Noi e la Costituzione. Secondo corso dell’Università di Strada

A Lecce il 5 aprile c/o Libreria Adriatica (aula 1), Ergot (aula 2), Fondo Verri (aula 4)

NOI E LA COSTITUZIONE
 
Dopo il brillante esordio lo scorso marzo l’Università di Strada, progetto di Lecce bene comune, dà appuntamento con tre nuovi incontri per il secondo corso in programma il prossimo 5 aprile, naturalmente nel centro storico di Lecce. Tema centrale delle lezioni, aperte a tutta la cittadinanza, sarà la Costituzione.

Si partirà alle ore 18 presso la Saletta letteraria “Mino Carbone” della Libreria Adriatica dove il prof. Michele Carducci terrà una lezione intitolata “Il diritto all’esistenza dignitosa tra Costituzione e Unione europea”. Il tema discusso dal prof. Carducci riguarda l’evoluzione del “diritto all’esistenza dignitosa”, riconosciuto e tutelato per la prima volta dalla Costituzione italiana e poi previsto da altre successive Costituzioni nel mondo, ma progressivamente eroso e ridimensionato dal processo di integrazione europea.

 “La tutela dei diritti civili nella Costituzione Italiana” sarà invece il tema della lezione tenuta dal prof. Mario Esposito, sempre nella stessa giornata, ma alle ore 19:30 presso le Officine culturali Ergot.  Riconosciuti implicitamente nei Principi fondamentali della Carta Costituzionale, i diritti civili sono espressi negli articoli 13-28. L’articolo 21, in particolare, tutela la libertà di pensiero e di opinione come uno dei diritti civili e politici del cittadino, stabilendo che tutti, senza discriminanti, “hanno diritto di manifestare liberamente il loro pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.”
Chiuderà la giornata una lezione del prof. Nicola Grasso presso il Fondo Verri (ore 21) dal titolo “Dalla Costituzione del 1948 al referendum del 2016”. Per il prof. Grasso, dopo la modifica del sistema elettorale, il tema delle riforme costituzionali è
stato oggetto del programma di molti governi, che si sono appropriati di una prerogativa tipicamente parlamentare. A distanza di 10 anni esatti da referendum del 2006 che aveva bocciato la riforma proposta dal governo di centro destra ora si profila una nuova legge di revisione costituzionale, proposta dall’attuale governo, che tocca alcuni aspetti nevralgici del quadro istituzionale e che potrebbe anche riverberare i suoi effetti sull’assetto dei poteri e sulla effettività della democrazia. Il popolo sarà nuovamente chiamato a pronunciarsi sulla nuova riforma ed è fondamentale che siano chiari tutti gli effetti che la riforma produrrà.

(fonte: comunicato stampa)

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