Resistere nel tempo. La collezione La Colonna si svela a Pelago

Dal 25 aprile al 2 giugno a Pelago (Firenze) negli spazi de “la Bottega del Ghiberti” (piazza Ghiberti)

Guttuso, Manzù e le “Memorie di una resistente borghese” per celebrare il settantesimo anniversario della Resistenza.

Un nucleo importante della Collezione La Colonna si svela dal 25 aprile al 2 giugno

Concessa in comodato gratuito al Comune di Pelago dalla famiglia Ubaldi-Ingrosso, l’intera Collezione La Colonna si compone di 262 opere ed altro materiale risalente alla corrente artistica del Realismo italiano. Per la mostra intitolata “Resistere nel tempo – Guttuso, Manzù e le Memorie di una resistente borghese” che si apre a Pelago negli spazi de “la Bottega del Ghiberti” (piazza Ghiberti)in occasione del settantesimo anniversario della “Resistenza” vuole ricordare la forza straordinaria che animò gli uomini e le donne che lottarono per la libertà combattendo una schiavitù fisica, ma anche psicologica. Le 22 opere in mostra rappresentano aspetti diversi di quella che poi è diventata “la Liberazione”.

 “Questa mostra oltre ad essere un’occasione per vedere dei capolavori di pittura del realismo italiano – afferma il Sindaco di Pelago Renzo Zucchini –  è anche un’ulteriore occasione per tenere viva e consolidare nella nostra memoria quel grande periodo della nostra storia che è stata la Resistenza al Nazifascismo. Il messaggio che ci viene anche da queste opere è un messaggio di lotta per la Libertà, democrazia solidarietà e giustizia, Valori che poi sono stati alla base della nostra Costituzione Repubblicana”.

 L’opera più imponente, e forse più significativa in mostra sarà “Grecia 1952” anche conosciuta come Fucilazione dei patrioti o Fucilazione di Nicola Beloyannis, di Renato Guttuso, che, viste le notevoli dimensioni, sarà esposta nella sala del consiglio comunale, situata sempre nel cuore del centro storico pelaghese, fino a domenica 3 maggio. Si tratta di una delle massime espressioni del Guttuso realista degli anni 50, un’opera nella quale la partecipazione umana ed emotiva tocca i livelli massimi.

Nella “Bottega del Ghiberti” si troveranno altre tre sezioni della mostra la prima avrà come titolo “Memorie di una resistente borghese” perché questo era il titolo originale del libro “La grande razzia- testimonianze 1943-1945” scritto proprio da Renata Usiglio, fondatrice della Collezione. Qui la Usiglio raccoglie i suoi ricordi di partigiana e per illustrare l’opera l’autrice chiese aiuto a Bruno Caruso. E proprio queste illustrazioni caratterizzeranno la prima sala dell’esposizione. Sarà ricreata l’opprimente calotta fascista che pesava su Roma e dalla quale emergeranno gli episodi vissuti dalla stessa Renata impegnata nella resistenza attiva ma anche culturale. Ma c’è di più. Nel libro fu inclusa un’illustrazione realizzata da Tullio Costa raffigurante un partigiano amico di Renata, Bruno Caruso si oppose a tale inclusione e riuscì ad ottenere dall’editore che da tutte le copie fossero tagliate le pagine con il disegno di Costa. In occasione della mostra, per diretto volere dei signori Ubaldi-Ingrosso, sarà ripubblicato il libro con il titolo pensato da Renata Usiglio ovvero “Memorie di una resistente borghese” con all’interno l’illustrazione di Costa.
Nella seconda sezione il protagonista sarà Giacomo Manzù e le illustrazioni che l’artista ha creato per la raccolta di poesie di Salvatore Quasimodo “il falso e il vero verde”. Anche in questo caso il poeta parla della guerra e lo stesso fa l’artista, in mostra ci sono 4 delle 70 litografie realizzate da Manzù per illustrare la raccolta di Quasimodo. Infine l’ultima sezione “Vivere la resistenza” raccoglie opere di autori vari che cercano di ricostruire la realtà quotidiana dei “resistenti”. Tra gli artisti segnaliamo Federica Galli, Carlo Cattaneo, Mucchi, Vittorio Tavernari e Mario Baldi.


red. Arte e Luoghi