Il ritmo e il battito della taranta pizzicata

A Galatina dal 26 al 29 giugno In occasione della celebrazione dei due apostoli, i SS. Pietro e Paolo, gli eventi della rassegna organizzata dal Club per l’Unesco di Galatina e della Grecia Salentina per celebrare il tarantismo

Celebrare la storia e l’identità culturale rafforzando il legame tra territori, tradizioni e comunità. Questo il fulcro della rassegna “Il ritmo e il battito della taranta pizzicata” che ha raggiunto l’apice nella giornata dedicata ai Santi Pietro e Paolo patroni di Galatina con rievocazione storica dell’antico rito del tarantismo. Dislocate in prossimità delle tre porte murarie della città tre orchestrine terapeutiche, Arakmea, Jonica Popolare e Scazzacatarante, che con le loro note hanno accolto i carretti con le tarantate dirette verso la cappella di San Paolo. Qui da dodici anni si ripete il rito che recupera movenze e pose degli uomini e delle donne, in particolare, che fino a pochi decenni fa giungevano nella stessa strada in uno stato di trance, come posseduti da una forza sconosciuta, “avvelenati” da quello che la tradizione indica come “il morso della taranta”. Un’esplosione di ritmo, di suoni, di gesti e di danze che ha coinvolto emozionando il pubblico presente come testimonia il reportage della fotografa Maria Pacoda che abbiamo il piacere di pubblicare.

La rassegna, “Il ritmo e il battito della taranta pizzicata” è stata organizzata da Club per l’Unesco di Galatina e della Grecia Salentina con l’intento di rivalutare e far conoscere il Tarantismo come bene immateriale attraverso le fonti storiche, gli studi, i filmati, le foto, le testimonianze, la rievocazione dell’antico rito, al fine di evitare la dispersione di un patrimonio ricco di credenze, leggende e riti. Per sottolineare il ruolo centrale del patrimonio culturale e il coinvolgimento della comunità, l’evento è inserito dal 2018 nelle Giornate Europee del Patrimonio (GEP), European Heritage Days, un notevole evento corale che dà un’immagine della ricchezza diffusa e della diversità del patrimonio culturale europeo.

Anche quest’anno il programma è stato fitto di iniziative, si è partiti lunedì 26 giugno con la proiezione del documentario “Ritorno alla terra del Rimorso”, del regista Gianfranco Mingozzi. Martedì 27 giugno è stata la volta della rievocazione storica del Tarantismo nel momento della terapia domiciliare con la partecipazione dell’Orchestrina Terapeutica. Nella stessa serata si è svolto lo spettacolo musicale per pianoforte e archi “Alle origini della pizzica. Musica e tarantole: da Marsilio Ficino a Jean-Jacques Rousseau”, ideato e diretto da Brenno Boccadoro, etno-musicologo dell’Università di Ginevra. Il prof. Boccadoro ha dedicato la sua attività di ricercatore alla teoria della musica nell’antichità greca, al potere psichico della musica e in particolare agli effetti della musica rinascimentale italiana. Tra gli interventi anche la partecipazione di Gino Leonardo Di Mitri, storico della scienza presso l’Università del Salento, autore di numerosi saggi, monografie e articoli, tra cui “La febbre del viaggio. Il gran tour scientifico nel Regno di Napoli”, Mario Congedo Editore, 2002, “Storia biomedica del tarantismo nel XVIII secolo, Leo S. Olschki Editore, 2006. La vigilia della festa è stata dedicata al ricordo di Luigi Chiriatti, musicista, demologo, studioso delle tradizioni popolari, direttore artistico del festival “La notte della taranta”, autore di numerosi lavori sul tarantismo, la musica e la cultura popolare salentina, scomparso il 25 maggio 2023. Infine, nella giornata conclusiva, in mattinata la rievocazione del rito con le attrici tarantate, in serata lo spettacolo “Cumpanaggiu” dei Cantieri Teatrali Koreja e la conferenza delle studiose Michaela Schauble (Svizzera) e Anja Dreschke (Germania), con documentari e la visita al locale Museo del Tarantismo. 

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