Alla Triennale di Milano

Sei serate, 4, 5, 6 e 9, 10, 11 Luglio 2013, per scoprire l’incontro creativo tra teatro, musica e danza con le arti applicate, architettura e design

 

Porte Aperte
Anteprima al Teatro dell’Arte

 

Il Teatro dell’Arte riapre le porte e la Fondazione CRT Milano – Centro Ricerche Teatrali insieme alla Triennale di Milano progettano un nuovo percorso per il Teatro dell’Arte che parte dal crossover tra le arti del progetto e le arti performative.

Tra il 4 e l’11 luglio, in sei serate speciali, Il Teatro dell’Arte, il palcoscenico e i suoi spazi annessi, diventano il luogo dell’incontro creativo tra teatro, musica e danza con le arti applicate, architettura e design, grazie anche agli strumenti offerti dalle nuove tecnologie digitali e  dall’immagine elettronica.

 

 

Un avvio che offre agli spettatori e alla città nuovi punti di vista con cui guardare al Teatro dell’Arte, non come semplice contenitore, ma il teatro e in particolare la sua architettura, il suo palcoscenico, i suoi angoli meno conosciuti diventano lo “spettacolo” dell’anteprima. Il pubblico sarà invitato a seguire un percorso, inusuale e personale/unico, in cui scoprire e sperimentare nuove forme teatrali e allo stesso tempo un modo diverso di vivere l’esperienza di spettatore.

Anche la sala che accoglierà il pubblico alla fine del percorso sarà trasformata nell’aspetto e ognuno potrà decidere se assistere allo spettacolo live, restando in piedi, o sedendosi a terra o sulle poltrone in balconata, oppure facendosi coinvolgere dal ritmo della performance.

 

Il ponte verso il nuovo presente è testimoniato dal coinvolgimento del gruppo di ricerca artistica Opera, diretto da Vincenzo Schino, una delle formazioni della nuova generazione che ha fatto proprio in modo originale il linguaggio della multimedialità; a loro è affidato il ruolo di accogliere il pubblico e far iniziare il percorso di scoperta del Teatro dell’Arte. In questa installazione a essere chiamate in causa sono le certezze della percezione: come un’immagine fissa e bidimensionale come quella di un dipinto può cambiare e stravolgersi, mutare la percezione di chi guarda attraverso i suoni, le luci e anche le ombre proiettate dai corpi degli stessi spettatori.

 

Protagonisti sulla scena italiana e internazionale, creatori di uno stile che fa della tecnologia il motore drammaturgico di una nuova forma di teatro, e quindi naturali compagni di viaggio del progetto teatrale che si inaugura con questa Anteprima di luglio, Studio Azzurro e Paolo Rosa fanno rivivere un progetto che li vide nel 1987 su questo stesso palcoscenico con “La camera astratta”. Ma oggi la prospettiva è totalmente ribaltata e attraverso la ripresa di quello spettacolo cult che diede avvio alla contaminazione tra teatro e video, il percorso si muove a scoprire gli spazi e le suggestioni nascoste nelle zone vitali e solitamente precluse al pubblico della “fucina” del teatro.Due artisti internazionali molto diversi tra loro ma significativi dell’apertura della programmazione a influenze molto distanti non solo geograficamente sono stati scelti per segnare il primo e il secondo atto di questa anteprima in sei serate al Teatro dell’Arte.

 

Il 4, 5 e 6 luglio nella sala del Teatro dell’Arte il pubblico troverà il giapponese Ryoji Ikeda, con il suo linguaggio musicale e visivo totalmente generato da un computer. A lui il compito di trasfigurare la platea in un luogo suggestivamente ipnotico. Attraverso una potente colonna sonora il compositore/performer genera in tempo reale un intenso scorrere di immagini in bianco e nero. La velocità delle immagini, che procedono a centinaia di fotogrammi al secondo, è volta ad esplorare le relazioni tra i limiti delle possibilità della tecnologia più avanzata e la soglia estrema della percezione umana, in un’esperienza multi-sensoriale imperdibile, come ha scritto il New York Times su una recente installazione / performance dell’artista giapponese all’Armory di New York: “è qualcosa assolutamente da vedere e sperimentare. Uno spettacolo sublime”.

 

Il 9, 10 e 11 luglio invece il musicista e compositore Supanggah con la sua Orchestra Gamelan mescolerà strumenti tradizionali con sonorità contemporanee insieme a danze della Corte di Sriwijaya, in un evento dal titolo Sakti, parola di origine sanskrita che sta ad indicare l’energia creatrice di tipo primordiale, generalmente femminile, che è alla base di ogni fertile cambiamento.  Un concerto simbolico, quindi, e di augurio per il nuovo cammino del Teatro dell’Arte, anche per testimoniare la volontà di rivitalizzare il dialogo con le culture non eurocentriche – che è stato in origine una delle componenti specifiche nella nascita del CRT-  e che sarà certamente uno dei temi vitali con cui confrontarsi per attraversare il territorio contemporaneo delle arti, dal teatro alle arti visive, dalla musica al cinema ed al design.

(fonte: comunicato stampa)

 

 


 

PROGRAMMA

 

ATTO I – 4, 5, 6 LUGLIO 2013 alle ore 20:30

 

Opera/ Gruppo di ricerca artistica

il bosco / passaggio con respiro

con pitture di Pierluca Cetera

 

Paolo Rosa / Studio Azzurro

Retroscena2

memorie aeree di camera astratta

 

Ryoji Ikeda

test pattern at Teatro dell’Arte

live set

 

ATTO II – 9, 10, 11 LUGLIO 2013 alle ore 20:30

 

Opera/ Gruppo di ricerca artistica

il bosco / passaggio con respiro

con pitture di Pierluca Cetera

 

Paolo Rosa / Studio Azzurro

Retroscena2

memorie aeree di camera astratta

 

Supanggah Gamelan Orchestra

Sakti l’armonia del cielo

concerto e danze dall’Indonesia

 

Teatro dell’Arte

Viale Alemagna 6

20121 Milano

 

Informazioni e biglietteria

T. 02 72434208

 

Ingresso

Intero 10,00 Euro

Ridotti 8,00/5,00 Euro

 

orario degli spettacoli h 20.30