Dante Academy, il premio di Area Contesa Arte

Vincitrice del Primo Premio con l’opera polimaterica “Libertà va cercando” è la giovane Gaia Di Leo allieva dell’Accademia di Belle Arti di Roma

Nell’anno dantesco, per le celebrazioni in occasione dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri,  sono davvero tante le iniziative per ricordare il Sommo Poeta e la sua Divina Commedia. E le iniziative si moltiplicano declinando il poema dantesco in letteratura come nell’arte. A tal proposito segnaliamo il Premio Internazionale Dante Alighieri indetto dalla galleria Area Contesa Arte che offre l’opportunità ai giovani allievi dell’Accademia di Belle Arti di Roma di confrontarsi e rileggere le tre cantiche della Divina secondo la propria cifra stilistica.

Dopo il primo ciclo dedicato all’Inferno, lo scorso 27 maggio si è svolta a Roma nella sede in Via Margutta, nel pieno rispetto delle misure anti Covid, la premiazione del secondo ciclo Premio Internazionale Dante Alighieri dedicato al Purgatorio. La serata di premiazione ha visto la partecipazione della storica dell’arte Mara Ferloni, del maestro internazionale di spatola stratigrafica Mario Salvo, del principe Alfio Borghese, di Adriana Russo in veste di madrina d’eccezione.

Gaia di Leo Primo Premio Dante Academy

Le sorelle Teresa M. Zurlo e Tina Zurlo , titolari della Galleria Area Contesa Arte, hanno poi annunciato il vincitore del concorso, la giovane Gaia di Leo che ha così spiegato il suo lavoro pittorico: tredici mani aperte verso l’infinito sotto il vigile sguardo distaccato della Luna. «L’opera rappresenta il desiderio delle anime residenti nel Purgatorio di fuggire verso il Paradiso e vivere nella beatitudine eterna. Nelle mani sono presenti riferimenti simbolici quali il numero 13 (13 mani), che è comunemente associato alla sommossa di Lucifero, ed il significato simbolico della mano sinistra associata alla natura inferiore che spesso ostacola la natura superiore, quella che agisce per il bene.» L’opera polimaterica intitolata “Libertà va cercando” è stata realizzata con acrilici e foglia d’oro su una tavola di abete trattato dal diametro di 80 cm.


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