UN CAPOLAVORO PER LUGANO

UN DISEGNO DI LEONARDO
INAUGURA L’INIZIATIVA
UN CAPOLAVORO PER LUGANO

Al Museo Cantonale d’Arte sarà esposta, dal 16 ottobre 2011 all’ 8 gennaio 2012, una delle opere più provocatorie del genio del rinascimento italiano.

Nel 2013 la città di Lugano aprirà il suo nuovo spazio museale, il LAC Lugano Arte Cultura, un luogo multidisciplinare dove conviveranno arte, musica, teatro, mostre temporanee e collezioni permanenti.
Nei due anni che ci separano dall’inaugurazione, sono molti gli appuntamenti culturali che si terranno nel capoluogo ticinese.
Si comincia il prossimo mese con due importanti proposte. Dal 16 ottobre all’8 gennaio 2012, è in programma la mostra Tesori a Lugano che raccoglie, nel Museo d’Arte e nel Museo Cantonale, una selezione di opere provenienti dalle raccolte civiche e cantonali.
Il 16 ottobre prenderà anche il via, Un Capolavoro per Lugano, un ciclo di esposizioni che offriranno al pubblico la possibilità di ammirare opere emblematiche della storia dell’arte.
Il primo appuntamento, fino all’ 8 gennaio 2012, sarà con il disegno di Leonardo da Vinci dal titolo l’”Angelo Incarnato” allestito al piano terra del Museo Cantonale.

L’opera, tra le più provocatorie del grande Maestro rinascimentale, fu ritrovata in Germania nel 1991 suscitando clamore in tutto il mondo perché ritenuta scabrosa e imbarazzante. Appartenuto alle raccolte reali del castello di Windsor e sottratto forse con il tacito accordo della regina Vittoria che voleva disfarsene per pudore, il disegno fu esposto prima a Stoccolma nel 1994, e successivamente a Malmö, Göteborg, Rotterdam, Berlino, Pretoria, Firenze e ora, per la prima volta in Svizzera, a Lugano.
L’”Angelo incarnato”, realizzato nei primi anni del 1500, eseguito su foglio blu a carboncino o pastello composto di materie organiche, rappresenta la figura dell’androgino, un archetipo che dal neoplatonismo, così come negli studi alchemici, rappresenta la completezza e l’integrazione, incarnando l’esemplare dell’uomo perfetto risultato della mescolanza tra i caratteri maschili e femminili.

I connotati esplicitamente erotici e sensuali del soggetto – nel cui volto è stato riconosciuto l’allievo e forse amante di Leonardo, Gian Giacomo Cappotti detto Salai (1480-1523) – mostrano un adolescente languido, dal seno e dalla capigliatura femminili, ma con sorriso beffardo e compiacente, e una virilità ostentata, che rivela l’ambiguità sia anatomica che morale dell’opera.

Un capolavoro per Lugano sarà preceduto, giovedì 6 ottobre nella Sala degli Specchi di Villa Ciani, dalla presentazione della ristampa aggiornata del libro L’Angelo incarnato & Salai, curata da Carlo Pedretti per la CB Edizioni, che rappresenta un approfondito avanzamento degli studi sulla singolare opera realizzata dal grande genio del Rinascimento.

(fonte: comunicato stampa)