La Chiesa di Santa Marina, scrigno di tesori bizantini
MURO LECCESE. Lo scorso 7 luglio, la piazzetta di Santa Marina è stata la scenografia naturale per la presentazione, in anteprima della monografia Muro Leccese. Chiesa di Santa Marina, Il più antico ciclo Nicolaiano del mondo bizantino, dedicata a una delle più importanti chiese del periodo bizantino costruita tra il IX ed l’XI secolo, a cura di Marina Falla Castelfranchi e Sergio Ortese.
Il volume inserito nella Collana “De là da mar” fondata e diretta da Sergio Ortese per i tipi di Mario Congedo editore, mette in luce le caratteristiche più rilevanti di questa chiesa, l’aspetto archeologico, architettonico, decorativo e pittorico, attraverso saggi scientifici ed approfondimenti di studiosi e luminari della materia.
Un’opera completa che racconta nel dettaglio i tratti salienti che caratterizzano la chiesa bizantina, famosa per il ciclo Nicolaiano più antico del mondo bizantino.
Su questo edificio è stato scritto tanto, ma mancava quella che possiamo definire “la carta d’identità del sito”, da oggi il lettore avrà la possibilità di conoscere ogni aspetto che caratterizza il monumento, anche grazie ad un lavoro interdisciplinare, inoltre, saranno svelate delle chicche e piccoli segreti ancora sconosciuti al grande pubblico.
Diversi gli studiosi che hanno dato il loro contributo alla pubblicazione: Marina Falla Castel Franchi fa il punto sui dipinti bizantini e bizantineggianti e racconta nel dettaglio il ciclo di affreschi dedicato a San Nicola di Mira, mentre Massimiliano Limoncelli è l’artefice di una lettura stratigrafica delle murature, di uno studio architettonico della chiesa e di una interessante ricostruzione virtuale del dipinto originale dell’abside. Lo storico dell’arte Sergio Ortese racconta le numerose stratificazioni pittoriche registratesi nel corso dei secoli, puntando l’attenzione sulla produzione artistica realizzata tra il ‘500 e il 1700.
Il restauratore Giuseppe Maria Costantini, oltre a considerare la materia pittorica degli affreschi, esamina con dovizia di particolari i vari restauri realizzati all’interno e all’esterno dell’edificio, mentre Brunella Bruno e Oda Calvaruso spiegano gli scavi archeologici e i ritrovamenti compiuti all’interno e nell’area circostante la chiesa. Chiude il libro un saggio di natura demo-etno antropologica a cura di Fernando Bevilacqua, che fa il punto sulla festa dedicata a Santa Marina, esistente da secoli, ma rivalutata solo a partire dal secondo dopoguerra; nello scritto sono raccolte le interviste dei protagonisti della valorizzazione e del comitato festa, insieme ad uno spaccato di vita e tradizioni.
Il grande merito di questo volume e dell’intera collana è da individuare nella straordinaria capacità di rivolgersi a tutti, anche ai non addetti ai lavori, senza rinunciare al dato scientifico; con questa pubblicazione la cultura è a disposizione del grande pubblico. Insomma studiosi e semplici curiosi della materia conosceranno i segreti nascosti tra le mura di una delle chiese più affascinanti e ricche di storia del territorio salentino e non solo.
“La monografia su Santa Marina – ha rimarcato l’Assessore alla cultura Tonino De Pascali- chiude un ciclo di conoscenza sui monumenti, l’arte e l’architettura del vasto panorama artistico presente a Muro Leccese. Un altro tassello che si aggiunge al lavoro di valorizzazione e promozione che si è fatto nel corso degli anni e che ci aiuta a far conoscere e promuovere il nostro territorio.