Mi chiamo Bond, James Bond. Dall’Italia con Amore!
Per i luoghi del cinema a spasso tra i set
di Stefano Cambò
dell’agente segreto più famoso di tutti i tempi
Quando si pensa ad un personaggio mitico come James Bond, inevitabilmente il pensiero corre al Regno Unito, agli intrighi di Corte e alle missioni in giro per il Mondo.
D’altronde, non c’è film della serie in cui l’agente segreto più famoso di tutti i tempi non sia da qualche parte a dare la caccia ai malavitosi di turno o alle organizzazioni criminali.
Spesso lo abbiamo visto scorrazzare in Centro America, dalle assolate spiagge dei Tropici alle turbolenti piazze messicane.
Per non parlare della Russia, a cui addirittura è stato dedicato il titolo di uno dei film più conosciuti e avente come protagonista l’intramontabile Sean Connery.
Eppure, che ci crediate o meno, una delle nazioni a cui è più legato il nome di James Bond sembra essere proprio l’Italia.
Il rapporto tra la nostra amata terra e il personaggio creato da Ian Fleming nel 1952 è così forte, che nella sua ultima avventura si ritrova costretto addirittura a divincolarsi e scappare tra i vicoli dei Sassi di Matera.
Infatti, nel centro storico della bellissima città lucana Patrimonio dell’Unesco dal 1992, sono state girate alcune scene di No time to die, l’ultimo capitolo della saga firmato dal regista Cary Fukunaga che vede come protagonista l’attore Daniel Craig.
Fin dai primi trailer, si capisce che quella di James Bond tra i meravigliosi Sassi non si può considerare di certo una gita turistica, visto che le scene mostrano un inseguimento serrato tra il protagonista e i criminali a cui darà la caccia, con tanto di salti acrobatici in moto sopra i tetti.
Del resto non è la prima volta che l’agente 007 viene mandato in missione in Italia per conto dei servizi segreti britannici.
Già nel 1963 lo si vedeva nel film Dalla Russia con Amore di Terence Young sfrecciare tra i canali di Venezia.
All’epoca nei panni di James Bond c’era Sean Connery, forse l’attore che tra tutti è riuscito ad impersonare meglio e ad avvicinarsi di più al personaggio dei libri di Fleming.
Bisognerà aspettare però quattordici anni e ben altri sette capitoli cinematografici della saga, per rivedere la spia britannica di nuovo in Italia e più precisamente in Sardegna.
All’epoca, a vestire i panni dell’agente 007 c’era l’attore Roger Moore e il film in questione era La Spia che mi amava del 1977 diretto da Lewis Gilbert.
Nella pellicola in questione vediamo spesso James Bond alle prese con inseguimenti adrenalinici sulle strade tortuose a picco sul mare (si scorge infatti il piccolo paese di San Pantaleo e quello più turistico di Porto Cervo con tanto di tuffo dell’auto in prossimità della spiaggia di Capricciosi).
Per la nuova tappa italiana, passano appena due anni perché James Bond nel film Moonraker Operazione Spazio ritorna a Venezia.
In una scena cult lo vediamo arrivare in Piazza San Marco, con alle spalle la classica scenografia di gondole, turisti ed edifici storici che da sempre contraddistingue la città lagunare (immancabile lo stacco finale sul famoso campanile).
Passano ancora due anni e l’agente segreto più famoso al mondo approda a Cortina D’Ampezzo (Provincia di Belluno).
Infatti, parte della trama del film Solo per i tuoi occhi del 1981 di John Glen, si svolge nella Perla delle Dolomiti.
Molte scene sono state ambientate lungo il famoso Corso Italia, il “luogo della struscio” per eccellenza e attrattiva turistica per gli amanti del costume e della moda.
Passeggiando per le vie del centro storico di Cortina d’Ampezzo attraverso la visione si possono ammirare le numerose botteghe artigianali, testimoni dell’espressione culturale del territorio e di una preziosa arte che si tramanda da secoli.
La presenza dell’attore Roger Moore tra le strade della bellissima cittadina fu talmente gradita agli abitanti del posto che nel 2016 al Miramonti Majestic Grand Hotel, a trentacinque anni esatti dall’uscita del film, si è celebrata una vera e propria rimpatriata di tutte le star internazionali che ne presero parte.
Nel 2006 James Bond ritorna in Italia, facendo una capatina a Como, transitando per gli splendidi giardini terrazzati di Villa del Balbianello (per chi volesse andare in visita si tratta del lato Ovest del Lago, nei pressi di Lenno).
Tra la Lombardia, il Veneto e la Toscana invece si svolgono alcuni intrighi del film Quantum of Solace di Marc Foster del 2008 con protagonista l’attore Daniel Craig (sarebbe il ventiduesimo capitolo della saga).
In questa pellicola, l’agente 007 transita prima sul Lago di Garda preferendo la sponda veneta con tanto di riprese sui borghi e le località di Malcesine, Navene e Tempesta fino ad approdare in Toscana e vederlo aggirarsi a Carrara (nella cava dove si intagliano i preziosi marmi conosciuti in tutto il mondo) e poi addirittura a Siena durante l’immancabile Palio dell’Assunta con le contrade che si sfidano a cavallo in Piazza del Campo davanti agli occhi dei turisti.
Se nel capitolo intitolato Casino Royale lo rivediamo tornare a Venezia (con tanto di innamoramento nei confronti dell’attrice Eva Green e con una sequenza finale che prevede addirittura l’esplosione di uno dei palazzi più importanti della città), per il penultimo film Spectre, diretto per l’occasione da Sam Mendes (il regista di American Beauty tanto per intendersi), il mitico agente segreto si permette il lusso di sfrecciare a bordo della sua Aston Martin per il Lungo Tevere a Roma, passando prima per Porta San Pancrazio, poi per il Museo della Civiltà Romana e infine per l’Appia Antica (con immancabile annesso tuffo finale dell’auto in notturna sul fiume).
E con le immagini di James Bond che riesce a scappare dall’ultimo folle inseguimento, usando uno dei suoi soliti stratagemmi al cardiopalma, ci lasciamo avvolgere dalle immagini e dalle scenografie scelte dai tanti registi che in tutti questi anni hanno scelto il nostro amato Stivale (con le sue innumerevoli bellezze) per far rivivere al meglio le avventure di uno dei personaggi più conosciuti ed invidiati della letteratura contemporanea.
Perché tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo sognato di pronunciare la frase storica che ha caratterizzato da sempre l’agente 007.
Perché in fondo, in fondo… A tutti noi sarebbe piaciuto dire Mi chiamo Bond, James Bond!