IL GRAFFITISMO AMERICANO A CHIETI

 

Il murale di Keith Haring a La Civitella

di Sara Di Caprio

Credo di essere nato per diventare un artista e penso di avere la responsabilità di essere all’altezza di questo ruolo.” Nei diari del 1982 Keith Haring spiegava con questa frase la sua visione sull’arte e il suo approccio “responsabile” ad essa.

Il Graffitismo è stato rivalutato, nel corso degli anni ottanta del novecento, anche grazie a figure del calibro di Keith Haring.

Per una mente retrograda che non concepisce come uno spazio pubblico possa essere imbrattato da scritte e firme – i così detti tag- apparentemente senza senso e usando bombolette a spray sui muri invece  dei canonici colori ad olio sulle tele, leggere la parola “responsabilità” può lasciare un senso di stupore. Per fortuna, nel corso del tempo, si è capito l’importanza di questa forma d’arte: del Graffitismo, dei murales, un nuovo modo di comunicare con l’esterno e che rende meno freddo l’ ambiente suburbano.

Keith aveva del resto iniziato proprio così, imbrattando lo spazio metropolitano di New York, riempiendo di immagini gli spazi pubblicitari scaduti della subway.


Ventisei metri di lunghezza per due metri d’altezza: questi sono i numeri del murale di Milwaukee, in Wisconsin, appartenente alla collezione dell’ Haggerty Museum of Art presso la Marquette University, eseguiti dall’artista statunitense nel 1983.
È una delle opere più importanti di Haring, che racchiude tutto il suo mondo iconografico e l’essenza della Graffiti Art. Fu la stessa Università a incaricare Keith Haring di realizzare l’opera che aveva il compito di attirare i visitatori nel futuro museo.
A quasi trent’anni il Museo celebra, oggi, quell’importante pezzo della sua collezione e opera di uno dei più importanti artisti neo-pop di sempre. In che modo? Dal 30 luglio 2011 fino al 12 febbraio 2012 il murale di Milwaukee, eccezionalmente, sarà in mostra a Chieti nel Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo La Civitella.
Ospitare un’opera di questo calibro è senz’altro un’occasione importante anche per valorizzare il complesso archeologico La Civitella, formato dall’omonimo museo e dall’anfiteatro dell’antica città romana di Teate. “Nato nel 2000 l’edificio ha la finalità di restituire un ambito d’incontro alla città contemporanea”  – le parole di Fabrizio Magani, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo   non lasciano dubbi sulla strategia espositiva che unisce in un esclusivo dialogo l’antico con il nuovo, l’archeologia con l’arte della strada.

Per la seconda volta nell’arco di pochi mesi, i Musei Archeologici Nazionali di Chieti si aprono all’arte contemporanea: Mimmo Paladino e la Nuova Sala del Guerriero a Villa Frigerj, Keith Haring e il murale di Milwaukee alla Civitella. – aggiunge Andrea Pessina, Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Abruzzo – Viene così costruito un dialogo tra antico e moderno e gli spazi culturali di questa regione possono in tal modo ampliarsi a una prospettiva di respiro internazionale.”
Iniziativa promossa dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo, dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo, dalla Regione Abruzzo e dal Comune di Chieti, ed organizzata da Alef – cultural project management- di Milano in collaborazione con il Patrick and Beatrice Haggerty Museum of Art, Marquette University, Milwaukee, WI.

Il murale è costituito da ben 24 pannelli in legno e sembrano fatti apposta per essere ospitati nella Civitella, una mostra di grande impatto per il fruitore. Una moltiplicazione ininterrotta di bambini a quattro zampe accompagnati, nella parte inferiore dai barking dogs (cani che abbaiano) scandisce il primo pannello, ed è una costante stilistica dell’autore. Man mano però le immagini si affollano e sembrano animarsi: dai ballerini di breakdance, al televisore con gambe, ali e un paio antenne, al  cane, per arrivare all’uomo con la testa di serpente, in fondo come spiegava Keith era proprio lo scopo di questi graffiti quello di “…attivare una superficie e diffondere energia. E trasformare una superficie neutra, anonima, dandole una personalità.”Al centro del murale prende posto un uomo che non ha la testa bensì un enorme tv, con lo schermo interamente occupato dal numero 83. E quasi verso la fine ecco la famosa faccia con tre occhi che fa la linguaccia una delle immagini simbolo di Keith Haring.
L’opera è accompagnata nel percorso museale da fotografie e un video, che mostrano le varie fasi della realizzazione, e dai disegni preparatori di Keith Haring.
Sono figure infantili e primitive, segni riconoscibili da tutti, figure dai bordi segnati in nero che riprendono e manipolano il linguaggio del fumetto. Immagini della generazione Baby boom, della cultura pop che la criticano e la esaltano. L’uomo con il televisore a posto della testa sembra preannunciare quello che succede oggi con i cervelli davvero in fuga e risucchiati dallo schermo mentre i cani abbaiano e si aprono nuovi riti e nuove danze. Figure che non dichiarano guerra ma che danzano con il contesto della Civitella di Chieti dove vengono ospitati. È un connubio tra varie “forme” artistiche. Per semplificare, probabilmente, Keith Haring avrebbe ripetuto: “Mi è sempre più chiaro che l’arte non è un’attività elitaria riservata all’apprezzamento di pochi: l’arte è per tutti e questo è il fine a cui voglio lavorare”.

 

 

SCHEDA TECNICA DELLA MOSTRA

KEITH HARING: IL MURALE DI MILWAUKEE
Chieti, Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo – La Civitella
30 luglio 2011 – 19 febbraio 2012

Orari:
Da martedì a domenica ore 9.00 – 20.00.  Lunedì chiuso.
Ultimo ingresso ore 19.30

Biglietti:
Ingresso Mostra: intero: 7 €; ridotto: 5 €
E’ previsto l’ingresso ridotto alla Mostra per i visitatori del Museo e viceversa

Catalogo: Skira

Mostra promossa da:
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo
Regione Abruzzo
Comune di Chieti

Produzione e organizzazione:
Alef – cultural project management
info@alefcultural.com
www.alefcultural.com
Tel. +39 02 45496874
Fax +39 02 45496873

Informazioni:
info@alefcultural.com
www.alefcultural.com
Tel. +39 02 45496874

sba-abr.museolacivitella@beniculturali.it
www.lacivitella.it
Tel. +39 0871 63137