Daria Palotti un’Artista Artigiana

Un viaggio tra i luoghi e nonluoghi fisici ed emozionali dell’arte contemporanea “

“L’arte è l’espressione del pensiero più profondo nel modo più semplice” (Albert Einstein)

Dario Ferreri

Come è noto, una cosa è l’arte ed un’altra il mercato dell’arte. Questo mese Curios(Arte) tralascia artisti commerciali, magari già inseriti in contesti highbrow internazionali, per raccontare il mondo, le suggestioni e le creazioni di una poliedrica ed indipendente Artista Artigiana (nella migliore accezione di entrambi i termini) che vive e lavora in Toscana: Daria Palotti.


Un percorso artistico intrapreso sin da piccola per passione, vocazione e predisposizione, e proseguito negli anni con appassionata consapevolezza.
Il suo sito (http://www.dariapalotti.it/) ed i suoi canali social compendiano in maniera efficace il percorso artistico e lo status professionale: “Daria Palotti nasce il 3 marzo del 1977 a Pontedera. Diplomata all’Accademia delle Belle Arti di Firenze in Scenografia nel 2002 intreccia l’attività artistica con quella pedagogica, conducendo laboratori di pittura, modellazione di creta, cartapesta oltre che teatro e arti circensi, parallelamente alla produzione di opere pittoriche, manifesti, scenografie e sculture in ceramica e marmo. Segue per diversi anni un percorso formativo da illustratrice che la porta alla pubblicazione di 10 libri illustrati per bambini”. Attualmente, oltre che nell’arte, è anche impegnata sui fronti dell’istruzione e dell’attivismo sociale. Negli ultimi anni fa della produzione artistica la sua attività principale esponendo con regolarità in mostre personali e collettive.
Ho conosciuto per la prima volta questa artista grazie a Graphiste, un progetto espositivo itinerante a cura di Rossana Calbi, dedicato all’arte al femminile; uno dei lavori di Daria Palotti veicolati da Graphiste, “Lacrime di libellula”, è ancora, nonostante gli anni trascorsi, un’ opera che continua ad emozionarmi: definite labbra color ciliegia, occhi cupi e profondi di malinconia ma al contempo di speranza, eteree lacrime di libellula che incorniciano ed invadono i contorni e l’incarnato del viso della figura, appena tratteggiati dalle sfumature dell’acquerello, quasi come se la protagonista dell’immagine (o del sogno?) fosse stata immortalata pochi istanti prima di una meravigliosa dissolvenza fisica, mentale ed emozionale.
Ci sono opere d’arte che toccano corde intime e Daria Palotti è in grado di crearle: la sua produzione artistica spazia dall’acquerello alla pittura su carta, tela o murale, dalla scultura in ceramica alla creazione di oggetti con materiali di recupero, ecc; dalle sue opere emerge una peculiare sensibilità femminile, che racconta i pensieri, le evoluzioni e le sfaccettature di vita, esperienza e pensiero dell’artista, che, grazie alla sua originale cifra artistica, li fa assurgere ad archetipi universali del percorso di crescita ed interazione di ciascun essere umano.
Il fondamento dell’approccio al linguaggio della PNL è il principio secondo cui “la mappa non è il territorio”, ovvero ciò che noi crediamo sia la realtà, è invece la rappresentazione personale che abbiamo della stessa, alla luce del nostro personale sistema rappresentazionale, percettivo e culturale: similmente, le opere di Daria Palotti sono la rappresentazione del mondo reale ed immaginato dell’artista, una realtà soggettiva che, contaminata da un macrocosmo gnoseologico, esperienziale ed emozionale che affonda le sue radici nel pop surrealismo/lowbrow e nei temi e dinamiche cari a questi “filoni artistici”, esita in opere a tratti fiabesche ed a tratti disturbanti, se non entrambe le cose insieme e che rappresentano sempre multiformi alter ego emozionali dell’artista.
Occhi chiusi che si abbandonano al sogno, al raccoglimento, alla introspezione oppure occhi spalancati per accogliere il mondo ed interagire con l’interlocutore: le protagoniste ed i protagonisti delle creazioni dell’artista sono sognanti, ma spesso anche strani ed affascinanti, pronti ad incuriosire e stimolare reazioni mentali ed emozionali in chi li osserva e la loro semplicità, di colore e lineamenti, ne arricchisce la valenza comunicativa.


A Vicopisano, il paese dove l’artista vive, in via Lante, a due passi dalla splendida Torre dell’Orologio e dalla biblioteca comunale, nel giardino comunale dedicato alla scrittrice, saggista e filosofa britannica Mary Shelley, da qualche anno viene ospitato il suggestivo busto in terracotta dedicato alla scrittrice e realizzato proprio da Daria Palotti: il retro del busto ospita la raffigurazione di un libro sui cui è incisa questa frase, tratta dal libro Frankenstein: “la vista delle cose belle e maestose della natura ha davvero sempre l’effetto di calmare la mia mente e causarmi il dimenticare delle preoccupazioni che passano nella vita”.
In una sua recente intervista, Daria Palotti ha detto che la sua aspirazione è … “fare solo arte, vivere di arte, produrre arte. E aver sempre voglia e stimoli, di fare arte, e di migliorare sempre” …. l’augurio è che continui a farlo e ad emozionarci con le sue opere.
Per seguirla sui social i riferimenti sono: https://www.facebook.com/dariapalottipage; https://www.instagram.com/daria_palotti/?hl=it; http://www.dariapalotti.it/