“Tiziano, Valentin Lefèvre e il paesaggio”

La mostra potrà essere visitata nella casa natale dell’artista fino al 10 settembre 2023. L’8 settembre nella Chiesa Arcidiaconale di Pieve di Cadore la presentazione del volume sul recente restauro della paletta eseguita da Tiziano

Inaugurata lo scorso luglio e visitabile fino al 10 settembre, la mostra “Tiziano, Valentin Lefèvre e il paesaggio”, consente anche di mettere a fuoco due aspetti spesso trascurati dell’arte tizianesca, ovvero la grafica e la raffigurazione appunto del paesaggio. Allestita nella suggestiva Casa Natale di Tiziano, l’evento è stato curato dallo studioso tedesco Peter Lüdemann, che torna ad occuparsi del grande Vecellio dopo la pubblicazione dell’opera “Tiziano. Le botteghe e la grafica”. Come suggerito dal titolo, il focus sul paesaggio coinvolge anche lo studio e la “riscoperta” del talentuoso artista fiammingo del Seicento, Valentin Lefèvre, pittore e incisore fiammingo nato a Bruxelles nel 1637, e attivo a Venezia dalla metà del Seicento fino alla sua scomparsa, nel 1677.


Due personalità diversissime e dalle carriere divergenti, eppure se i dipinti di Lefèvre mostrano una chiara affinità con Paolo Veronese è nelle incisioni – come appare nelle venti stampe esposte che il fiammingo mostra un profondo rapporto con le opere di Tiziano.
L’esistenza di una bottega grafica del Vecellio è stata del resto recentemente recuperata dalla critica come in gran parte autonoma da quella pittorica ma non meno articolata e importante a dimostrazione che lo stesso Tiziano avesse comunque assunto un ruolo di primo piano nella raffigurazione del paesaggio, tema da sempre caro ai fiamminghi.


Inserita nel cartellone di eventi “Estate tizianesca”, che ha visto anche lo svolgimento di importanti conferenze con illustri studiosi, l’esposizione nella Casa Natale di Tiziano sarà aperta al pubblico tutti i giorni dalle 9:30 alle 12:20 e dalle 15:00 alle 18:00.
Tra gli appuntamenti dell’Estate tizianesca attesissima è la presentazione degli esiti del recente restauro della paletta del Vecellio La Madonna con il Bambino tra i santi Tiziano e Andrea, unica opera di Tiziano presente nel suo paese natale e che l’artista realizzò per la cappella di famiglia nella Chiesa Arcidiaconale Santa Maria Nascente di Pieve di Cadore.
La ricorrenza della natività della Beata vergine Maria, l’8 settembre 2023, sarà l’occazione per presentare nella Chiesa Arcidiaconale di Pieve di Cadore la pubblicazione “Tiziano. La Madonna con il Bambino tra i santi Tiziano e Andrea della Chiesa Arcidiaconale di Pieve di Cadore. La storia, il restauro, l’interpretazione”, edito da Zel Edizioni, che riporterà le nuove e interessanti scoperte emerse durante il restauro del dipinto, voluto dalla Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore per celebrare il proprio ventennale.
Alla conferenza interverranno Stefania Mason, presidente del Consiglio scientifico della Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore, Francesca Faleschini, restauratrice che ha svolto l’intervento conservativo sull’opera, Enrico Maria dal Pozzolo, professore all’Università di Verona ed esperto di pittura italiana rinascimentale e barocca, e Alessandra Cusinato, studiosa che da tempo collabora con la Fondazione.
La conferenza comunicherà gli importanti risultati emersi dall’intervento conservativo e dalle indagini diagnostiche anche alla luce anche della lunga e travagliata storia dell’opera. Infatti durante l’intervento, oltre alle cromie e ai colori originali sono riemersi anche i tagli eseguiti nel tentato furto settecentesco (precedente al 1729) che circoscrivono la figura della Madonna con Bambino.
L’opera è particolarmente rilevante in quanto depositaria dell’autoritratto dell’artista – l’unico oltre quello notissimo conservato al Prado di Madrid e forse addirittura precedente ad esso – e probabilmente di altri membri della famiglia di Tiziano di cui dà contro nell’illuminante testo critico del volume Enrico Maria Dal Pozzolo.
Tra i risultati più rilevanti sicuramente il riconoscimento della mano dell’artista su tutta l’opera, che consente di affermare la piena autografia di Tiziano escludendo quindi l’intervento della bottega dell’artista, come invece ritenuto prima del restauro.
Il volume, realizzato grazie al contributo di Galvalux srl che tra l’altro ha sostenuto il restauro, agevole e ricco di documenti per soddisfare sia lo studioso che il lettore appassionato, costituisce la prima pubblicazione scientifica sul dipinto di Pieve di Cadore, completa di storiografia e critica, e divulgando le fasi del restauro e le metodologie applicate ha l’obiettivo ambizioso di costituire un possibile modello futuro applicabile anche in altri interventi. (an.fu.)