Girovagando a Taranto. Il ponte girevole

Girovagando in terra magno greca tra antiche vestigia e il mare

Veronica Di Maglie

Il patrimonio tarantino possiede una vasta gamma di reminiscenze storiche che rivelano le orme dell’eterno passato dell’ex capitale della Magna Grecia. Il Ponte Girevole è senza dubbio uno dei simboli indiscussi dell’iconografia, della città di Taranto. Fu ufficialmente inaugurato nel 1958, e dedicato a San Francesco Da Paola, protettore delle genti di mare. Il suo modo singolare di godere di un movimento d’apertura rotatorio, relativo ad un moto parallelo anziché verticale, delinea una nota unicità. L’apertura delle due “braccia” del ponte, consente di ottenere la distanza necessaria per l’acceso al canale navigabile, al fine di ricevere il passaggio delle navi, come fosse un abbraccio d’accoglienza collettivo.

Taranto, il ponte girevole, foto di Veronica Di Maglie


Ad occuparsi di tale manovra è proprio la Marina Militare, che collabora al fine di garantire la sicurezza interna e tutelare quella stradale; dei pedoni e dei veicoli. La squadra di militari, interviene chiudendo e gestendo alternativamente il traffico in entrambi i lati: del borgo e della città nuova.
Non manca la partecipazione delle forze dell’ordine e la presenza dell’Ufficio Operativo dell’Ammiragliato e la Stazione Segnali. Metaforicamente la figura di un ponte simboleggia l’unione; a Taranto collega concretamente il borgo antico alla città, ma avvicina anche l’adolescente presente, al veterano passato, fondendo i sentimenti di un’intera comunità. L’incanto tarantino non è mai stato estraneo agli occhi altrui, anzi ha sempre affascinato, ispirando anche la vena poetica di Gabriele d’Annunzio, che lo celebra in un suo poema:
«Taranto, sol per àncore ed ormeggi
assicurar nel ben difeso specchio,
di tanta fresca porpora rosseggi?
A che, fra San Cataldo e il tuo più vecchio
muro che sa Bisanzio ed Aragona,
che sa Svezia ed Angiò, tendi l’orecchio?
Non balena sul Mar Grande né tuona.
Ma sul ferrato cardine il tuo Ponte
gira e del ferro il tuo Canal rintrona.
Passan così le belle navi pronte
per entrar nella darsena sicura,
volta la poppa al jonico orizzonte.»
(Gabriele d’Annunzio- Laudi del Cielo del Mare della Terra e degli Eroi, libro IV)