subito messo in evidenza per il suo inusuale talento diplomandosi precocemente in organo, composizione e direzione (coro e orchestra). Segnalato da direttori quali Mikhail Jurowsky, Yuri Simonov e Eric Klas, al suo debutto sul podio è stato subito salutato dalla stampa come uno delle promesse più interessanti della nuova scena musicale russa: “He is a natural and an intelligent musician with a fluent technique with a strong sense of sound and style” scrive Colin Metters; “I consider Mr. Kochanovsky one of the brightest and most promising young conductors in Russia today” scrive Victor Yampolsky. Nel 2010 Stanislav Kochanovsky è nominato Direttore Principale dell’Orchestra Filarmonica di Kislovodsk (città della Russia europea, situata alle pendici del Caucaso, che ha dato i natali allo scrittore Aleksandr Solženicyn). Con questa orchestra ha già diretto oltre 50 programmi sinfonici e 6 produzioni liriche. Fra questi ricordiamo il Prometheus (Poem of fire) e la Sinfonia n. 3 (Le Divin Poeme) di Scriabin, l’integrale delle Sinfonie e la nuova produzione dell’Aleko di Rachmaninov, Das Lied von der Erde di Mahler. Le tournée dell’Orchestra a Kazan, Vladikavkaz e Mosca sono state acclimate dalla critica: “Orchestra led by S. Kochanovsky proved itself to be a firm, well-organized, balanced team, and has shown perfect ensemble with beautiful soft sound and inspiration. For the short time conductor succeeded to approach an ideal contact with the Orchestra” – Musical News in occasione del concerto alla Tchaikovsky Hall di Mosca. Contemporaneamente, nell’opera, il giovane direttore inizia un’intensa collaborazione con il Teatro Mikhailovsky di San Pietroburgo dove, fino ad oggi, ha diretto trenta titoli tra melodramma e balletto. Come direttore ospite Stanislav Kochanovsky ha bruciato le tappe debuttando in tutte le più importanti orchestre e teatri del suo paese: tra questi ricordiamo il Teatro Mariinsky, l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, l’Orchestra Sinfonica Svetlanov, l’Orchestra Filarmonica di Mosca, l’Orchestra Filarmonica Nazionale Russa, le Orchestre Capella e Hermitage oltre alle Orchestra Sinfoniche di Volgograd e Yaroslavl: “Stanislav Kochanovsky a soli 30 anni è diventato uno dei migliori direttori del suo paese, ospite di tutte le principali orchestre russe. […] E ‘già evidente che questo giovane direttore è un fenomeno: ha un senso della musica e dello stile incredibilmente raffinati.” – scrive il Udm-info dopo il debutto con la prestigiosa Svetlanov Symphony Orchestra nel 2012. Il 2013 lo vede debuttare al Festival delle Notti Bianche di San Pietroburgo dirigendo per la prima volta l’Orchestra Sinfonica del Mariinsky. Fra i solisti con cui collabora ricordiamo, fra gli altri, Denis Matsuev e Anna Netrebko. Negli ultimi anni, parallelamente alle sue attività in Russia, la carriera internazionale si è andata sviluppando con i primi importanti debutti presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la hr-Sinfonieorchester di Francoforte, la Finnish Radio Symphony, gli Hamburger Symphoniker. Altre collaborazioni lo hanno visto tornare più volte sul podio della Svetlanov Orchestra anche in tournée in Russia e dirigere la Lithuanian Symphony Orchestra, la Tallinn Chamber Orchestra, fra le molte altre. In Italia ha anche diretto la Filarmonica Arturo Toscanini, l’Orchestra Haydn Orchestra di Bolzano, I Pomeriggi Musicali, l’Orchestra Sinfonica Tito Schipa. Fra i principali impegni futuri si segnala la tournée in Germania con la Svetlanov Orchestra e i debutti con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi e la Groninger Noordnederlands Orkest.

