Il Capo di Leuca. Terra d’amare e da scoprire

Presentata la guida del Capo di Leuca, primo atto di una sinergia tra GAL e Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca. Firmato un protocollo di intesa tra i due enti per attuare un percorso condiviso per lo sviluppo e la promozione del territorio

“Sulla bellezza contagiosa e diffusa del Capo di Leuca”

di Antonietta Fulvio

Siete mai stati nel Capo di Leuca? Se sì, sapete la magia di questi luoghi… se  no, provate a scorrere le immagini della guida  messa a punto dal GAL Capo S. Maria di Leuca e l’Arcidiocesi di Ugento- Santa Maria di Leuca.  Novantasei pagine per scoprire che il “Capo di Leuca è” prima di tutto un Parco culturale “volto rivolto nel Mediterraneo” come asseriva l’indimenticabile don Tonino Bello che conosceva e amava profondamente questi luoghi. Luoghi d’incontro, nel segno della bellezza, ma anche di un fitto programma culturale, dove si intersecano feste religiose, musica, teatro, tradizione, sagre, aspetti variegati del “De Finibus terrae – meeting” un progetto condiviso dal Gal e dalla Diocesi nell’intento comune di valorizzare  le risorse mettendo a sistema il patrimonio culturale, naturale  e religioso del Capo di Leuca.

Tale sinergia di intenti ha portato alla firma di un protocollo d’intesa tra le due istituzioni, lo scorso 14 giugno, quando si sono incontrati nelal sala conferenze annessa alla Basilica, Vito Angiuli vescovo della Diocesi Ugento- Santa Maria di Leuca e Rinaldo Rizzo presidente del Gruppo di Azione Locale Santa Maria di Leuca.

La pubblicazione, presentata in quell’occasione, è difatti il primo atto di un percorso condiviso, convinti che coordinamento, coesione e sviluppo non debbano essere solo parole ma atti concreti “perché una terra da sempre considerata de finibus terrae, un confine, ora sente il brivido di poter diventare ponte, avamposto di bellezza e di pace” – ha spiegato lo stesso Vito Angiuli ricordando come la Puglia sia l’ultima propaggine dell’Europa nel Mediterraneo.

La pubblicazione (realizzata grazie al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale), curata graficamente da Il Raggio Verde, si apre con la sezione dedicata alla “bellezza scritta con le pietre”, una utilissima guida al territorio curata da Stefano Cortese, Carlo Morciano, Stefano Tanisi e lo stesso Gal Santa Maria di Leuca in collaborazione con l’associazione “Domus Dei”.

Uno sguardo sui paesi del Capo e, per ognuno, una sintetica e precisa catalogazione di chiese, santuari, cappelle rurali, conventi o ruderi di antiche abbazie abbandonate. “Luoghi sacri intrisi di misticismo, arte e storia, custodi di sacre reliquie. Preziosi esempi di architettura e arte, luoghi dello spirito, crocevia di popoli e di viandanze antiche e nuove – come spiega nel suo saggio Federico Massimo Ceschin Segretario Generale dell’Associazione Europea Vie Francigene.

Gli itinerari nella bellezza sono invece stati curati dall’Ufficio diocesano per la Pastorale del Turismo in collaborazione con l’associazione “Freedom in cammino per la pace” nell’ottica di recuperare e valorizzare, nell’ambito delle vie Francigene, “la via Leucadensis” e quell’immenso patrimonio materiale e immateriale che è identità territoriale, genius loci da riconoscere e preservare. Dalla via Leucadensis, antica via della Perdonanza, ai luoghi di don Tonino Bello, fra Tricase e Alessano, passando per Leuca, Presicce e Gallipoli sulla via della bellezza alla riscoperta di scrigni d’arte e di fede. Un vero e proprio viaggio attraversando la via della memoria ma anche per rintracciare i santuari mariani, testimonianze che parlano di messaggi e devozioni di natura privata come le cripte della Madonna Coelimanna a Supersano, la cripta di San Marco a Ruffano o la cripta della Madonna del Gonfalone a Tricase. Infine, con gli itinerari “Fratello Sole Sorella Luna” nel solco della poetica della celebrazione della natura di francescana memoria e “Svegliare l’aurora” sono proposti itinerari che dalle grotte del mare ai frantoi ipogei, dalle torri costiere alle masserie sono un vera immersione nel paesaggio naturalistico del Capo di Leuca.

A seguire gli itinerari naturalistici e sentieri proposti, invece, dal Gal che accompagnano il viaggiatore alla scoperta delle falesie, dei Paduli, dei canali attraversando tutto il territorio, dalla costa all’entroterra. Sentieri di incomparabile bellezza come suggeriscono le splendide foto di Matteo Schiavo, Pierluigi Bolognini, Maria Maddalena Bitonti (unite alle immagini dell’archivio dell’Ufficio diocesano per i Beni culturali).

Un invito a lasciarsi incantare dai beni artistici e archeologici che sono la peculiarità e la ricchezza di questo lembo d’Italia e al quale, noi di Arte e Luoghi, rendiamo omaggio dedicando, questo mese, alcune immagini della nostra copertina telematica.

Completano la guida, la sezione dedicata ai Musei: il Museo Diocesano di Ugento, il Museo di arte contemporanea della Basilica di Leuca, il Mimac museo internazionale Mariano di arte contemporanea e il Museo Cardinale Panico, infine, il calendario fittissimo del De Finibus terrae Meeting. A tal proposito tra gli altri si ricordano le proposte culturali dei “Dialoghi Leucadensis” curati dal filofoso Mario Carparelli in collaborazione con l’associazione Salentosophia e i Presidi del libro del Capo di Leuca , la stagione musicale  “Concerti d’Organo” oltre alle rassegne teatrali e le feste patronali che coniugano storia, spettacolo e religiosità.

Infine, il calendario delle sagre perché il Capo di Leuca è anche un insieme di tradizioni, profumi e sapori. Da vivere e riscoprire.