Le poesie nei libri di scuola degli anni Sessanta. Il libro di Piero Manni

Cloffete cloppete clocchette è il nuovo libro di Piero Manni (editore e curatore del volume) che sarà presentatovenerdì 20 ottobre a partire dalle ore 19 presso l’associazione anziani a Lequile, in via Firenze, 7 dal poeta Marcello Buttazzo.  Dopo i saluti del sindaco di Lequile Antonio caiaffa interverranno Ornella De Giorgi assessore alle Politiche sociali e Rodolfo Erto presidente dell’associazione anziani.  Modera l’incontro l’assessore alla cultura del comune di Lequile Antonio Spedicato.

 Se in Che dice la pioggerellina di marzo erano raccolte le poesie più diffuse nei libri di scuola degli anni Cinquanta, e l’elemento caratterizzante era la piena continuità di contenuti e autori rispetto alle antologie del periodo fascista, in Cloffete cloppete clocchete si fa un passo in avanti, e il riferimento temporale diventa quello degli anni Sessanta.Vi è una netta rottura dovuta al diverso clima sociale e culturale: irrompono nella scuola temi quali l’ambiente, il consumismo, il razzismo, il Terzo Mondo, il pacifismo, la Resistenza, il mal di vivere; e vi è una diversa visione di quelli tradizionali come la famiglia, la scuola, il lavoro, la natura.

Anche gli autori cambiano: accanto ai classici italiani (Pascoli, Leopardi, Manzoni, d’Annunzio) troviamo i contemporanei (da Montale a Quasimodo, da Ungaretti a Fortini, Saba, Calvino, Pavese), la novità dei poeti stranieri (Rilke, Neruda, Lorca, Prévert, Brecht, Auden, Edgar Lee Masters, Rimbaud e Baudelaire), quella più deflagrante dei cantautori (Gaber, De André), e ai “poeti di banco” (Zietta Liù, Pezzani, Lina Schwarz, Novaro) si accosta Gianni Rodari. È iniziata la scuola nuova, che all’istruzione affianca l’educazione, la formazione dei cittadini della democrazia.