Le nuove sale degli Uffizi a Firenze dedicate ai pittori stranieri

Le nuove sale degli Uffizi a Firenze dedicate ai pittori stranieri

e la nuova scala di Ponente

 

Per chi, in coincidenza con il Nuovo Anno, avesse programmato un viaggio nella bella  Firenze, assolutamente da non perdere è la visita alle prime sale espositive dei Nuovi Uffizi, insieme ad una delle due nuove scale previste dal progetto in corso di esecuzione e aperte al pubblico dallo scorso 17 dicembre.

Le nuove sale sono destinate ad accogliere opere di artisti spagnoli, francesi, fiamminghi e olandesi. Il loro allestimento, favorito dalla loro collocazione segna una svolta importante nella tradizione della Galleria: svincolandosi dalla bicromia vasariana del bianco e grigio (intonaco e pietra serena), si è privilegiato  – precisa Natali – un colore “vibrante, anzi acceso: nel caso specifico, il blu; quello che più sembra confacente, per motivi culturali e di gusto, alle opere per cui quelle sale sono state pensate”.

Il controsoffitto cela gli apparati impiantistici per il trattamento dell’aria, la climatizzazione, l’antincendio e l’antintrusione. L’illuminazione, realizzata con il contributo di iGuzzini, assicura la luce di ambiente grazie a fasce luminose vetrate inserite nel controsoffitto, mentre affida la luce d’accento a faretti orientabili e regolabili.

Le sale sono raggiungibili dalla Galleria scendendo per la Scala di ponente, una delle opere più impegnative fin qui concluse, curata da Adolfo Natalini nell’ambito del progetto predisposto da S.IN.TER. SpA. (Alessandro Chimenti, Alessandro Moroni). Realizzata all’interno di un piccola corte di servizio spiegalo stesso Natalini  – la “Corte della Vecchia Posta” – pesantemente alterata nel corso del Novecento, la scala ha assunto “la forma di una torre in pietra con grandi aperture da cui affiora il volume delle rampe rivestito in ottone brunito. Una copertura in parte vetrata e un sistema di finestre danno alla corte protezione e luce, trasformandola in un nuovo ambiente degli Uffizi, dove il nuovo dialoga sommessamente con l’antico”.

 

La nuova scala riveste anche funzione di via di esodo, indispensabile con l’ampliamento del museo e l’aumento del numero dei visitatori; in futuro permetterà di accedere alla zona ristorazione, prevista negli adiacenti locali terreni.

 

A fianco di queste, altre opere sono state concluse nel frattempo, che, anche se relative ad ambienti di minor pregio, sono ugualmente indispensabili: i nuovi servizi posti fra il primo e il secondo piano lungo la scala di ponente, indispensabile supplemento di quelli situati nel seminterrato; il Gabinetto fotografico, completamente rinnovato, con i suoi 750 mq di laboratori e di spazi per l’archiviazione di lastre e negativi; i nuovi depositi, situati anch’essi nel braccio di ponente presso la nuova scala, che coprono una superficie di circa 1340 mq, destinata a conservare in sicurezza il vastissimo patrimonio “nascosto” degli Uffizi; i nuovi spogliatoi per il personale di custodia, nel braccio di levante; gli uffici nel palazzo dei Veliti, due piani completamente rinnovati, oggi sede temporanea della Direzione Regionale e in futuro destinati alla direzione della Galleria, serviti da un nuovo ascensore che consente anche l’accesso facilitato alla Biblioteca.

In questo periodo la Galleria non ha mai chiuso le sue porte al pubblico; una scelta onerosa in termini di difficoltà e d’impegno, ma concordemente adottata per evitare alla città pesanti ricadute sul piano economico e culturale. L’unica testimonianza dei lavori in corso restano le strutture di cantiere, una presenza ingombrante ma indispensabile; quella principale, sul lato di ponente del piazzale degli Uffizi:, è stata comunque abbassata appena i lavori lo hanno consentito, mitigandone notevolmente l’impatto.

 

foto: Veduta  della Sala dei Pittori Stranieri; Nuova Scala di  Ponente

 

(fonte: comunicato stampa)