Benedetto Lupo, nato a Bari, ha iniziato gli studi musicali nella sua città, sotto la guida di Michele Marvulli -dopo un’audizione con Nino Rota- presso il Conservatorio “Niccolò Piccinni”, concludendoli con Pierluigi Camicia e diplomandosi con il massimo dei voti, la lode e la menzione speciale. Ha studiato successivamente con Marisa Somma, Sergio Perticaroli, Aldo Ciccolini e frequentato le masterclass di Carlo Zecchi, Nikita Magaloff, Jorge Bolet e Murray Perahia.  Considerato dalla critica internazionale come uno dei  talenti  più interessanti e completi della sua generazione, Benedetto  Lupo ha debuttato a tredici anni con  il Primo Concerto di Beethoven, imponendosi subito in numerosi concorsi internazionali, tra i quali il “Cortot” ed il “Ciudad de Jaén” in Europa ed il “Robert Casadesus”, “Gina Bachauer” e “Van Cliburn” negli Stati Uniti. Nel  1992, quando la sua  intensa  attività concertistica  lo  vedeva  già impegnato nelle Americhe, in Giappone ed in Europa, ha vinto a  Londra il  Premio  “Terence  Judd”. Benedetto Lupo ha suonato al Lincoln Center di New York, Salle Pleyel  a  Parigi, Wigmore Hall a Londra, Philharmonie a Berlino, Palais des Beaux Arts di Bruxelles, Festival Internazionale di Istanbul, Festival “Enescu” di Bucarest, Tivoli Festival di Copenaghen; per i più importanti teatri italiani ““Teatro alla Scala di Milano, San Carlo di Napoli, La Fenice di Venezia, Comunale di Bologna e di Firenze, Regio di Torino, Verdi di Trieste, Carlo Felice di Genova, Filarmonico di Verona e Massimo di Palermo- e per le maggiori istituzioni concertistiche nazionali, tra le quali l’Accademia di S. Cecilia, l’Orchestra Nazionale della RAI, l’Unione Musicale di Torino, La Società del Quartetto di Milano, l’Accademia Filarmonica Romana, gli Amici della Musica di Firenze, il Festival Pianistico Internazionale “A.B. Michelangeli” di Bergamo e Brescia. Tra le orchestre di fama mondiale con cui ha suonato ricordiamo la Gewandhaus Orchester di Lipsia e la London Philharmonic dirette da Vladimir Jurowski, la Hallé Orchestra, l’Orchestra di Montréal e la Deutsches Symphonie-Orchester dirette da Kent Nagano, la Chicago Symphony, New World Symphony, Saint Louis Symphony e Seattle Symphony dirette da Bernard Labadie. Nel 2006, con l’Orchestra Sinfonica di Milano “Giuseppe Verdi”, diretta da Marko Letonja, ha effettuato una tournée in Italia per le più importanti  istituzioni concertistiche, eseguendo il Concerto di Schumann e il 3° Concerto di Rachmaninov. Altri direttori con cui spesso ha collaborato sono Yves Abel, Piero Bellugi, Umberto Benedetti Michelangeli, Daniele Callegari, Aldo Ceccato, Yoram David, Gabriele Ferro, L༠Jia, Pavel Kogan, Louis Langrée, Alain Lombard, Juanjo Mena,  Daniel Oren, George Pehlivanian, Zoltan Pesko, Michel Plasson, Josep Pons e Alexander Vedernikov. Nel 2008 ha suonato con orchestra e in recital per il Mostly Mozart Festival di New York ed è stato il solista al pianoforte del grande concerto beethoveniano in Canada per i 400 anni della fondazione della città di Québec, in cui è stato proposto integralmente il programma beethoveniano del 22 dicembre 1808 a Vienna -che ebbe al pianoforte lo stesso Beethoven- con il 4° Concerto, la Fantasia op.77 e la Fantasia Corale op.80. Nella stagione 2008-2009, oltre al debutto con la Chicago Symphony ““accolto da un grandissimo successo di pubblico e di critica-, ha suonato con l’Orchestra Filarmonica di Rotterdam, l’Orchestra del Carlo Felice di Genova, del Comunale di Bologna, la Orquestra Sinfonica Brasileira di Rio de Janeiro e altre prestigiose orchestre europee e americane; è stato anche ospite della prima edizione del Reate Festival, suonando la Fantasia Corale di Beethoven nel concerto conclusivo diretto da Kent Nagano. Nella stagione 2009-2010 sarà ospite della Philadelphia Orchestra diretta da Vladimir Jurowski, tornerà a suonare con l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma diretta da Kent Nagano e con l’Orchestra Verdi di Milano diretta da Xian Zhang, e suonerà con gli Stuttgarter Philharmoniker, l’O.R.T., e per numerose e prestigiose istituzioni europee e statunitensi. Nella stagione 2010-2011 sarà ospite della Orquesta Nacional de Espaàna a Madrid e tornerà a suonare con l’Orchestra della Gewandhaus di Lipsia e l’Orchestra Verdi di Milano. Pianista  dal  vasto  repertorio, Benedetto Lupo ha  al  suo  attivo  anche un’importante attività cameristica e didattica; insegna al Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli, tiene masterclass presso importanti istituzioni internazionali ed è spesso invitato nelle giurie di prestigiosi concorsi pianistici internazionali. Oltre alle sue registrazioni per numerose radiotelevisioni europee e statunitensi, Lupo ha inciso per TELDEC, BMG, VAI, NUOVA ERA e l’integrale delle composizioni per pianoforte e orchestra di Schumann per la ARTS. Nel 2005 è uscita una nuova incisione del Concerto Soirée di Nino Rota per Harmonia Mundi che ha ottenuto ben cinque premi internazionali, tra i quali il “Diapason d’Or”.

(fonte: comunicato stampa)