Allor fu la paura un poco queta,/che nel lago del cor m'era durata/ la notte ch'i' passai con tanta pieta/. La terzina del primo canto dell’Inferno che spiega lo stato d’animo di Dante smarritosi nella selva in preda alla paura descrive il sentimento che ci accomuna dalla notte dell’8 marzo quando il presidente del consiglio ha decretato l’Italia zona rossa e il Coronavirus Covid 19 ha stravolto le nostra quotidianità. I contagi, che si diffondono in maniera esponenziale, le vittime sono diventati numeri di un primato che mai avremmo voluto avere. Le misure adottate sono state urgenti e necessarie e #restiamoacasa non è solo un appello, uno slogan da condividere sulle nostre bacheche social ma un modus vivendi, una regola da seguire scrupolosamente perché l’unica strategia possibile per spezzare la catena dei contagi. Contagi che come un effetto domino possono mandare in tilt il nostro sistema sanitario che per ora sta reggendo solo grazie allo sforzo di tanti medici, infermieri, operatori sanitari, tecnici sottoposti a turni massacranti e continuamente sovraesposti. A loro come alla protezione civile e a tutte le forze dell’ordine che per il loro impegno lodevole ma per non rendere vano il loro lavoro #restiamoacasa e atteniamoci alle misure che ci sono state indicate e rafforziamo il senso di identità e di appartenenza a questo meraviglioso Paese. Ben vengano i flash mob musicali che ci fanno riaprire finestre e balconi e scoprire che è bello come un tempo sentirsi uniti sotto lo stesso cielo da Nord a Sud. Forse l’omofobia, l’egoismo e la superficialità della nostra società aveva bisogno di uno schiaffo in pieno viso per ritrovare dentro se stessa valori come l’umanità, l’amicizia, la solidarietà. Noi di Arte e Luoghi vogliamo ripartire da qui, per questo abbiamo voluto celebrare Dante Alighieri che con la sua commedià è il simbolo dell’unità del nostro Paese. Grazie come sempre ai contributi che hanno riempito questo numero sperando che possa tenervi compagnia, come i tanti artisti, enti museali stanno facendo attraverso i social media. Questo è il lato positivo del web che azzera le distanze e ci fa sentire vicini ma vi prego #restiamoacasa e #tuttoandrabene (an.fu.)