Ricerca sul campo di Mischa Berlinski

 

 

Ricerca sul campo di Mischa Berlinski

gran vía edizioni

«Pieno di dolcezza e riflessivo buonumore. Ricerca sul campo è un romanzo favoloso»
Stephen King, The New York Times

Con il libro “Ricerca sul campo” del giornalista Misha Berlinski, la casa editrice “gran vía edizioni” si presenta ai suoi lettori, dopo aver rinnovato la struttura societaria, proponendo autori moderni internazionali in una innovativa veste grafica.

Nata nel gennaio del 2006, dopo aver rivolto la sua attenzione alla narrativa spagnola, pubblicando autori di grande rilievo come Isaac Rosa – vincitore del Premio Andalucía de la Crítica –, la casa editrice inaugura oggi una nuova collana, altrevie che si sviluppa in due percorsi, uno di narrativa internazionale contemporanea –  inglese, tedesca, francese e americana – l’altro che comprende non fiction novel, memoir e reportage, testi che alla struttura saggistica uniscono l’eleganza del registro narrativo.

Gran vía ha beduttato in questi giorni nelle librerie di tutta Italia con tre romanzi: Il morto di Passy della tedesca Barbara Bongartz, Ricerca sul campo dello statunitense Mischa Berlinski, finalista al National Book Award 2007, e Ritratto di un uomo morto dell’inglese Sarah Hall, selezionato per il Man Booker Prize 2009.

Tutte le opere letterarie hanno visto le recensioni di grandi firme sulle più importanti testate giornalistiche dei rispettivi Paesi d’origine: « In una lingua priva di fronzoli Barbara Bongartz dà vita a un romanzo penetrante sulla ricerca della propria identità» riporta il Faz – il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung – scrivendo a proposito de Il morto di Passy (Der Tote von Passy); «Pieno di dolcezza e riflessivo buonumore. Ricerca sul campo è un romanzo favoloso» scrive Stephen King su The New York Times dopo la pubblicazione in America del romanzo (Fieldwork) e il riconoscimento del National Book Award, uno dei più prestigiosi premi letterari americani; e, infine, «La scrittura di Sarah Hall è viscerale e coinvolgente e la vita emotiva dei suoi personaggi è sapientemente resa in questo sfavillante intreccio di voci, per le quali l’arte è un modo di vedere e insieme un modo per vivere» riportano le pagine de The Times parlando de Ritratto di un uomo morto (How to Paint a Dead Man) della scrittrice selezionata nel 2010 da The Telegraph tra i 20 migliori scrittori inglesi sotto i 40 anni.

 

 

Ricerca sul campo di  Mischa Berlinski

Con uno sguardo attento e indagatore sulle grandi narrazioni e gli autori meno omologati, la collana altrevie esordisce con un testo di respiro internazionale, di alta ed elegante qualità: Ricerca sul campo di  Mischa Berlinski.

L’autore del romanzo nasce a New York  nel 1973. Studia alla Berkeley University in California e alla Columbia University, per poi lavorare come giornalista freelance in Thailandia. Con questo suo primo romanzo è finalista al National Book Award nel 2007 e l’anno successivo gli viene riconosciuto il  Whiting Writers’ Award. Oggi vive in Italia.

Il testo – perfettamente strutturato – offre al lettore una pluralità di suggestioni, avvincente come un thriller e invitante come la migliore letteratura di viaggio. Ricco anche di esotismo e ironia, esplora i temi del desiderio, della morte e dei tabù scientifici e religiosi. Ambientato in Thailandia, Ricerca sul campo ha come voce narrante quella dello stesso autore, che incuriosito dal caso misterioso di Martiya van der Leun, antropologa  americana morta in un carcere thailandese dove scontava una condanna per omicidio, inizia a indagare a fondo sulla vicenda. Comincia così una raccolta ossessiva di testimonianze, lettere, ricordi dalla quale emergono lentamente e in maniera sempre più coinvolgente per il lettore la figura e la vita dell’affascinante antropologa.

Un debutto letterario a cui è stato tributato un grande successo di pubblico e di critica, e che ha in Stephen King un convinto sostenitore.

(fonte: comunciato stampa)