La poesia di Nicola De Donno

Al via, il 1 e 2 marzo 2023, la rassegna di voci e di esperienze promossa dal Polo Biblio Museale di Lecce in collaborazione con Milella editrice

Saranno dedicati a “La poesia di Nicola De Donno” i primi due appuntamenti della rassegna di voci e di esperienze, promossa dal Polo Biblio Museale di Lecce in collaborazione con Milella editrice, “Dall’Oralità alla Scrittura: il Dialetto Salentino nelle espressioni artistiche contemporanee”. Un’indagine dedicata alla lingua salentina e alla pluralità delle lingue. Si inizia il 1 marzo a Maglie (ore 10) nello storico Liceo Classico “Francesca Capece” dove Nicola De Donno fu Preside per lunghi anni.

All’incontro, aperto al pubblico, interverranno la dirigente scolastica Anna Antonica, Camillo De Donno, Luigi De Luca, Simone Giorgino e l’assessore alla cultura Roberta Iasella. Le letture dei versi sono affidate agli studenti del Liceo. Il secondo appuntamento, si terrà il 2 marzo a Lecce, alla Biblioteca Bernardini, a partire dalle 18.00 e vedrà gli interventi di Carlo Alberto Augieri, Luigi De Luca, Camillo De Donno, Antonio Lucio Giannone e Simone Giorgino.
Nicola Giuseppe De Donno, tra gli esponenti più significativi della poesia neodialettale del Novecento nacque e morì a Maglie (1920 -2004). Dopo aver conseguito brillantemente la laurea in filosofia nel luglio 1946 alla Scuola Normale Superiore di Pisa, fu curatore della sezione filosofica della rivista «Belfagor», fondata e diretta da Luigi Russo. Rinunciò all’incarico universitario offertogli dalla Normale, scegliendo l’insegnamento nei licei diventando, poi, preside del Liceo “Capece” di Maglie.
Tra le sue pubblicazioni, si annoverano i saggi su Pascal e Bergson e numerose ricerche di storia patria. Studioso dei proverbî, dell’animo e del costume popolare,fu autore di ben tredici raccolte di poesia in dialetto, quattro delle quali per le prestigiose edizioni “All’Insegna del Pesce d’Oro” del milanese Vanni Scheiwiller, suo grande amico, che definì la poesia di De Donno «politica nel senso dantesco, una lettura del civile in termini politico-sociali». Nella poesia di De Donno, infatti, la dimensione locale assurge a paradigma universale; l’apparente umiltà del dialetto non ha meno potenzialità poetiche dell’italiano e permette all’autore di affrontare impegnativi temi civili e sociali, ma anche di ordine simbolico e metafisico.
Di lui si sono ampiamente occupati, tra gli altri, Donato Valli, Mario Marti, Maria Corti, Oreste Macrì, Giovanni Tesio, Antonio Lucio Giannone. Nel 2016,è stata pubblicata da Milella, l’edizione, a cura di Simone Giorgino, di “Tutte le poesie”, due volumi dedicati all’intera produzione poetica dell’autore magliese. A cura di Antonio Lucio Giannone è il volume che raccoglie gli Atti della Giornata di studi svoltasi a Maglie il 18 aprile 2015, “La poesia dialettale di Nicola G. De Donno” che si configura come lo strumento di studio attualmente più completo esistente sulla sua opera.