#Iorestoacasamo. Sorridere è un atto di resistenza
La geniale videocanzone di Maurizo Casagrande che ha reinventato
Antonietta Fulvio
il testo del noto brano di Renzo Arbore
“il sorriso è un atto di resistenza”.
#IoRestoACasaMo è l’hashtag ma anche il titolo del brano che l’attore e regista napoletano Maurizio Casagrande ha realizzato, in tempi record, sulle note di un brano di successo di Renzo Arbore con i più grandi protagonisti dello show business italiano.
E sarà che è insito nel Dna dei napoletani, figli del Vesuvio, abituati a convivere con la paura della morte da sempre, riuscire a far sorridere e trovare un modo per ironizzare anche su argomenti serissimi come la pandemia. Ma il riso non è mai fine a se stesso, anzi è un modo accattivante, creativo – e scanzonato – per lanciare un messaggio forte e chiaro sulla motivazione importantissima del restare a casa ma senza abbattersi e anzi trasformare questa condizione in un momento di positività.
La pubblicazione del videoclip sulla pagina fan di Facebook di Casagrande ha scatenato i fan e migliaia sono le condivisioni e invitiamo ad ascoltare il brano su fb, https://www.facebook.com/superbighouse/videos/1034382140288464/ o a vederlo su Youtube. «Sorridere è un atto di resistenza» afferma Maurizio Casagrande, così ha unito diversi artisti in una video canzone di straordinaria libertà di espressione divertente e di positività per ricordare che, indipendentemente da quanto le cose peggiorino, torneremo molto più forti, non facendosi influenzare da questi eventi, sia nei pensieri sia nelle azioni.
La pandemia ha fermato quasi tutto, l’arte è stata sospesa fin dai primi giorni, teatro, cinema, set, concerti, musei e gallerie, ma gli artisti hanno trovato altri modi per commentare la crisi. Maurizio Casagrande, che ha sospeso il tour teatrale del suo spettacolo “Mostri a Parte”, in questo periodo di quarantena, l’attiva frequentazione social che ha lasciato attivo il contatto con il suo pubblico gli ha fatto nascere l’idea del brano #IoRestoACasaMo, sulle note di Ma la notte no! (1985) sigla della famosa trasmissione Quelli della notte di Renzo Arbore.
«In questo periodo, ho raccolto diverse testimonianze, racconta – dove potevi toccare con mano la fragilità delle persone, per l’avvilimento della morte di tante persone e presa dalla paura di questo virus maledetto. Ciò che mi preoccupa, però, è la gente da sola in casa, depressa, abbattuta, debole psicologicamente, angosciata e spaventata. E, quindi, ritengo che, in questo momento, le persone hanno bisogno di un sorriso, il mio grido di speranza è: “Sorridere è un atto di resistenza”. È per resistere che bisogna sorridere. Non è mancanza di rispetto per chi ci ha lasciato e a chi sta male, ma è sorridere per fare forza e dare sollievo a chi, in questo momento, è debole e sconfortato per la grave situazione».
Casagrande è riuscito coinvolgere e a mettere insieme in veste di cantanti Luca Abete, Paolo Belli, Massimo Boldi, Paolo Conticini, Raul Cremona, Tiziana De Giacomo, Ella Goldmann, Nino Frassica, Massimiliano Gallo, Carmen Giannattasio, Pino Insegno, Simona Izzo, Angelo Pintus, Shalana Santana, Antonio “Stash” Fiordispino, the Jackal: Fabio Balsamo, Ciro Priello, Gianluca Fru e, infine, Ricky Tognazzi.
Accompagnati da Fabrizio Buongiorno al basso, Giancarlo Ippolito alla batteria, Lorenzo Maffia alle tastiere e Pippo Seno alla chitarra. E mentre scorrono le immagini della insolita band che strappano inevitabilmente un sorriso, ci sorprendiamo a canticchiare il ritornello #iorestoacasamo e a condividere pienamente il messaggio di Casagrande che scorre nelle ultime sequenze del video. E non potrebbe essere altrimenti.
Sorridere è un atto di resistenza…
Hashtag #IoRestoACasaMo