Tre Ghinee/Nemesiache
Dall’8 marzo 2022 l’archivio sarà consultabile per studio e ricerca direttamente dal sito web della Biblioteca Nazionale di Napoli
L’archivio del gruppo storico femminista, “Tre Ghinee/Nemesiache”, fondato da Lina Mangiacapre a fine degli anni ’60 entra a far parte del patrimonio della Biblioteca Nazionale di Napoli ed il sito web del gruppo da martedì 8 marzo 2022, in cui ricorre la Giornata Internazionale dei Diritti delle donne, sarà consultabile per studio e ricerca direttamente dal sito web della Biblioteca Nazionale di Napoli, di cui diventa parte integrante.
Gigantografie, locandine, disegni, bozzetti, riviste di cinema, arte, cultura, opere pittoriche, costumi e materiali di scena, libri, poesie, fotografie, diapositive, DVD, CD cassette registrate : le numerose e diverse produzioni della teoria e della pratica del collettivo femminista troveranno posto tra gli scaffali della sezione Lucchesi Palli della Biblioteca Nazionale di Napoli, grazie alla donazione di Silvana Campese, socia fondatrice, insieme a Lina Mangiacapre, sua sorella Teresa ed altre Nemesiache, della Cooperativa Tre Ghinee [successivamente diventata Associazione], in pieno ed unanime accordo con tutto il gruppo. La raccolta delle “Tre Ghinee/Nemesiache documenta la straordinaria esperienza del collettivo femminista partenopeo, che negli ultimi cinquant’anni ha esplorato le molteplici potenzialità espressive dell’ “Essere Donna” dal teatro al cinema, pittura, alla comunicazione visiva in una ricerca teorica tesa alla “non separazione”. “ L’acquisizione nei nostri fondi di questa straordinaria collezione – dichiara la direttrice della Biblioteca Nazionale, Maria Iannotti – è motivo di particolare soddisfazione perché ci dà la possibilità mettere a disposizione dei lettori materiale esclusivo in grado di approfondire lo studio del teatro sperimentale a Napoli e della cinematografia dell’ultimo novecento, arricchendo di nuovi originali contributi la Sezione di spettacolo ed arte visiva Lucchesi Palli, contestualizzandone l’offerta.”
“L’Archivio delle Nemesiache – aggiunge la Iannotti – completa anche un percorso che la Nazionale di Napoli ha iniziato nel 1991 attraverso il Fondo Soggettività Femminile con l’obiettivo di testimoniare il pensiero della differenza nel suo excursus storico, e potrà esse un un punto di riferimento nella ricerca e nello studio della differenza sessuale nel teatro e nella cinematografia. “La raccolta dà la possibilità di approfondire il complesso elaborato biografico, politico e artistico di Lina Mangiacapre, la Nemesi del gruppo, scomparsa nel 2002 all’età di 53 anni, lasciando testimonianze di grande rilevanza : dai romanzi alle composizioni filosofiche passando ai testi per il teatro, il cinema e il giornalismo, ed alle numerose produzioni visive-cinematografiche e pittoriche.
Fu proprio Lina Mangiacapre a segnare l’esordio del femminile nel teatro con la “Cenerella”, (soggetto, sceneggiatura e regia di Lina Mangiacapre)che fu rappresentata nel maggio del 1973 al Teatro Club a Napolie nel febbraio del 1975 al Quarto – Quarto Oggiaro a Milano , nell’archivio c’è il DVD, ma anche un’ampia documentazione sulla lunga ininterrotta serie di Rassegne del Cinema femminista presentate agli Incontri internazionali del Cinema di Sorrento. Tra i contenuti del sito in donazione alla Biblioteca si possono leggere titoli e schede dei film che hanno ricevuto il premio intitolato ad Elvira Notari e successivamente a Lina Mangiacapre alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Non mancano gli scritti di teoria femminista di Lina Mangiacapre come il Manifesto delle Nemesiache, e la rivista Mani-Festa il trimestrale di cinema, teoria, cultura fondato nel 1988, e pubblicato per oltre un decennio fino al 1999 nell’edizione cartacea e dal 2000 al 2002 online , il cui progetto grafico fu curato da Teresa Mangiacapre, Niobe. Delle due sorelle Niobe e per Nemesi è ampiamente illustrato il rapporto e la rivisitazione del Mito, che in particolare per loro divenne il fondamento della loro ricerca artistica, dell’origine e dell’identità. “Lina Mangiacapre – commenta Sivana Campese – si propose come visione alternativa sia al femminismo che al marxismo. La sua azione politica si fondava sull’arte in molte delle sue espressioni, come strumento di lotta politica, per evidenziare la necessità di liberare le origini, la profondità, la bellezza e lo spessore della cultura partenopea, da troppo tempo confinata in schemi riduttivi in versione più che altro di tipo folcloristico. Le Nemesiache erano ispirate e motivate dal fortissimo e profondo desiderio di riappropriazione delle proprie origini. Le Nemesiache furono quasi tutte artiste eclettiche, sempre estremamente critiche nei riguardi degli assetti costituiti e operarono artisticamente e culturalmente sul territorio partenopeo e campano, ricollegandosi ai richiami mitologici del territorio da Napoli, a Cuma, alla Sibilla con continui riferimenti ai miti del territorio” “L’archivio fa conoscere – aggiunge la Campese – attraverso le testimonianze documentaristiche dal 1968 al 2018 che si intrecciano con un percorso soggettivo, personale ed emozionale che si sviluppa attorno alla figura Nemesi, Lina Mangiacapre, leader fondatrice gruppo, il percorso nemesiaco così intenso e fertile, caratterizzato da una ampia elaborazione teorica, una infinità di azioni politiche, eventi, convegni, mostre, manifestazioni e una monumentale produzione culturale, filosofica, artistica, teatrale e cinematografica “ “ Avvieremo nei prossimi giorni la catalogazione del materiale- aggiunge Maria Iannotti- ma già dall’8 marzo sarà possibile attraverso il sito navigare tra scritti editi e inediti, articoli di giornale, foto ed avviare ricerche” “ Mi è sembrata la cosa più giusta, quindi, – conclude la direttrice della Biblioteca Nazionale, Maria Iannotti- e ne ringrazio Silvana Campese e tutto il gruppo delle Nemesiache, che un pezzo così importante della storia creatività femminile e del gruppo femminista sia testimoniata attraverso la biblioteca della città che ha ispirato tutta la produzione artistica delle nemesiache.“Da martedì 8 marzo 2022 , infatti, il sito delle Nemesiache sarà consultabile per studio e ricerca direttamente dal sito web www.bnnonline.it della Biblioteca Nazionale di Napoli, l’iniziativa anticipa la presentazione dell’ archivio del gruppo storico femminista, “Tre Ghinee/Nemesiache”, fondato da Lina Mangiacapre a fine degli anni ’60 , ed entrato a far parte del patrimonio della biblioteca e per essa del Ministero della Cultura pubblicamente sarà esposto per la prima volta a fine maggio nella grossa mostra “ Napoli in scena- le raccolte teatrali della Biblioteca nazionale di Napoli”.
(fonte: comunicato stampa)