Undici mostre negli spazi museali del Polo Fiorentino
Andar per mostre. Negli spazi museali del Polo Fiorentino
Inizia domani, giorno d’Ognissanti, il fine settimana più lungo d’autunno. Per chi si trovasse a Firenze un ampio ventaglio di proposte per trascorrere un week end nel segno dell’arte visitando le meraviglie e i capolavori conservati nei luoghi del Polo Museale fiorentino.
Dagli Uffizi al Museo di Orsanmichele passando per la Galleria dell’Accademia, il Museo nazionale del Bargello e la Biblioteca di Michelozzo del Museo di San Marco cogliendo l’occasione di ammirare le opere di ben undici mostre attualmente allestite in questi magici luoghi dell’arte.
Nel complesso munumentale degli Uffizi sono addirittura tre le esposizioni in corso: nell’ex-chiesa di San Pier Scheraggio (ingresso dal Loggiato degli Uffizi) è visibile la mostra Gli autoritratti ungheresi degli Uffizi (con ingresso libero) che raccoglie 23 opere provenienti dalla Collezione degli autoritratti della Galleria che documentano l’evoluzione dell’arte ungherese figurata attraverso questo particolare genere di opere che gli artisti hanno realizzato per gli Uffizi, in particolare tra Otto e Novecento. Al piano Nobile della Galleria è visibile la mostra Il Gran Principe. Ferdinando de’ Medici (1663 – 1713) Collezionista e Mecenate, organizzata nel terzo centenario della morte del Gran Principe Ferdinando de’ Medici (1663-1713) per celebrare questo importante personaggio che fu tra i principali collezionisti e mecenati d’arte della famiglia granducale di Toscana.
Alle Reali Poste degli Uffizi sabato mattina, dalle 10 alle 12 (con ingresso libero), si potrà visitare la mostra di Autoritratti (provenienti dalla collezione degli Uffizi) che fanno da “corona” al Laboratorio 900 organizzato per gli studenti delle scuole elementari, medie e superiori fino al 30 novembre. I visitatori potranno ammirare ad esempio il volto scavato e inciso di Käthe Kollwitz così come le geometrie morfologiche di Fernand Léger, la scomposizione in frammenti del corpo di Elisa Montessori e la deformazione materica di Berlinde de Bruyckere. E ancora la maschera ‘funebre’ pop di Yoko Tadanori e le orecchie d’asino di Jan Fabre, fino alla trasposizione fumettistica e grafica di Andy Warhol e alle lucide geometrie di Francesca Woodman.
La mostra documentaria dal titolo Edoardo Detti. Architetto e urbanista 1913-1984, dedicata al noto urbanista di cui si celebra il centenario della nascita, è invece allestita negli spazi del Museo di Orsanmichele (domani e sabato dalle 10.30 alle 16.30 con ingresso libero).
Questo week-end è un imperdibile occasione per visitare ll Museo nazionale del Bargello e ammirare la mostra Percorsi di meraviglia dedicata ad alcuni importanti restauri di opere del museo, recentemente conclusi, che sono il frutto della generosa collaborazione nei confronti del Bargello da parte dell’Opificio delle Pietre Dure e da parte dei “Friends of Florence”.
La Galleria dell’Accademia è invece la location della mostra Dal Giglio al David. Arte civica a Firenze fra Medioevo e Rinascimento. Il visitatore si troverà davanti ad una straordinaria selezione di opere d’arte di epoca comunale e repubblicana, nate originariamente per arricchire i palazzi pubblici di Firenze, gli edifici che ospitavano le magistrature che amministravano la città, le sedi delle Arti – le antiche corporazioni dei mestieri – e la cerchia di mura cittadine.
Nella suggestiva Biblioteca di Michelozzo del Museo di San Marco, prosegue con successo la mostra Mattia Corvino e Firenze. Arte e umanesimo alla corte del re di Ungheria che affronta il tema del rapporto privilegiato che re Mattia Corvino ebbe con Firenze, con i suoi artisti, i suoi miniatori e tutta la cerchia culturale che gravitava intorno a Lorenzo de’ Medici.
E tre le esposizioni in corso anche nel complesso monumentale di Palazzo Pitti, visibili durante questo fine settimana. Nell’Andito degli Angiolini (con ingresso libero) si potrà ammirare la mostra Della magia e dello stupore che raccoglie opere di Antonio Possenti di proprietà della Banca di Cambiano. Nelle sale della Galleria d’arte moderna è allestita invece Impressionisti a Palazzo Pitti. 12 capolavori dal Museo d’Orsay che raccoglie due Degas, due Monet, due Cezanne, due Renoir, due Pissarro, un Fantin Latour oltre ad un’opera di Paul Guigou. Infine negli spazi del Museo degli Argenti è visibile la mostra Diafane Passioni. Avori barocchi dalle corti europee dedicata ai più abili scultori d’avorio.
Chiude questa speciale lista il percorso espositivo realizzato alla Villa medicea di Poggio a Caiano e nelle sale del Museo della natura morta dal titolo Per il Gran Principe Ferdinando. Nature morte, paesi, bambocciate e caramogi dalle collezioni medicee, dedicato al Gran Principe Ferdinando de’ Medici (1663-1713), figlio del granduca Cosimo III e destinato a succedergli nel governo della Toscana.
red. Arte e Luoghi