Guardare al presente con Mondovisioni

Giovedì 15 ottobre incontro ore 19 e proiezione ore 20.30 ai Cineporti di Puglia / Lecce

La rassegna di documentari e incontri su attualità, diritti umani e informazione
prosegue con una serata dedicata all’ex sindaco di Bogotà

 

Prosegue ai Cineporti di Puglia/Lecce, “Guardare al presente”, una rassegna su attualità, diritti umani e informazione curata di cinque incontri e cinque proiezioni dei documentari di Mondovisioni (selezionati da CineAgenzia in collaborazione con Internazionale) curata dalla cooperativa CoolClub in collaborazione con (Ri)Generazione Politica e Xoff. Conversazioni sul futuro e finanziata dalla Fondazione Apulia Film Commission a valere su risorse FSC 2007-2013 “Cineporti di Puglia”.

Giovedì 15 ottobre secondo appuntamento dedicato alla Colombia e ad Antanas Mockus, ex sindaco di Bogotà. Alle 19 incontro – moderato da Giorgio Scolozzi – con Sandro Bozzolo autore del libro “Un sindaco fuori del Comune. Storia di Antanas Mockus. Supercittadino di Bogotà” (Emi Editrice – Missionaria Italiana) e a seguire (ore 20.30) la proiezione di Life is sacred di Andreas M. Dalsgaard (Danimarca/Irlanda/Norvegia/Colombia 2014, 104’ – Anteprima italiana). Per decenni abbiamo sentito parlare della Colombia per i suoi signori della droga, guerriglieri, paramilitari e governanti corrotti. Ma il paese ha anche un altro volto, quello di chi lavora duramente e combatte per una vera democrazia, come Antanas Mockus, leader eccentrico e senza paura che usando mimi, matite, flashmob e costumi da supereroe, ha dichiarato guerra a ingiustizie e violenza. Del suo pacifico esercito di giovani seguaci fa parte Katherin, che però scoprirà che cambiare una società contaminata dall’illegalità è molto più difficile di quanto credesse. Un film che vuole aprire un dibattito su moralità e politica, non solo in Colombia.

Lunedì 19 ottobre alle 19 la serata si aprirà con l’incontro “L’Europa dopo Kobane” con Ivan Grozny Compasso (giornalista freelance , autore di “Kobane dentro. Diario di guerra sulla difesa del Rojava” – Agenzia X) e Daniele De Luca (docente di Storia delle Relazioni Internazionali dell’Università del Salento). Nel dicembre 2014 il Compasso è stato tra i pochi a entrare dentro a Kobane, riuscendo a divulgare nel web informazioni in diretta dall’interno della città assediata, dove le donne e gli uomini della resistenza curda combattono contro l’avanzata dell’esercito dell’Isis. Il libro è un diario dettagliato di sette giorni di permanenza a stretto contatto con i guerriglieri e il loro straordinario sistema di autogoverno influenzato dagli studi in carcere di Abdullah Öcalan sul pensiero libertario di Murray Bookchin. Sette notti con il sottofondo dei mortai tra gli incubi di terrore e morte che si mischiano ai sogni di una futura idea di umanità. Dalle 20.30 sullo schermo Voyage en barbarie di Cécile Allegra e Delphine Deloget (Francia, 2014, 72 minuti – Anteprima italiana). Il Sinai è diventato teatro di una vera tratta degli schiavi: a partire dal 2009 50mila eritrei sono passati da qui, e 10mila non ne sono mai tornati. Giovani, di buona famiglia, cristiani, in fuga da una dittatura, vengono rapiti durante la marcia verso il Sudan e torturati da beduini che non hanno che un obiettivo: ottenere un riscatto dalle famiglie, come conferma l’intervista senza precedenti a uno di loro. Tre sopravvissuti ci consegnano la loro testimonianza: Germay, rifugiato al Cairo, e Robel e Haleform, che hanno ottenuto asilo in Svezia. Le loro voci sono le prime a svelare una vicenda avvolta dal silenzio, l’ennesimo dramma sulle rotte della migrazione.

Giovedì 22 ottobre dalle 19 incontro con Bruno Ballardini, autore di “Isis. Il marketing dell’apocalisse” (Baldini&Castoldi) che dialogherà con il sociologo Stefano Cristante e con il ricercatore e giornalista Ubaldo Villani Lubelli. Dopo la strage di “Charlie Hebdo” e i video delle esecuzioni di giornalisti occidentali, l’orrore dell’ISIS è entrato nelle nostre case, e la sua “guerra mediatica” ne ingigantisce il pericolo. Questa regia lo distingue da al-Qaeda, tanto che per Ballardini il modo in cui l’ISIS fa propaganda si può considerare l’11 settembre della comunicazione politica. Al nostro etnocentrismo, l’ISIS risponde specularmente, con un Califfato oltre il quale non possono esistere altre culture. Al nostro imperialismo risponde con la globalizzazione dell’Islam. Ai nostri miti contrappone altrettanti miti, opposti e arcaici. In gioco è l’occidentalizzazione del mondo, e per questo il principale campo di battaglia sono i media stessi. Ballardini analizza le ragioni storiche e le tecniche di questa “guerra culturale”, e ci costringe a riflettere anche sul nostro modello di pensiero unico, di cui l’ISIS, ci piaccia o no, è figlio, come la stessa Hillary Clinton ha ammesso: “L’ISIS è roba nostra, ma ci è sfuggita di mano”. Dalle 20.30 spazio a (T)error di Lyric R. Cabral e David Felix Sutcliffe (Stati Uniti 2015, 93’ – Anteprima italiana), il primo documentario a seguire dall’interno una operazione anti-terrorismo dell’FBI, per rendere conto dello stato attuale della War on Terror contro l’islamismo radicale, attraverso una vicenda paradossale che sembra più partorita dalla mente di uno sceneggiatore che pianificata dal Pentagono. Dal punto di vista di “Shariff”, 63enne afroamericano, ex-attivista diventato informatore, scopriamo le tattiche di indagine adottate dall’intelligence statunitense, e le torbide giustificazioni che le sostengono. Teso come un thriller, crudo e controverso, (T)error illumina la fragile relazione tra libertà individuali e sorveglianza totale nell’America d’oggi.

Lunedì 26 ottobre, ultimo appuntamento, con la proiezione di En tierra extraña di Iciar Bollaín (Spagna 2014, 73’ – Anteprima italiana) preceduta da un incontro con Giuseppe Caporale (Resto al Sud), Luca Ciccarese (Prima che te ne vai), Marianna Pozzulo (Bentornati al Sud). Modera Simona Palese (DueVerticale). Il film racconta la storia di Gloria, una dei 700mila spagnoli che hanno lasciato il loro paese dall’inizio della crisi economica. Nata in Almeria, 32 anni, insegnante disoccupata in Spagna, ha trovato lavoro come commessa a Edimburgo, dove ha lanciato il progetto “Ni Perdidos Ni Callados” (Né persi né silenziosi), per esprimere la sua frustrazione di expat e dare voce ai 20mila spagnoli che vivono nella capitale scozzese. La regista Iciar Bollaín ha raccolto le loro storie, comuni o straordinarie, incoraggianti o sconfortanti, per raccontare una situazione esemplare della nuova migrazione interna europea, da paesi come Spagna, Portogallo e Italia, verso il Nord del continente.

Info e contatti
Cineporti di Puglia – Lecce
Via Vecchia Frigole, 36
73100 Lecce
Telefono: +39 0832090446
cineportolecce@apuliafilmcommission.it

(fotne. comunicato stampa)