Chiacchierando con Francesco Zavattari
Intervista all’artista lucchese sul progetto Art’themis di UMAR realizzato in Portogallo
L’Arte per l’uguaglianza di genere
di Antonietta Fulvio
Prevenire la violenza contro le donne e accrescere la consapevolezza sull’uguaglianza di genere. Questo, in estrema sintesi, il concept di Art’themis di UMAR che, lo scorso aprile, ha visto l’artista Francesco Zavattari protagonista di tre live painting performance in due scuole portoghesi e nel centro della città di Porto. Il progetto si è concluso con l’inaugurazione dell’esposizione della mostra ‘My Art is Female’ nel museo Quinta de Santiago. Abbiamo incontrato Francesco Zavattari in occasione della pubblicazione del video che racconta l’esperienza portoghese.
Qual è la tua idea di arte?
Quello che cerco di suggerire ai ragazzi che incontro nelle scuole è l’idea dell’arte quale promotrice e creatrice di uguaglianza. Davanti ad un’opera siamo tutti uguali. Nel progetto realizzato in Portogallo ho voluto creare un piccolo manifesto per ricordare quanto tutti noi dobbiamo avere lo stesso diritto di osservare e giudicare un’opera d’arte. Una libertà che richiama quella di parola, espressione, concetto, tanto per i maschi quanto per le femmine.
Che ruolo ha la donna nella tua pittura?
La donna da sempre è motivo di ispirazione ed esempio di bellezza, non tanto quale canone estetico ma anche esempio di bellezza interiore, profondità e sensibilità. Anche nell’arte abbiamo profondità, colori, sfumature e spesso trarre ispirazione dal mondo femminile è pressoché automatico.
{AG rootFolder=”/images/sampledata” thumbWidth=”200″ thumbHeight=”120″ thumbAutoSize=”none” arrange=”priority” backgroundColor=”ffffff” foregroundColor=”808080″ highliteColor=”fea804″ frame_width=”500″ frame_height=”300″ newImageTag=”1″ newImageTag_days=”7″ paginUse=”1″ paginImagesPerGallery=”10″ albumUse=”1″ showSignature=”1″ plainTextCaptions=”1″ ignoreError=”1″ ignoreAllError=”0″ template=”galleryView” popupEngine=”slimbox”}/zavattari_portogallo{/AG}
Cosa ha rappresentato per te ‘My Art is Female’?
Il mini tour che mi ha visto protagonista in Portogallo nell’aprile scorso ha rappresentato una delle esperienze umane e professionali più importanti della mia carriera. Attraverso il progetto ‘My Art is Female’, sviluppato in collaborazione con Art’themis e UMAR e supportato fra gli altri dal Governo Portoghese, la mia arte si è fatta veicolo di promozione per l’uguaglianza di genere e per la lotta contro la violenza sulle donne. In soli cinque giorni, insieme alle splendide persone che hanno collaborato con me, abbiamo realizzato tre live performance in tre diverse città e inaugurato una personale presso il Museo Quinta de Santiago. Da questa straordinaria esperienza è stato tratto il video di cui oggi parliamo. Non è semplice mostrare una cosa simile in pochi minuti ma ci abbiamo provato. Vi consiglio di dargli un’occhiata, cosa che, grazie alla promozione sviluppata a livello internazionale, in poche ore hanno già fatto migliaia di persone.
In ottobre sarai a Lecce per una tua personale, puoi svelarci qualche anticipazione?
Lecce è per me un luogo incredibilmente importante dove ho già avuto modo di esporre nel 2013 in occasione della mia personale internazionale ‘UBIQUA’. In quel caso lo feci con una sola opera nella bellissima ‘Libreria del sole’, in pieno centro storico. Ho sempre desiderato però arrivare in città con una intera serie presentata in una personale di alto livello in linea con quanto fatto negli ultimi anni. Per questo abbiamo deciso con gli organizzatori di far esordire una intera nuova serie in anteprima: ‘Elevata concezione. Pietra, carta, luce’. Ogni tela trae ispirazione dalla terra incredibile che mi ospita e che fin da piccolo mi ha colpito per la sua bellezza. Ovviamente ‘a modo mio’. Non sono un paesaggista per cui il pubblico non si troverà di fronte a qualcosa di così convenzionale. Quello che cerco di suggerire è un concetto di spiritualità e, appunto, di elevatezza che in mezzo a quel fantastico Barocco e a quella pietra rilucente ho sempre respirato già da bambino.
Come ogni mia serie anche questa è già destinata a essere esposta in altre location italiane e straniere. Il mio proposito è infatti anche quello di creare un omaggio a questa bellissima città sperando che attraverso la mia arte possa essere ulteriormente promossa. Di questo spero possano essere soddisfatte le istituzioni locali che saranno coinvolte.
Come ti stai trovando in termini organizzativi dato che è la tua prima personale così ampia a Lecce?
Per fare una cosa simile nel modo giusto c’era bisogno di un grande team di lavoro e, devo dire, sono stato in questo davvero fortunato. La mostra è organizzata da due realtà molto attive sul territorio: ‘Il Raggio Verde’ e l’Associazione Culturale ‘Le Ali di Pandora’. Ho trovato persone fantastiche che stanno organizzando quello che si prospetta come un grande evento. Quando saranno rilasciate tutte le informazioni dettagliate ci sarà modo di nominarle e ringraziarle una a una. Quello che già possiamo dire è che l’esposizione avrà luogo in uno splendido contesto: a partire dal 17 ottobre le mie opere ‘abiteranno’ infatti le sale dell’Ex Conservatorio Sant’Anna nel cuore della città.
La cosa più bella del mio lavoro è il momento in cui esso diventa occasione di esperienza collettiva in grado di gratificare non tanto e solo me, quanto tutti coloro che si adoperano per creare un prodotto di livello. Ho sempre e solo puntato su mostre personali e alla fine questo ha pagato. Grazie mille quindi a tutti coloro che stanno lavorando per questo. La speranza è che anche a Lecce si possano ripetere i successi di pubblico riscontrati in tutte le ultime esposizioni specialmente ‘dall’esplosione’ della serie ‘UNIVERSO INSTABILE’.