Così Guerriera Guerrieri difese la Biblioteca Nazionale di Napoli

Con un convegno l’8 marzo 2023 l’intitolazione del monumentale Salone di Lettura della BNN alla studiosa e all’epoca direttrice della Biblioteca che mise in salvo l’immenso patrimonio librario

Guerriera Guerrieri  tutti gli studiosi di Napoli, e non solo, devono “la salvazione di tutto il patrimonio librario della Biblioteca Nazionale“, così scrive Benedetto Croce ma, come capita spesso, si dimenticano le donne che hanno svolto  con grande  abnegazione il loro lavoro. E sarà intitolato a Guerriera Guerrieri, il monumentale Salone di Lettura della Biblioteca Nazionale di Napoli , con una cerimonia  simbolicamente l’8 marzo  (ore 15) e un convegno di studio. 

Di Guerriera Guerrieri  pochi ormai si ricordano, eppure ha salvato in piena guerra un immenso patrimonio librario tra i più preziosi e antichi al mondo, ed a lei si deve la successiva risistemazione  dei libri e delle collezioni della  Nazionale. Oggi resta un riferimento indispensabile per quanti si apprestano a fare ricerche sulla storia della biblioteca e sui suoi manoscritti. 

L’intitolazione alla Guerrieri  del Monumentale  Salone di Lettura– spiega Maria Iannotti, direttrice della Biblioteca Nazionale – non è solo un atto dovuto ma  è il segno della riconoscenza della città alla sua opera e  vuole rappresentare un modo per dare visibilità alla professione bibliotecaria, di cui forse non  si è ancora compreso appieno il ruolo sociale e scientifico.“ 

Guerriera Guerrieri diresse la Biblioteca Nazionale di Napoli dal 1943 al 1967, anni segnati dalla guerra e dalla successiva ricostruzione. Donna semplice, rispettosa del suo ruolo ma energica e  volitiva,   difese strenuamente la biblioteca  prima dagli occupanti tedeschi, poi dagli alleati.  

Negli anni Cinquanta e Sessanta organizzò mostre bibliografiche ed eventi culturali, impiantò un piccolo laboratorio di legatoria e di primo restauro. La sua opera di direttrice e soprintendente poi fu sempre improntata a grande modernità. Antesignana nell’introdurre metodiche di archiviazione   divenute la base della futura catalogazione, promosse la costituzione della Sezione della Campania e della Calabria dell’AIB, di cui fu presidente ininterrottamente dal 1948 al 1976 (poi presidente onoraria e consigliere, fino al 1979). 

 “In questo periodo in cui la Biblioteca affronta  la grave difficoltà della mancanza di personale – conclude la direttrice della Biblioteca Nazionale –  non si può non rivolgere  l’attenzione all’ opera della Guerrieri. Un esempio di donna combattiva, tenace e determinata, ma anche di appassionata studiosa e bibliotecaria. Il suo impegno e la sua dedizione nello svolgere fino agli ultimi giorni della sua vita la sua missione di bibliotecaria ci ricordano che per svolgere con competenza il nostro lavoro non si può prescindere dall’impegno civile, che significa promuovere il diritto alla lettura, alla conoscenza ed informazione come diritto di tutti “. 

Il convegno di studi ripercorre le tappe fondamentali della vita e della carriera di Guerriera Guerrieri, dai rapporti con Benedetto Croce, ricostruiti attraverso il carteggio autografo, alla professione di bibliotecaria, alla vita nei difficili anni di guerra, all’attività di docenza e di studio. 

Moderati dalla  Direttrice della Biblioteca Nazionale di Napoli  Maria Iannotti, intervengono dalle ore 9,00 alle 13,30 Vittoria Fiorelli, Fiammetta Sabba,Teresa Leo , Patrizia Rocchini , Fiorella Romano, Maria Rascaglia, Gabriella Mansi, Daniela Bacca e Simonetta Buttò direttrice dell’Istituto Centrale  del Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane. Nel pomeriggio dopo la cerimonia di intitolazione  del salone di Lettura alle ore 15 , porteranno le loro testimonianze e riflessioni  Titti Marrone,  Sergio Angori ,Guido D’Agostino, Giuseppe De Nitto,  Vincenzo Trombetta, modera Lydia Tarsitano . Segue dibattito- ingresso libero 

(fonte: comunicato stampa)